La Regione Sicilia ha approvato (QUI) con apposito decreto la proroga
della scadenza della VIA ministeriale (2008) e autorizzazione finale regionale (2009)
del progetto di rigassificatore a Porto Empedocle (vedi foto a fianco tratta da
Il progetto di rigassificatore rimasto fermo per anni ha avuto un
ritorno di interesse nel 2022 il Tar Sicilia con sentenza (QUI) n° 380 del 2 febbraio aveva
respinto il ricorso del Comune di Agrigento ma più recentemente il TAR Sicilia
con sentenza (QUI) n° 2873 dello scorso 27
settembre 2023 aveva preso atto dichiarando la improcedibilità della causa alla
luce di tre atti:
1. diniego, da parte dell’Assessorato
all’Energia della Regione Sicilia, di proroga di dichiarazione di pubblica
utilità dell’opera di allacciamento del gasdotto al futuro rigassificatore;
2. la
Soprintendenza BB.CC. di Agrigento (nota prot. n.4517 del 4.5.2022) ha
comunicato la sopravvenuta inefficacia dell’autorizzazione paesaggistica ai
sensi dell’art.146 del D.lgs. n. 42/2004;
3. l’Assessorato
all’Energia, con nota prot. n. 16650 del 24.5.2023, ha confermato che non
esiste alcuna ulteriore proroga o autorizzazione per la realizzazione del
progetto del metanodotto.
La domanda che sorge spontanea a cui si cerca di rispondere nel proseguo del post è: la Regione poteva far ripartire il
progetto di rigassificatore con metanodotto annesso con un mero decreto di
proroga od occorreva una nuova valutazione quantomeno della permanente validità
della istruttoria che portò alla VIA positiva nell’ormai lontano 2008?