martedì 25 ottobre 2011
Centrale a carbone: Enel risponde alla critiche con qualche bugia di troppo!
L’ufficio “Relazioni con i media territoriali” di Enel ha inviato al Post questa lettera di precisazioni sull’articolo di Orsetta Bellani che il Post ha pubblicato il 24 ottobre 2011. L’articolo della giornalista è frutto di una sua indagine sulla situazione della centrale anche con interviste ai rappresentanti del Comitato SpeziaViadalcarbone.
Si tratta di una sequenza di affermazioni assolutamente infondate per alcune delle quali ho già risposto. Mi riferisco alle seguenti affermazioni di Enel contenute nella lettera sopra citata e che riporto di seguito in corsivo e in rosso mentre in blu sono riportati i miei commenti:
lunedì 24 ottobre 2011
Area ex IP ecco la Determina del Comune sulle aree verdi a tempo!
Si tratta in parte del sub-distretto 2 e soprattutto del sub-distretto 4, due dei sub-distretti in cui era stata suddivisa scorrettamente l’area da bonificare. Quando affermo che fu scorretta la suddivisione mi riferisco ad un concetto tecnico di scorrettezza. Infatti la relazione della dott.sa Tunesi (consulente del Comune della Spezia) nel settembre 2007 affermava: “un elemento che ha generato problemi di cantiere e che ostacolta una efficace bonifica del sito è la diversificazione in sub distretti”.
Dalla Determina si conferma quanto segue:
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venerdì 21 ottobre 2011
Dalle UE criteri e metodi per valutare il progetto di Waterfront
Forse per il progetto di waterfront dovremmo partire dalla foto che è qui a fianco cioè dalla Spezia che c’è e che vuole riconquistare un rapporto diretto con il mare.
Invece come ho già più volte affermato il progetto di Waterfront è fino ad ora stato gestito come se lo spazio a cui si riferisce fosse estraneo alla città storica. Un progetto quello del Waterfront tutto interno alla peggior logica spezzina:
- linee di indirizzo decise nelle segrete stanze,
- un bando internazionale finalizzato poi a far lavorare i soliti architetti locali noti con la supervisione del nome internazionale,
- cordata di imprenditori locali pronta conquistarsi una fetta,
- mancato rispetto degli indirizzi contenuti nel PRP sulla modalità attuative dei diversi ambiti della linea di costa,
- rimozione della normativa europea in materia di valutazione ambientale dei piani urbanistici e territoriali,
- mancata considerazione degli indirizzi europei in materia di gestione integrata delle aree costiere.
lunedì 17 ottobre 2011
Il Rapporto sull’ecosistema urbano: ecco la vera classifica di Spezia!
Apparentemente un buon risultato ma i dati vanno letti sia analizzando la metodologia che sta alla base degli stessi che le singole classifiche settoriali altrimenti si rischia di fornire una informazione falsa della reale situazione ambientale del nostro territorio.
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venerdì 14 ottobre 2011
Come organizzare le prossime giunte locali: professionalità, trasparenza, semplificazione, risparmio
Il Sindaco eletto dai cittadini dovrebbe costruire intorno a se una squadra di professionisti di sua fiducia ed il consiglio dovrebbe essere il primo controllore del rispetto del programma presentato dal Sindaco.
Quindi gli assessori dovrebbe essere i Direttori delle macro aree di cui si occupano, avendo ovviamente le competenze riconosciute da curriculum valutato da soggetti tecnici indipendenti scelti da maggioranza e opposizione.
Prima della nomina gli assessori dovrebbero svolgere apposite audizioni davanti al Consiglio Comunale per spiegare le loro competenze e come intendono attuare tecnicamente il programma del Sindaco, come avviene per le audizioni dei Ministri statunitensi o dei Commissari della UE alle loro rispettive assemblee elettive di riferimento.
Così la finiamo con il mercato delle vacche preelettorale per i posti di assessore, con le listine fatte ad hoc per avere un posto prima in consiglio per poi ricattare il sindaco per un posto di assessore, e soprattutto con assessori che non sanno minimamente di cosa si occupano o ripetono a pappagallo quello che gli riferiscono dirigenti e consulenti.
Ma soprattutto l'attuazione di questa proposta romperebbe il giocattolino del potere immenso degli attuali 4/5 dirigenti apicali che si riconfermano ad ogni nuova sindacatura, finito il mandato del Sindaco a casa i Direttori/assessori e si ricomincia.
Qualcuno dirà e la separazione tra funzione di indirizzo politico e funzione gestionale? Questa resta; le autorizzazioni le daranno i dirigenti settoriali come avviene tutt'ora, sulla base di una istruttoria coordinata/vigilata dai Direttori delle macro aree, ma si romperà il vero meccanismo che non permette la separazione tra queste due funzioni: il prolungarsi all’infinito nel proprio ruolo di dirigenti apicali di 4 o 5 persone per decenni come avviene ad oggi nel Comune di Spezia. E’ chiaro che se per oltre 20 anni decidono sempre i soliti non ci potrà essere alcuna garanzia seria della separazione tra funzione di indirizzo politico e funzione gestionale per il semplice motivo che il Dirigente a vita diventa una sorta di dominus incontrastato nel proprio campo, inattaccabile e incontrollabile dall’assessore di turno che quasi sempre è incompetente nel settore dell’assessorato di cui è incaricato. Andate a vedere il curriculum vitae degli attuali assessori comunali solo 4 hanno una relativa competenza professionale nei settori loro affidati, ben 8 non c’entrano un tubo con il settore di cui si occupano.
In tutto bastano 4 Assessori/Direttori:
1.programmazione/ attività produttive/commercio/pianificazione/ambiente
2.bilancio/finanze locali/partecipazioni comunali
3.trasporti/traffico/viabilità/lavori pubblici
4.sociale e cultura.
Basta con assessorati alla partecipazione, alle cooperazioni internazionali: la coooperazione può essere svolta dagli uffici su indirizzo politico del consiglio, la partecipazione deve essere parte integrante di tutta la macchina comunale e non servire per dare un posto al politico di turno che non ha voglia di lavorare.
Basta con gli assessorati che si occupano di cose tecniche (toponomastica, servizi demografici, polizia municipale, politiche comunitarie, nuove tecnologie, arredo e decoro urbano, diritti degli animali) di queste cose si devono occupare gli uffici su indirizzi/vigilanza delle apposite commissioni consiliari e del Sindaco.
A proposito per dare una organizzazione come quella sopra descritta non servono riforme legislative, la Autonomia Statutaria permette di organizzare le competenze degli assessori anche ad integrazione di quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, infatti solo le competenze del Consiglio Comunale sono fissate esclusivamente ex lege, mentre il secondo comma dell’articolo 48 del Testo Unico degli Enti Locali riconosce in capo alla giunta una competenza generale residuale da articolarsi di volta in volta secondo i principi dello Statuto e dei regolamenti dell'Ente.
giovedì 13 ottobre 2011
Alcuni suggerimenti per promuovere la partecipazione dei cittadini alle attività del Comune
“ Solo gli uomini che non hanno rinunciato all’abitudine di dirigersi da soli potranno essere capaci di ben scegliere coloro che devono guidarli”. Alexis de Tocqueville
DALLA SOPPRESSIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI AD UN MODELLO DI PARTECIPAZIONE DAL BASSO DEL GOVERNO DELL’ENTE LOCALE
Come è noto la legge 42/2010
Con le note che seguono vorrei provare ad indicare una serie di proposte concrete che non si limitino, semplicemente, a migliorare la consultazione dei cittadini ma a riorganizzare il modello di governo del Comune in modo partecipato. Insomma una sorta di BOZZA DI STATUTO DI GOVERNO PARTECIPATO DELL’ENTE LOCALE.
martedì 11 ottobre 2011
Centrale enel: una proposta nell’interesse dell’ambiente, del lavoro e dell’energia per la Nazione
LE POTENZIALITÀ AMBIENTALI E DI TUTELA SANITARIA DELLA NUOVA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Come ho spiegato la normativa che disciplina la nuova autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la centrale Enel della Spezia permette di intervenire non solo sui limiti di emissione ma anche sulla tipologia dei combustibili e sulla chiusura anche di gruppi inquinanti come quello a carbone attualmente esistente nell’impianto spezzino. Recita infatti il penultimo capoverso del comma 3 articolo 29sexies del Dlgs 152/2006: “Se del caso, i valori limite di emissione possono essere integrati o sostituiti con parametri o misure tecniche equivalenti.”, non solo ma secondo l’articolo 29ter del Dlgs 152/2006 la domanda di AIA deve contenere una descrizione dello stato del sito di ubicazione dell’impianto, legando la nuova autorizzazione con la specificità ambientale/sanitaria spezzina.
venerdì 7 ottobre 2011
La Regione Liguria attacca la autonomia dei Parchi Regionali e il PD applica l’attacco nel Parco della Magra
L’operazione di attacco alla autonomia dei Parchi Regionali iniziata con la legge regionale 16/2010 ha avuto una sua prima applicazione concreta nell'approvazione del nuovo consiglio e del nuovo Presidente del Parco della Magra.
La rissapolitica per la conquista dei posti di sottopotere garantiti dall’ente parco in questione hanno a mio avviso nascosto la vera sostanza della vicenda e cioè la realizzazione di un modello di governo del Parco totalmente subordinato alle logiche partitiche nonostante che nei suoi presupposti la sopra citata legge regionale nasca da una legge nazionale che mira ad ridurre i costi della politica.
martedì 4 ottobre 2011
Il Sindaco Federici: "Per la centrale Enel non vogliamo fare come il Comune di Vado" ... e chi glielo chiede?
Nel forum con Città della Spezia il Sindaco Federici ha dichiarato: “Non voglio fare come il sindaco di Vado che ha chiesto la chiusura dei gruppi a carbone e ha ottenuto il raddoppio dell'impianto.”.
Intanto una precisazione la vicenda della centrale di Vado è molto diversa da quella di Spezia perché qui il gestore chiedeva addirittura un nuovo gruppo a carbone e un ammodernamento dei gruppi 3 e 4 . Il risultato della conferenza dei servizi è stato il via libera al nuovo gruppo, il rifacimento di uno dei due gruppi esistenti e la chiusura dell’altro entro 9 anni. Occorre dire che tale risultato non è ancora stato tradotto nella vera e propria AIA perché è in atto uno scontro con la Regione e i Comuni di Vado e Quiliano per la stipula della convenzione socio economica e per la realizzazione delle rete di monitoraggio gestita direttamente da Arpal e altre questioni riguardanti la scala temporale dei lavori di ristrutturazione/ampliamento concordati in sede di Conferenza dei Servizi.
Intanto una precisazione la vicenda della centrale di Vado è molto diversa da quella di Spezia perché qui il gestore chiedeva addirittura un nuovo gruppo a carbone e un ammodernamento dei gruppi 3 e 4 . Il risultato della conferenza dei servizi è stato il via libera al nuovo gruppo, il rifacimento di uno dei due gruppi esistenti e la chiusura dell’altro entro 9 anni. Occorre dire che tale risultato non è ancora stato tradotto nella vera e propria AIA perché è in atto uno scontro con la Regione e i Comuni di Vado e Quiliano per la stipula della convenzione socio economica e per la realizzazione delle rete di monitoraggio gestita direttamente da Arpal e altre questioni riguardanti la scala temporale dei lavori di ristrutturazione/ampliamento concordati in sede di Conferenza dei Servizi.
lunedì 3 ottobre 2011
Analisi critica delle dichiarazioni del Direttore della centrale enel!
Il Direttore della centrale Enel della Spezia in una intervista a La Nazione dell’altro ieri, ha fornito una serie di affermazioni assolutamente non fondate e non veritiere come cerco di dimostrare nelle note che seguono.
Le dichiarazioni del Direttore della centrale sono in corsivo e riportate in un riquadro, segue subito dopo il mio commento.
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