venerdì 22 marzo 2024

La UE indica come gestire i rischi dai mutamenti climatici: prima di tutto salute e territori

La Commissione europea ha pubblicato lo scorso 12 marzo 2024 una Comunicazione (QUI) sulla gestione dei rischi climatici in Europa, nella quale spiega come l'Unione e gli Stati membri possono prevedere, capire e affrontare meglio i crescenti rischi climatici. Illustra inoltre come elaborare e attuare politiche in grado di salvare vite umane, ridurre i costi e proteggere la prosperità in tutta l'UE.

Secondo la Comunicazione i rischi dei mutamenti climatici aumenteranno sempre di più nei prossimi anni. I dati (QUI) della Agenzia Europea per l’Ambiente confermano che anche nello scenario migliore in cui si limita i l riscaldamento globale a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali (QUI), l’Europa dovrà imparare convivere con un clima più caldo di 3 gradi e, di conseguenza, far fronte ad un clima esponenzialmente maggiore ondate di caldo e altri eventi meteorologici estremi.

Di seguito una sintesi schematica per punti sul contenuto della Comunicazione, mentre nella seconda parte una descrizione più particolare di ognuno dei suddetti punti critici…

giovedì 21 marzo 2024

La transizione col gas si mette l’elmetto: altro che decarbonizzazione e tutele ambientali

L’articolo 2 del Decreto-Legge 181/2023 convertito nella legge 11/2024 (QUI) modifica, sostituendolo, l’articolo 16 della legge 34/2022 che era già stato modificato dalla legge 6/2023 (QUI) come avevo analizzato a suo tempo (QUI).

Obiettivo dell’articolo 16 della legge 34/2022 era quello di rafforzare la produzione nazionale di gas naturale.

Con la nuova legge 11/2024:

1. si invitano i concessionari di impianti di estrazione di gas ad attivarli anche se improduttive o sospesi

2. si proroga la durata delle concessioni esistenti anche in aree che prima erano vietate

3. si prevedono procedure semplificate anche per nuove concessioni in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia marittime dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette pur se garantiscano estrazioni a lungo termine (sic!)

4. nuove manifestazioni di interesse a partecipare alle procedure di cui ai punti precedenti

5. una procedura super-accelerata, tanto per cambiare, per ottenere le proroghe e le nuove concessioni con un provvedimento unico comprensivo di VIA e VAS in soli tre mesi, procedura che si applica anche ai procedimenti già in corso alla entrata in vigore della nuova legge qui esaminata

6. la vera ratio delle nuova legge è che le nuove concessioni o prorogate cederanno gas naturale al GSE per fornirlo a prezzi agevolati alle imprese più energivore.

7. rigassificatori e infrastrutture collegate sono considerarti ex lege interventi strategici di pubblica utilità. Qui vedi i casi di Porto Empedocle (QUI) e Gioia Tauro a proposito di norme che servono ai gestori più che al PaeseQui

8. i finanziamenti ai gestori degli impianti, già previsti da norme precedenti, per coprire il costo del servizio di rigassificazione e l’acquisto e realizzazione dei rigassificatori sono giustificati non più per la transizione energetica ma per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili provenienti dal territorio della Federazione russa. Altro che decarbonizzazione dell’economia!

lunedì 18 marzo 2024

Tutte le critiche della UE sul piano integrato energia clima dell'Italia

Il 19 luglio 2023 l'Italia ha presentato il progetto aggiornato del piano nazionale integrato per l'energia e il clima (QUI). Il Piano è stato valutato dalla Commissione sulla base della Comunicazione della Commissione (QUI) che fornisce indicazioni per l’aggiornamento dei PiNEC da parte degli Stati Membri entro giugno 2023 (proposte di piani) e giugno 2024 (piani definitivi) come previsto dall’articolo 14 del Regolamento UE 2018/1999 sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima.

La Commissione UE ha emanato (QUI) una Raccomandazione, accompagnato da un documento di lavoro QUI,dalla quale emergono numerose criticità nel Piano italiano che richiederebbero una profonda revisione dello stesso da parte del Governo. La Raccomandazione della UE non è di per se vincolante per gli Stati membri, però  può offrire indicazioni sull’interpretazione o sul contenuto del diritto dell’Unione.... 

venerdì 8 marzo 2024

Comitato Regione UE difende le autonomie locali ma Italia e UE accentrano: è l'emergenza geopolitica!

Parere (QUI) del Comitato delle Regioni della UE (QUI) sul futuro delle politiche di mitigazione dei mutamenti climatici ed il ruolo di enti regionali e locali sub-statali. Un Parere molto interessante che propone di rimettere le autonomie locali e regionali al centro della Transizione Ecologica verso gli obiettivi della neutralità climatica ribaditi (sia pure con luci ombre) anche recentemente QUI.

Ma appare chiaro come, soprattutto in Italia ma non solo, sia in atto una tendenza che vede la transizione ecologica usata come scusa, insieme con le varie emergenze comprese quelle delle guerre in corso ad un passo di casa nonché della energia, per un proliferare di leggi speciali che di fatto prima ancora che diritto tagliano fuori da ogni processo decisionale le autonomie regionali e soprattutto locali.

Di seguito alcuni esempi di questo modello emergenziale per poi, nella seconda parte del post, analizzare le parti più significative di questo condivisibile ma in pratica inutile Parere del Comitato delle Regioni che proprio per questo va letto attentamente proprio come pietra di paragone delle palesi contraddizioni tra le dichiarazioni astratte dei documenti Ue la realtà delle norme e dei processi decisionali!

martedì 5 marzo 2024

UE ridurre del 90% gas serra al 2040, un documento con luci ed ombre

La Commissione UE ha presentato un documento (QUI e per la presentazione vedi QUI) che costituisce una valutazione d'impatto dettagliata sui possibili percorsi per raggiungere la neutralità climatica nell'Unione europea entro il 2050, sulla base della quale raccomanda di ridurre del 90% le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.

L’obiettivo è nettamente positivo pur con ombre, intanto perchè manca una data precisa per la fine delle fossili e un piano preciso per la loro eliminazione, ma soprattutto resta il punto interrogativo (QUI) delle prossime elezioni europee che con una vittoria delle forze conservatrici potrebbe impedire la approvazione definitiva di quella che per ora resta una Raccomandazione. Mentre già due anni fa un Rapporto IPCC afferma che il tempo a disposizione per intervenire sui mutamenti climatici "sta per scadere" QUI.

 

Il post che segue nella prima parte fornisce una sintesi schematica del documento della Commissione UE per poi pubblicare una ampia traduzione dello stesso…