mercoledì 16 ottobre 2024

Eccesso rifiuti gestiti in un’area: condizioni per dire no all’ampliamento o un nuovo impianto

Il Consiglio di Stato con sentenza (QUI) n° 8146 del 11 ottobre 2024 ha considerato legittima l’atto con il quale la autorità competente (nel caso la Città Metropolitana di Milano) ha dichiarato improcedibile la istanza di valutazione di impatto ambientale di una impresa relativa al progetto di ampliamento della discarica per rifiuti speciali, sita in Comune di Inzago, per contrasto con il cd. “fattore di pressione comunale” previsto quale indicatore dal Piano Regionale di gestione dei rifiuti.

In sostanza secondo questo fattore non possono essere autorizzati impianti di rifiuti in un’area dove il volume di rifiuti trattati sono eccessivi in rapporto alla estensione dell’area stessa oppure l’estensione del territorio comunale interessato dal progetto oggetto della istanza.


Vediamo meglio come motiva la sua sentenza il Consiglio di Stato.

lunedì 14 ottobre 2024

Diga di Genova una norma speciale per sversare i fanghi di dragaggio: analisi critica

Il Governo Meloni sta per licenziare un Decreto-legge dal titolo kilometrico che inizia con un incipit apparentemente rassicurante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese” per poi rivelare, ad una lettura nell’articolato, delle perle che con la tutela ambientale c’entrano come i “cavoli a merenda”.

In particolare, l’articolo 6 di questo Decreto-Legge ha una rubrica dal titolo “Misure urgenti per la promozione di politiche di sostenibilità ambientale ed economia circolare nell’ambito della realizzazione degli interventi infrastrutturali”. Se andiamo nel merito del testo di questo articolo troveremo l’ennesimo esempio di come il nostro legislatore utilizzi le paroline magiche circolare e sostenibilità per nascondere obiettivi esattamente opposti a quelli dichiarati.

Ma veniamo al contenuto di questo articolo 6. La norma modifica la legge 130/2018 (QUI) ed in particolare l’articolo 9-bis (Semplificazione delle procedure di intervento dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale). L’articolo 9-bis definisce, nella sua versione attuale (QUI), i compiti del Commissario Straordinario per l’adozione del programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e delle relative infrastrutture di accessibilità.

Tra i compiti rientranti in detto programma c’è anche quello della realizzazione della diga per il porto di Genova finalizzata a potenziare l’accesso allo scalo ligure di navi portacontainer di maggiori dimensioni. 

P.S. la proposta del Decreto Legge suddetto è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Alla fine di questo post troverete un commento al testo definitivo della norma (QUI) che tratta dello sversamento nei vasconi per realizzare della diga di Genova. 

domenica 13 ottobre 2024

Autonomia Differenziata: come funziona e le criticità principali

Con la legge 86/2024 QUI (di seguito LA LEGGE) si è data attuazione a quanto previsto dall’articolo 116 della Costituzione (QUI) sul c.d. regionalismo differenziato e/o autonomia differenziata. 

Il post vuola analizzare i contenuti principali della LEGGE come le sue criticità utilizzando sia i ricorsi che varie Regioni hanno depositato alla Corte Costituzionale ma anche documenti ufficiali di Banca d'Italia e Commissione UE nonchè studi autorevoli di centri specializzati sulla gestione della spesa pubblica.

giovedì 3 ottobre 2024

Corte dei Conti UE: Politica agricola UE lontana dalla sostenibilità ambientale e climatica

Dopo la Relazione speciale 14/2024 (QUI) su: “Transizione verde — Contributo poco chiaro del dispositivo per la ripresa e la resilienza”, la Corte dei Conti UE contesta anche i limiti della politica agricola comune della UE in materia ambientale e degli obiettivi per la neutralità climatica.

La nuova Relazione 20/2024 adottata il 10 luglio 2024 pur riconoscendo lo sforzo della nuova politica agricola comune 2023-2027 (QUI) per rendere più sostenibile la agricoltura della comunità europea non è sufficiente soprattutto perché debole nell’individuare strumenti efficienti per valutare il raggiungimento degli obiettivi ecologici. La questione ha un rilievo anche economico/finanziario considerato che alla politica agricola comune viene destinato il 31% del bilancio della UE.

La Relazione pur analizzando specificamente quattro piani strategici nazionali rileva criticità non solo nei piani ma nel modo di valutarli da parte della Commissione nonché nella normativa sulla PAC recente soprattutto le modifiche relative alle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) che devono caratterizzare le pratiche agricole e allevamenti degli stati membri. Quindi la relazione è molto utile per comprendere, anche per l’agricoltura e gli allevamenti, le ragioni dei ritardi nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal.

mercoledì 2 ottobre 2024

Dragaggi in Arsenale Militare la normativa che va rispettata

Come risulta dal Secolo XIX di oggi sono stati pubblicati i bandi per lavori di consolidamento e modellazione del fondale nel bacino dell’Arsenale militare spezzino. Si tratta in particolare di un investimento di ulteriori 291 mila euro, per «attività di spostamento dei sedimenti fangosi e di modellazione del fondale della darsena interna».

Insomma, materiale di derivazione di necessari dragaggi finalizzati all’adeguamento della base all’accosto di navi di dimensioni più moderne e più grandi, rispetto a quelle del passato.

I politici (deputati e senatori di maggioranza) che contano si fanno belli sui finanziamenti stanziati per questi interventi ma nulla dicono sulle procedure da rispettare per evitare ulteriori danni ambientali al nostro golfo.

Visto quanto sopra ci provo io a ricordarglielo... 

martedì 1 ottobre 2024

Consiglio di Stato: quali varianti urbanistiche contro la realizzazione di impianti rifiuti

Dopo la sentenza analizzata in questo blog lo scorso 19 settembre (QUI), arriva una nuova sentenza del Consiglio di Stato (n° 7690 del 2024 QUI) che conferma l’ampia discrezionalità dei Comuni di approvare varianti urbanistiche al fine di valorizzare lo sviluppo del territorio di competenza con finalità diverse da quello della realizzazione di impianti di trattamento rifiuti (nella specie di rifiuti organici con sistema aerobico proposti da una società proprietaria del terreno interessato dalla variante).

I principi affermati nella sentenza sono interessanti perché sono validi in generale e li riporto di seguito dopo aver descritto brevemente l’oggetto del contendere che ha portato alla sentenza. Principi quindi che possono servire da guida per gli amministratori comunali in casi simili