La vicenda della Inchiesta
giudiziaria di Potenza sui legami tra politica e affari ha fatto rispuntare,
come riporta puntualmente un articolo del Secolo XIX di oggi di Sondra Coggio, anche la questione dell’area del Campo in Ferro
in piena zona militare nel Golfo della Spezia.
Al di la di questa vicenda
di per se emblematica, la questione che andrebbe rimessa al centro del
dibattito e della iniziativa politica e amministrativa è quelle delle aree
militari da bonificare. Praticamente tutte le aree militari insistenti nel sito
di Pitelli, quindi non solo il campo in ferro per il quale è stata fatta solo
una messa in sicurezza non definitiva, non sono state adeguate alle
disposizioni del D.Lgs 152/06.
La “scusa” è che: “Il tipo
D aree militari non si è al momento sottomesso alle disposizioni del D.Lgs
152/06 a parte le aree a mare”, così è scritto, in modo sibillino, tutt’ora
nella sezione del sito dell’Arpal (vedi QUI), un sito peraltro sempre
in “costruzione” e questo sarebbe il meno ovviamente anche se come sempre la trasparenza va a farsi benedire in questa città. Il problema principale però è che quella che è in "costruzione", ad oggi, è soprattutto la bonifica del sito di Pitelli sia a terra
che ancora di più a mare.
Intanto nessuno dei nostri
amministratori e politici inviati a Roma (senatori, deputati, ministri e
sottosegretari) ha sollevato lo scandalo dei fondi scomparsi per la bonifica delle aree militari: la legge finanziaria 2008 (legge 244/2007) aveva ridotto
di 10 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2008-2010 la dotazione
del fondo per tali bonifiche, fondo poi sparito del tutto negli anni successivi.
Questi fondi erano previsti anche per le aree militari del nostro Golfo
ovviamente.
Ma al di la di questo
aspetto, pur non secondario, intanto una questione andrebbe chiarita una volta
per tutte: è vero che le aree militari sono fuori dalla normativa ambientale? E
se è così quale è la normativa ambientale applicabile? Oppure dobbiamo pensare
che le aree militari non hanno alcuna normativa di tutela ambientale?
Vediamo come stanno le cose…