venerdì 29 dicembre 2023

Decreto Legge Energia: il gas brucia la transizione ecologica

Il Decreto Legge 181/2023 (QUI) da poco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e in attesa di conversione costituisce la ennesima norma (QUI) a favore dell’uso del gas che sta diventando ormai centrale nella c.d. transizione ecologica. Il tutto con buona pace degli studi ufficiali anche a livello UE sulla non strategicità del gas (QUI). La logica che sta al centro della transizione è quella securitaria dello scontro geopolitico mondiale e qui i segnali sono tanti: in Italia (QUI e QUI), nella UE (QUI) e ancora di più dagli USA (QUI).

Questo nuovo Decreto-Legge prevede:

1. la possibilità di prorogare le concessioni di estrazioni di gas nazionale e ottenere nuove concessioni in aree a rischio ambientale in deroga a norma previgenti anche del testo unico ambientale;

2. la solita procedura accelerata e semplificata a favore delle fossili (QUI) per ottenere le suddette concessioni che non potrà che produrre istruttorie troppo brevi e quindi valutazioni di impatto ambientale non svolte in modo adeguato;

3. possibilità da parte delle industrie più energivore di acquistare gas a prezzi favorevoli (qui assistiamo alla contraddizione con altra norma del nuovo Decreto Legge che all’articolo 1 prevede la possibilità di autoproduzione da fonti rinnovabili per le imprese più energivore con la differenza che in questo caso solo agevolazioni per avere in concessione aree pubbliche per localizzazione gli impianti da fonti rinnovabili, mentre per il gas arrivano soldi tanti soldi in milioni di euro in costi evitati

4. la dichiarazione di pubblica utilità per i rigassificatori anche quelli autorizzati da anni e mai realizzati e che tornano in pista come, ad esempio, quello previsto a Porto Empedocle.

 

Così ripartono le estrazioni del gas inutili per gli interessi nazionali viste le quantità risibili e i rischi ambientali gravissimi connessi. Il tutto alla faccia dei recenti rapporti della Agenzia Internazionale per l’Energia sulla necessità di stoppare al più presto le estrazioni di gas (QUI) e sul rischio delle emissioni di metano nel ciclo di estrazione trasporto e utilizzo su scala mondale (QUI).

Vediamo di seguito una analisi più precisa di questo articolo 2 del nuovo Decreto-Legge 181/2023…

 

sabato 16 dicembre 2023

Nuova procedura per attracco gnl nel porto di Spezia:conferma le lacune della precedente

Pubblicata (QUI) nel sito del Ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica (MASE) l’avvio cella procedura di “Valutazione preliminare ai sensi dell'art.6, comma 9 del D.Lgs.152/2006 relativa al progetto ID_VIP [5069] "Rigassificatore GNL di Panigaglia - Progetto caricamento GNL su autobotti/isocontainer e rifacimento dell'esistente pontile secondario".

In sostanza la procedura colma la lacuna della precedente verifica di assoggettabilità a VIA sulla individuazione del punto di sbarco delle autobotti di gnl nel porto di Spezia.

Non voglio tediare chi legge, con i molti profili di illegittimità potenziale e soprattutto lacune istruttorie della procedura che ha portato ad avvallare l’ennesimo fattore di rischio nel nostro golfo e vi rinvio per chi ne ha voglia di leggersi tutto questo nel mio blog a partire dalla palese violazione del piano regolatore portuale vigente avvallata con le sue solite non risposte dalla Regione Liguria (QUI).

mercoledì 13 dicembre 2023

Per la Regione Liguria il futuro dell'area ex centrale a Spezia lo decide Enel SpA

La Giunta della Regione Liguria nel rispondere ad una interrogazione del consigliere regionale Paolo Ugolini di fatto scarica ogni responsabilità sulle scelte di Enel sulla rinuncia al progetto sull’idrogeno valley .

La tesi della Regione è così riassumibile: l’area è di proprietà dell’Enel per cui li questa società fa quello che gli pare. In un attimo sono spazzate via le competenze degli enti pubblici in materia di pianificazione urbanistica ed energetica, per non parlare degli incentivi pubblici in gioco attivabili su progetti di riconversione di aree industriali che la Regione non ha saputo attivare in tempi utili come ho ampiamente dimostrato a suo tempo in questo post QUI.

D’altronde la filosofia di approccio della giunta regionale a questo tema la si ricava nella parte finale della risposta alla interrogazione dove si chiede ad enel cosa prevederà nel prossimo piano strategico come se quest’ultimo fosse sostituibile con le competenze pianificatorie programmatorie oltre che di indirizzo politico della Regione, robe da matti!

Andiamo a vedere cosa chiedeva la interrogazione  e cosa non ha risposto (vedi il testo completo riprodotto di seguito) o rimosso l’assessore regionale..

venerdì 1 dicembre 2023

Ordinanza porto Spezia per navi a gnl: non risolve le emissioni dalle navi

Il Sindaco di Spezia nel presentare (QUI) l’ordinanza in questione dichiara: "L'emanazione di questa ordinanza segna una svolta significativa per il porto della Spezia in quanto disciplina l'attracco di tutte le navi alimentate a GNL, sia da crociera che mercantili, superando di fatto le autorizzazioni individuali. Questa disposizione facilita la navigazione nelle nostre acque delle navi di ultima generazione e si affianca all'importante accordo Blue Flag, sottoscritto tra Enti e privati, per l'utilizzo di carburanti da parte delle navi da crociera con un tenore di zolfo non superiore allo 0,10% in massa. Un passo fondamentale per il miglioramento dell'ambiente e della qualità dell'aria sull'intero territorio, poiché la riduzione dell'inquinamento costituisce un contributo significativo alla convivenza armoniosa tra porto e città.”

Come spesso fanno tutti i politici, compresi quelli che governavano prima, affastellano nel giudicare un provvedimento più elementi vendendone una significato ben maggiore di quello che ricopre. Vediamo perchè, motivatamente, che altrimenti poi il Sindaco mi accusa di essere troppo spietato verso quello che fa e dice come mi scrisse qualche anno fa.