Analizzare la relazione (per il testo integrale vedi QUI), sul progetto di Piazza Verdi, che
Federici ha svolto l’altra sera in Consiglio Comunale, vuol dire depurarla dalla sequenza di insulti rivolti in modo sistematico (vedi P.S. al presente post) agli oppositori al
progetto.
Faccio questa depurazione preventiva per
non scendere nella rissa da bar volutamente cercata l’altra sera da
Federici e dai suoi sostenitori e, per
fortuna, solo sfiorata dal senso di responsabilità del fronte del No e anche
delle forze dell’ordine. Faccio
soprattutto questa depurazione preventiva, non per rispetto verso l’uomo
Federici, ma verso la carica che ricopre che deve restare comunque
riferimento di tutti gli spezzini compresi quelli (la maggioranza) che non lo
hanno votato.
Certo gli insulti contenuti nella relazione, l’occupazione militare preventiva dello spazio riservato al
pubblico in Consiglio Comunale da parte dei fans del progetto Buren, costituiscono in se un vulnus alla democrazia.
La democrazia è fatta di regole,
procedure ma anche di uso degli spazi pubblici soprattutto di quelli
istituzionali. Pensare di rimuovere il
dissenso occupando uno spazio fisico dentro una istituzione elettiva , a prescindere
dai motivi politici per cui ci si muova, costituisce un grave attentato alla agibilità democratica di
tutti i cittadini a prescindere dalla loro collocazione politica, ideologica nonchè dal
loro punto di vista sul merito del progetto di cui stiamo discutendo.
Ma veniamo alla relazione di Federici sulle questioni
di merito, non molte (prevalgono gli insulti), ma ci sono, e quindi le analizzerò puntualmente e
motivatamente come è mio costume fare in questo blog.