Alla fine di queste note linko la versione completa del documento con il quale dimostro come la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del 2014 e la proroga del 2019 relativamente al progetto Gronda debba essere riaperta. Non si tratta di burocrazia, non si tratta di orpelli giuridici. Si tratta di applicare con correttezza una procedura, quella di VIA, che si fonda su un principio che è tutto meno che formalismo giuridico. Questo principio è quello di PRECAUZIONE! Se si viola questo principio nessuna scelta potrà essere sostenibile.
Non si tratta solo di bocciare un progetto ma di impedire che in questo Paese si continuino ad affermare principi e ad approvare leggi ambientali poi sistematicamente "aggiustate" per far vincere lobby di interessi parziali.
Se ogni volta che chi ha potere e soldi vuole ad ogni costo realizzare un progetto invece di svolgere addomesticate procedure di VIA , dovrebbe avere il coraggio di chiedere la abrogazione di questa normativa. Non siamo in Europa solo per difendere la moneta unica!