Il Sindaco di Spezia in un suo comunicato ha dichiarato che la conferenza dei servizi che si svolge oggi a Roma potrebbe stabilire un rinnovo della centrale Enel spezzino di altri 16 anni arrivando al 2037.
Ora essendo rilasciata l’AIA nel 2013 arriveremmo al 2029 secondo la aritmetica. Non si capisce quindi la data del 2037 da dove venga. Volendo interpretare il modo di ragionare del Sindaco forse lui vuol dire che alla scadenza di legge attuale che effettivamente è il 2029 (2013 +16 anni se la centrale resta ecocertificata Emas), partendo dal 2029 si aggiungerebbero altri 8 anni e si arriverebbe al 2037. Peccato che questi 8 anni attualmente non esistono nella legge ma solo nella vecchia autorizzazione del 2013 (e quindi valgono solo per quell’atto) e che la normativa sulle scadenze e rinnovi dell’AIA nel frattempo sia cambiata.
Tutto questo coacervo di date in realtà ha un valore molto relativo in termini sostanziali (meglio dire ambientali in questo caso) ma voglio comunque chiarire la questione delle date proprio perché chi ha comunicato la ipotetica data del 2037 non è un cittadino qualsiasi ma il Sindaco.
Ora essendo rilasciata l’AIA nel 2013 arriveremmo al 2029 secondo la aritmetica. Non si capisce quindi la data del 2037 da dove venga. Volendo interpretare il modo di ragionare del Sindaco forse lui vuol dire che alla scadenza di legge attuale che effettivamente è il 2029 (2013 +16 anni se la centrale resta ecocertificata Emas), partendo dal 2029 si aggiungerebbero altri 8 anni e si arriverebbe al 2037. Peccato che questi 8 anni attualmente non esistono nella legge ma solo nella vecchia autorizzazione del 2013 (e quindi valgono solo per quell’atto) e che la normativa sulle scadenze e rinnovi dell’AIA nel frattempo sia cambiata.
Tutto questo coacervo di date in realtà ha un valore molto relativo in termini sostanziali (meglio dire ambientali in questo caso) ma voglio comunque chiarire la questione delle date proprio perché chi ha comunicato la ipotetica data del 2037 non è un cittadino qualsiasi ma il Sindaco.
Vediamo come stanno le cose in base alla legge vigente su questa problematica delle date