Come risulta anche
da notizie di stampa ormai datate (ad es. Secolo XIX dello scorso 17 maggio 2018) l’indirizzo che sta prendendo l’inchiesta della Procura
del Tribunale di Spezia è quello di
chiedere un rinvio a giudizio solo per i responsabili di cantiere. Quindi
nessuna responsabilità per i
rappresentanti di Autorità Portuale (di seguito AP)!
Una
interpretazione dei motivi che stanno indirizzando la Procura in questa direzione
è che l’attività di dragaggio del Molo Garibaldi nel porto di Spezia non poteva
essere adeguatamente controllata dai
tecnici dell’AP. In particolare questi
controlli “impossibili” riguarderebbero
la verifica di come le gonne o panne erano o meno ancorate ai fondali
per impedirne la fuoriuscita dei fanghi in quanti consistenti come invece è
avvenuto e su questo mi pare non ci siano dubbi come ha confermato la sentenza
della Cassazione n.46170 del 3 novembre 2016 (vedi QUI)
Non è
mia intenzione sostituirmi alle autorità giudiziarie sotto il profilo della individuazione responsabilità penali però anche da una sommaria ricostruzione degli atti
riguardanti la vicenda del dragaggio che ha portato al sequestro del cantiere
tutt’ora in corso, emergono forti dubbi sulla "non responsabilità" di questo ente
appaltante i lavori di dragaggio.