martedì 23 luglio 2019

Inchiesta Pubblica su progetto di Biodigestore a Vezzano Ligure: operazione trasformistica e illegittima

Dopo la audizione dei Comuni interessati (Vezzano Ligure, Santo Stefano Magra, Arcola) nonché di comitati e associazioni ambientaliste  nella IV Commissione del Consiglio Regionale, la Giunta Regionale ha prodotto un comunicato  (QUI) ed un documento più tecnico (QUI) che cerca di smentire quanto affermato dagli auditi.
Il documento  è chiaro: il progetto si deve fare dove e come richiede Recos SpA (società di Iren).

Come Regione Liguria e Provincia hanno trasformato l’impianto di Saliceti senza adeguate valutazione e autorizzazioni

La Regione Liguria continua a tentare di spacciare ai cittadini di Vezzano Ligure e Santo Stefano Magra che il biodigestore previsto a Saliceti sarebbe una sorta di scambio tra province: gli spezzini si beccano l'organico del Tigullio e Genova si becca la discarica di servizio per i rifiuti non recuperabili.
Ma le cose non stanno per niente così.


Infatti con successive Delibere del Comitato di Ambito Regionale sono arrivati all’impianto di trattamento del rifiuto indifferenziato presente a Saliceti decine di migliaia di rifiuti della provincia genovese. Quindi Spezia ha già dato e sta dando per compensare le emergenze della Liguria e come vedremo questo modello, anche per l’indifferenziato (oltre che per il rifiuto organico) diventerà permanente.


Vediamole questi atti che hanno aumentato progressivamente i rifiuti provenienti dalla provincia di Genova:

sabato 20 luglio 2019

Centrale a gas gli slogan inutili e cosa deve fare la politica


"Non vi vogliano più a Spezia!", dichiarano in coro i membri della commissione del Consiglio Comunale spezzino magari molti di questi sono quelli che a ottobre dell’anno scorso votarono a favore della centrale a gas!
Una  frase così la possono  dire i cittadini perché il loro compito è esprimere sentimenti, opinioni.
Una classe politica amministrativa (come quella espressa dal Consiglio Comunale e quindi dalla Commissione che ha audito Enel ieri sera) non può limitarsi a dire "non vi vogliamo  più"! Deve articolare una strategia.
Lo so sono un rompicoglioni ma se il tuo compito è quello di "sfogarti" allora vattene al mare, se invece devi governare i processi di uso del territorio devi fare analisi e proposte.  
Altrimenti…

sabato 13 luglio 2019

Risposta al comunicato della REGIONE su VIA e VIS al progetto di centrale a gas a Spezia


In giunta regionale devono leggere attentamente i miei post visto il comunicato uscito poco fa sui quotidiani online (vedi QUI). Comunicato uscito poco dopo che avevo pubblicato questo post  (QUI) dove oltre ad analizzare il Parere del Comune di Spezia sul progetto di centrale a gas chiamavo in causa anche la Regione per le sue competenze. 
La Regione nel suo comunicato dichiara di avere chiesto al Ministro dell'Ambiente, su detto progetto  la VIA ordinaria e la Valutazione di Impatto Sanitario e dichiara di partecipare a tutti i tavoli tecnici previsti. Bene! Però ci sono varie QUESTIONI che rispetto al mio post di stamattina la Regione continua a non chiarire:

Parere Negativo del Comune di Spezia alla centrale a gas: limiti e contraddizioni


Ho potuto leggere il documento  (vedi QUI) che il Comune di Spezia ha inviato al Ministero dell’Ambiente nel quale l’Amministrazione esprime parere negativo al progetto di centrale a gas proposto da Enel al posto della esistente centrale a carbone.

Intanto si conferma l'errore non banale, nella lettera di trasmissione firmata dal Sindaco, dove si confonde la VIA ordinaria come valutazione integrata ambientale, quest’ultima procedura inesistente nel nostro ordinamento giuridico.

Chiarimenti su quali valutazioni e autorizzazioni richiede il progetto di centrale a gas di Spezia

Leggo sui quotidiani cartacei e on line dichiarazioni molto confuse sulle procedure che dovrebbero portare a valutare la compatibilità del progetto di centrale a gas con il sito attualmente occupato dalla centrale  a carbone.  

Le dichiarazioni confuse provengono dal livello politico amministrativo sia regionale che locale, mentre spicca la assenza di dichiarazioni del livello governativo nonostante che sia aperta una procedura di valutazione sul progetto in questione presso il Ministero dell’Ambiente.

Da ultimo è intervenuto il Sindaco di Spezia che in un comunicato ha dichiarato che la sua Amministrazione chiederà una Valutazione Integrata Ambientale sul progetto.  La prima reazione che mi viene è da polemica politica: se si dice no ad un progetto non si chiede di valutarlo diversamente ma semmai di archiviare il procedimento di valutazione in corso. 

Ma non voglio limitarmi alle battute e invece, sia pure sinteticamente, chiarire come stanno le cose sulle procedure di valutazione di un progetto come quello in esame.

mercoledì 3 luglio 2019

Accordo su indirizzi per il nuovo PRP a Spezia: regole astratte, scarsi contenuti, violazioni del PRP del 2006


La Amministrazione che governa il Comune di Spezia da oltre due anni ci ha abituati a vendere meriti non suoi. Lo ha fatto recentemente dichiarando che grazie a loro sarebbe finito l’uso del carbone nel 2021 nella centrale Enel quando invece tutti sanno che questa è scelta annunciata dal Enel nel 2015 e soprattutto contenuta nei Piani energetici sia del Governo Nazionale precedente che dell’attuale, nonché di indirizzi della UE.

Ora il Sindaco di Spezia cerca di spacciare come frutta di una grande mediazione tra Comune e Autorità di Sistema Portuale il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (di seguito DPSS). Afferma il Sindaco che l’accordo procedimentale raggiunto con l’Autorità di Sistema Portuale è “finalizzato a superare le criticità di una legge in grado di pregiudicare e comprimere fortemente alle sole aree cittadine di waterfront le capacità di programmazione, controllo e coordinamento di palazzo civico sulle aree portuali”. Per leggere la intera documentazione vedi QUI.

In realtà non c’è nessuna vittoria strappata dal Comune alla Autorità di Sistema Portuale in quanto la nuova legge quadro sui porti prevede comunque un ruolo rilevante ai Comuni se lo sapranno esercitare ovviamente!

martedì 2 luglio 2019

Biodigestore di Cairo SV ecco come aumentano i rifiuti trattati senza istruttorie adeguate


Il provvedimento finale di autorizzazione unica (VIA- AIA- AU) per l’ampliamento è del  2018 (Decreto Dirigenziale  n° 114 del 2 maggio 2018, vedi QUI)  ma ora stanno avviando i cantieri come risulta dall’articolo a fianco.

L’ampliamento dell’impianto consiste in una sezione di digestione anaerobica, la possibilità di trasformare la produzione di biogas in biometano e soprattutto l’aumento della quantità, altre 40.000 ton/anno di rifiuti trattati rispetto alla autorizzazione precedente (45.000 ton/anno) . Il totale è 85.000 ton/anno.

lunedì 1 luglio 2019

Centrale a gas: La procedura illegittima da archiviare e l’Intesa con la Regione da definire


Come ho già avuto modo di scrivere una delle questioni pregiudiziali per poter fermare il progetto di centrale a gas avanzato da Enel è quella di sospendere al più presto il procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (di seguito screening) in corso presso il Ministero dell’Ambiente (codice di procedura 4666, data avvio procedimento 16/5/2019)
La questione non può essere posta solo in termini politici (vedi odg e interrogazioni presentate sul tema in Consiglio Comunale a Spezia  ma anche ad Arcola)
La questione dello stop a detto screening va posto in termini normativi  e quindi amministrativi.