La
Commissione UE ha avanzato una proposta (QUI) di
Direttiva di modifica della vigente Direttiva 2010/75/UE (QUI)
relativa alle emissioni industriali ("direttiva Emissioni
industriali" o "IED")
La
Direttiva 2010/75/UE, in particolare, ha al centro la disciplina di tutte le categorie
di impianti e attività assoggettate ad Autorizzazione Integrata Ambientale
(di seguito AIA)
Si
veda QUI, il
Parere del Comitato Regioni della UE sulla proposta di modifica della Direttiva
2010/75
La
proposta di Direttiva (QUI) contiene in sintesi le seguenti novità poi descritte nel post
che segue:
1. Tutte le autorizzazioni rilasciate (quindi anche l’AIA) devono
essere non solo pubblicata senza limiti di accesso per il pubblico ma devono
contenere una sintesi in modo da favorirne la comprensione ad un pubblico non
esperto.
2. Si lega esplicitamente la presenza di rischio sanitario anche
solo potenziale alla sospensione dell’esercizio dell’ìmpianto fino a che non
sono approntate misure di soluzione di detto rischio
3. Si obbliga gli stati membri ad imporre all’interno delle
autorizzazioni (AIA compresa) misure di efficientamento energetico per ridurre
emissioni di gas serra.
4. si prevedono nuovi principi da attuare nelle autorizzazioni quali
il ciclo di vita della produzione e il sistema di gestione ambientale
5. il concetto di norma di qualità ambientale (che permette di
applicare limiti di emissione più bassi di quelli di legge) viene rivisto stabilendo
che le misure supplementari sono finalizzate a ridurre il contributo
specifico dell'installazione all'inquinamento che interessa la zona in
questione.
6. la necessità di rispettare la norma di qualità ambientale è una delle
condizioni per rivedere l’AIA.
7. si prevede che i cittadini possono agire davanti alla giustizia
nazionale a prescindere dal ruolo che hanno svolto durante la fase
partecipativa delle procedure decisionali, quindi anche se non hanno partecipato
per niente.
8. si prevede che i gestori di alcune tipologie di impianti tra le
più inquinanti (energetici e chimici ad es.) debbano entro il 2030 presentare
un piano di trasformazione degli stessi al fine di contribuire alla nascita di
un'economia sostenibile, pulita, circolare e climaticamente neutra entro il
2050.
9. vengono previste specifiche condizioni di autorizzazione degli
allevamenti di bovini, suini e pollame.