Come appare anche oggi sul Secolo XIX, la Provincia della
Spezia ha diffidato (per il testo vedi
QUI) la società che
gestisce l'impianto di trattamento rifiuti urbani e produzione combustibile
da rifiuti e che vede la partecipazione di Acam e di altre due società che
hanno realizzato l’impianto a suo tempo.
La notizia è una sicuramente positiva dal punto di vista
della dimostrazione che finalmente chi deve controllare questo impianto sta
cercando di imporre prescrizioni di tutela sanitaria per i cittadini.
Ma non posso non sottolineare i gravi ritardi, come dimostra
peraltro questa ultima Diffida, nell’adeguare l’impianto a misure che rispettino
la qualità della vita dei residenti della zona oltre a coloro che vi svolgono
attività imprenditoriali.
Non posso inoltre non sottolineare come rispetto a questo
impianto sono stati commessi gravi errori da parte delle Pubbliche
Amministrazioni competenti. Gravi errori che hanno prodotti enormi disagi ai
residenti soprattutto per le emissioni odorigene dall’impianto.
Se questi errori non fossero stati fatti a suo tempo
probabilmente non saremmo a distanza di anni ancora alle Diffide ad adempiere
ciò che andava adempiuto fin dalla autorizzazione iniziale.
Qui al di la delle principali e indiscutibili responsabilità
dei gestori dell’impianto (che hanno
continuato a negare la problematica delle emissioni odorigene vedi
QUI) ci sono state responsabilità delle istituzioni competenti
che per anni hanno rimosso le loro funzioni, controlli adeguati e necessarie
sanzioni per impedire che l’impianto producesse danni ai residenti......