mercoledì 28 febbraio 2018

VIA EX POST: applicabile anche con la abrogazione legge ligure sulla VIA. Il caso Italiana coke


Come è noto agli addetti ai lavori il Consiglio Regionale con una decisione, a mio avviso discutibile, ha abrogato la legge regionale sulla VIA (LR 38/1998). Ne ho trattato diffusamente in questo post QUI.

Dopo questa abrogazione sta avanzando da parte della Giunta Regionale ligure e della dirigenza del settore Ambiente regionale una intepretazione secondo la quale essendo stato abrogato, insieme con la legge regionale 38/1998, anche il comma 4-bis articolo 2 che disciplinava la procedura di VIA ex post  questa ultima non è più applicabile alle procedura di rinnovo delle autorizzazioni.

mercoledì 21 febbraio 2018

Sentenza su impianti a rischio incidente rilevante: rapporti di sicurezza e rischio sanitario

Interessante sentenza del TAR Puglia (Lecce Sez. III n. 60 del 16 gennaio 2018 vedi QUI) che ha confermato il rigetto del nulla osta di fattibilità (normativa Seveso sui rischi di incidenti industriali) per un deposito costiero per lo stoccaggio di idrocarburi (gasolio per autotrazione e benzina)

La motivazione principale in base alla quale, in questa sentenza del TAR Puglia, viene rigettato il ricorso della ditta che voleva realizzare il deposito sta nella carenze del Rapporto di sicurezza con particolare rilievo alla non adeguata valutazione del rischio sanitario legato ai potenziali scenari incidentali.
Il TAR afferma...  

lunedì 19 febbraio 2018

Consiglio di Stato. Stazioni radio base telefonia mobile: ci vuole il parere sanitario


Interessante sentenza del Consiglio di Stato n°1058 del 19 febbraio 2018 (QUI) in materia di installazione di stazioni radio base e poteri regionali e comunali per limitarle

La Sentenza pur dando ragione nel caso specifico al gestore di telefonia mobile che voleva installare la stazione radio base per telefonia mobile ha riaffermato i poteri che Regioni e Comuni possono esercitare per limitare la installazione di questi impianti a tutela del paesaggio del territorio e della salute dei cittadini residenti nelle zone interessate dal sito individuato.

venerdì 16 febbraio 2018

Impianto rifiuti Cerri di Follo: i Sindacati su ambiente e occupazione arrivano in ritardo


Sull'impianto di trattamento rifiuti di Cerri di Follo comprendo le preoccupazioni dei lavoratori dipendenti, a cui va la mia solidarietà umana prima di tutto, ma i sindacati che ora strepitano per il rischio dei posti di lavoro dove erano in tutti questi anni quando si chiedeva ai titolari dell'impianto di rispettare le prescrizioni delle autorizzazioni, di presentare domanda di autorizzazione integrata ambientale riorganizzando gli spazi di lavoro dell'impianto?

lunedì 12 febbraio 2018

Deposito GPL nel porto di Chioggia: un progetto inadeguato nel merito e nella procedura


Il Progetto di deposito di GPL nel porto di Chioggia è l’ennesima dimostrazione di come le procedura di VIA ed in particolare quella di Verifica di assoggettabilità a VIA siano sempre più trasformate in procedure di compatibilizzazione ambientale di progetti decisa a priori a prescindere dalla specificità del sito, dai parametri di legge, dalla giurisprudenza in materia come pure dal consenso della popolazione locale.

D’altronde come ho avuto spesso modo di ribadire: Valutare non è decidere ma mettere il decisore in grado di ponderare tutti gli interessi in gioco nella decisione finale, coinvolgendo la comunità locale e rispettando la percezione sociale del rischio legato al progetto da valutare prima e da approvare poi.
Invece la VIA viene vissuta tutt’ora come un mero atto autorizzatorio tra tanti rimuovendo il suo carattere di processo di valutazione preventiva degli impatti ambientali e sanitari di un progetto sulla base di scenari alternativi: di sito ma anche di tecnologia compresa l'opzione zero.

Contro questo progetto è nato un Comitato di cittadini attivi che ha tenuto lo scorso 9 febbraio una affollata assemblea pubblica. Quella che segue è la sintesi della mia relazione. La stesura completa della Relazione è stata consegnata ai rappresentanti del Comitato.

venerdì 2 febbraio 2018

Sequestrato impianto rifiuti di Cerri di Follo: doveva essere fermato prima!

Sequestrato l’impianto di trattamento rifiuti speciali pericolosi e non in località Cerri di Follo con provvedimento chiesto dalla procura del Tribunale di Spezia  e firmato dal giudice per le indagini preliminari. L’obiettivo del sequestro è quello di limitare "l’aggravamento delle condizioni di inquinamento ambientale dell’area". Inquinamento prodotto dalle tonnellate di rifiuti ammassati nel piazzale dell’impianto.

Purtroppo occorre dire che la situazione non era recente ma andava avanti da anni. Gli enti competenti (Provincia per l’autorizzazione) Comune (per la tutela sanitaria) avevano nel passato emanato diffide e ordinanze ma senza risolvere alla radice il problema. Un impianto non adeguato (per dimensioni e tecnologie) alla quantità e qualità di rifiuti trattati.