Dopo l'audizione in commissione consiliare comunale a
Spezia dei rappresentanti di Enel sul futuro dell'area attualmente occupata
dalla centrale a carbone porgo una semplice domanda alla distratta classe
dirigente spezzina: "da quando la nuova Enel (quella non più statale per
capirci) ha aspettato le decisioni del governo di turno per decidere le scelte
sulle proprie centrali? ”.
Domanda retorica ovviamente perché questa Enel, per
rimanere a Spezia, non ha neppure rispettato quanto previsto nella vecchia
autorizzazione degli anni 90 che prevedeva l'uso del metano per metà della
produttività delle centrale e questo è solo un piccolo esempio dei "cazzi
propri" che la nuova Enel si è sempre fatta.
Quindi mi dispiace ma non credo ad una virgola di
quanto dichiarato da Enel nella audizione spezzina di venerdì penso invece che
Enel stia già pensando a progetti di uso dell'area, per questo
l'Amministrazione Comunale e la Regione devono darsi una sveglia e agire usando
tutte le loro funzioni in materia (che se ben usate non sono poche credetemi)
per mettere in piedi paletti precisi per impedire che l’Enel prenda in ostaggio
il futuro dell’area della centrale dopo aver preso in ostaggio l’aria che
respirano i cittadini da spezzini da decenni.