I
punti salienti dei progressi includono:
1. Capacità di elettricità da terra (SSE): 46% di navi da crociera attrezzate per
collegamento a terra ma solo il 2% dei porti hanno ormeggio per crociere con
capacità plug-in quindi difficilmente verrà rispettato il nuovo obiettivo del
2030 secondo il recente Regolamento UE (QUI)
2. Trattamento
delle acque reflue da navi da crociera
3. Combustibili rinnovabili e fonti di energia alternative: qui siamo ancora alla sperimentazione per pochissime navi come ammette lo stesso Rapporto, e comunque secondo il Regolamento FuelEU (QUI) almeno il 2% dei carburanti marittimi del blocco dovrà provenire da carburanti elettronici derivati da elettricità rinnovabile entro il 2034. Qui sarebbe interessante riprendere le proposte della Piattaforma UE per la finanza sostenibile di cui tratto alla fine di questo post.
4. Carburante a gas naturale liquefatto (GNL): il Rapporto
prevede che il 48% delle navi di nuova costruzione andrà a gnl, ma quelle
esistenti? Peraltro, il Rapporto parla di emissioni inquinanti basse, con il
gnl, ma rapportate ai motori tradizionali per cui il rapporto andrebbe fatto
con le emissioni zero da altre tipologie di combustibili non di origine fossile
come il gnl. Il tutto senza considerare tutti i rischi legati all’uso gnl nel
trasporto marittimo, vedi QUI.
Nel
frattempo le navi da crociera continuano ad inquinare, QUI,
le città europee sedi dei porti dove attraccano.
Vediamo i singoli punti in modo più approfondito dal Rapporto CLIA 2023
CAPACITÀ DI ELETTRICITÀ DA TERRA (SSE)
Il
collegamento all'elettricità da terra consente di spegnere i motori delle navi,
riducendo le emissioni fino al 98%, a seconda del mix di fonti energetiche,
mentre una nave è in porto, secondo gli studi condotti da un certo numero di
porti del mondo e dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati
Uniti.
In
tutta la flotta dei membri della compagnia di crociere CLIA, 120 navi (il 46%
del totale e un aumento del 48% del numero di navi con SSE dal 2022) sono
attrezzate per connettersi all'elettricità da terra, con l'86% delle navi
membri di CLIA (che rappresentano il 95% della capacità passeggeri globale) che
entreranno in funzione da qui al 2028 specificate per il sistema elettrico a
terra.
Attualmente
32 porti (rispetto ai 29 porti del 2022), che rappresentano meno del 2% dei
porti del mondo, hanno almeno un ormeggio per crociere con capacità plug-in.
Entro
il 2028, si prevede che più di 210 navi con capacità di alimentazione da terra,
oltre ad altre navi che saranno dotate di tale capacità, per un totale del 72%
delle navi e del 74% della capacità globale di passeggeri.
Nel
2022, CLIA ha annunciato che i membri della sua compagnia di crociere oceaniche
si sono impegnati a far sì che tutte le navi che fanno scalo nei porti in grado
di fornire energia da terra siano attrezzate per utilizzare l'SSE entro il 2035
o essere in grado di utilizzare tecnologie alternative a basse emissioni di
carbonio, se disponibili, per ridurre le emissioni in porto.
Nell'ambito
del programma verde Fit for 55 dell'UE, entro il 2030 i principali porti
europei dovranno disporre di energia da terra, il che accelererà ulteriormente
gli investimenti nelle infrastrutture portuali disponibili in quella regione.
SISTEMI
AVANZATI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE
Nell'ambito
della loro attenzione generale alla sostenibilità, le compagnie di crociera si
sono impegnate a non scaricare acque reflue non trattate in nessuna parte del
mondo, durante le normali operazioni.
In
tutta la flotta dei membri della compagnia di crociere CLIA, 202 navi (77% del
totale), che rappresentano l'80% della capacità globale di passeggeri (un
aumento del 12% rispetto al 2022), sono dotate di sistemi avanzati di
trattamento delle acque reflue. Questi sistemi operano secondo uno standard più
elevato rispetto agli impianti di trattamento a terra in molte città costiere.
Tutte
le navi di nuova costruzione della compagnia di crociera membri CLIA sono
dotate di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue, che porteranno il
totale a 242 navi, che rappresentano l'80% della flotta e l'84% della capacità
globale.
Inoltre,
dal 2019, il numero di navi dotate di sistemi avanzati di trattamento delle
acque reflue in grado di soddisfare gli standard più rigorosi della zona
speciale del Mar Baltico è aumentato del 167%. Oggi, quasi un terzo dei membri
del CLIA dispone di questa capacità.
COMBUSTIBILI RINNOVABILI E FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVE
Diverse
linee membri di CLIA stanno sperimentando, utilizzando e incorporando nelle
navi di nuova costruzione la capacità di funzionare con combustibili
rinnovabili, compresi i biocarburanti e i carburanti sintetici a base di
carbonio.
All'interno
della flotta membro di CLIA, quattro navi che navigano oggi utilizzano
biocarburanti rinnovabili come fonte di energia e si prevede che altre quattro
navi di nuova costruzione saranno configurate per i biocarburanti rinnovabili.
Inoltre,
24 navi sono sottoposte a sperimentazioni di biocarburanti e due a prove di
carburanti sintetici a base di carbonio.
Si
prevede che sette navi di nuova costruzione funzioneranno con combustibili a
zero emissioni di carbonio, tra cui cinque navi progettate per utilizzare
metanolo verde e due previste per utilizzare idrogeno verde.
Si
prevede che il 15% delle navi da crociera di nuova costruzione che entreranno
in servizio nei prossimi cinque anni sarà dotato di batterie di accumulo e/o
celle a combustibile per consentire la generazione di energia ibrida.
CARBURANTE A GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL)
Mentre
l'industria crocieristica anticipa la transizione verso un futuro di
combustibili sostenibili e rinnovabili, diverse navi da crociera
utilizzano gas
naturale liquefatto (GNL). Le navi progettate con motori a GNL e sistemi di alimentazione
del carburante sono in grado di passare al GNL bio o sintetico in futuro, con
modifiche minime o nulle.
Il
rapporto del 2023 ha rilevato che il 48% della capacità di nuova costruzione
sarà progettata con motori a GNL e sistemi di alimentazione del carburante.
Queste navi fanno parte di una futura generazione di navi che saranno in grado
di funzionare con combustibili marini rinnovabili una volta che i fornitori di
carburante saranno in grado di renderli disponibili su larga scala, in futuro appunto per ora beccatevi il gnl o l'idrogeno e gnl.
Sulla
base delle analisi di SeaLNG e altri, il GNL è attualmente il combustibile
fossile disponibile su larga scala che ha le migliori prestazioni nella
riduzione delle emissioni atmosferiche. Il GNL ha emissioni di zolfo e
particolato praticamente nulle, riduce le emissioni di NOx di circa l'85% e
raggiunge una riduzione fino al 20% delle emissioni di gas serra.
Si ricorda che la Piattaforma (QUI) è un pool di esperti inseriti in un organo consultivo della Commissione UE.
Secondo la Piattaforma dal 2025 in poi, le navi in mare potrebbero ottenere un'etichetta verde solo se completamente alimentati da elettricità, idrogeno e potenzialmente ammoniaca. Tuttavia, i carburanti a base di idrogeno verde che contengono carbonio, come l'e-metanolo, sarebbero de facto esclusi. Sul metanolo vedi Maersk che ha ordinato altre sei portacontainer a metanolo da 9.000 Teu QUI, mentre successivamente ha varato nei cantieri coreani Hyundai Heavy Industries la prima della sua nuova serie di navi portacontenitori da 16 mila teu alimentate a metanolo QUI. Presa in consegna da Maersk la prima nuova portacontainer dual fuel a metanolo, opererà come feeder nel Mar Baltico QUI.
Per colmare questo gap nel 2022, ONG, rappresentanti del settore marittimo ed esperti del settore finanziario, lavorando insieme attraverso la piattaforma, hanno proposto un nuovo criterio per la navigazione sostenibile per il periodo dopo il 2025. Questo nuovo standard funzionerebbe come opzione alternativa al criterio zero emissioni di CO2. Esso richiede riduzioni dell'intensità dei gas serra ogni cinque anni sulla base della metodologia Well-to-Wake CO2 (che tiene conto dell’intera catena di approvvigionamento: dal pozzo alla scia) e della Regolamentazione marittima FuelEU in approvazione (QUI). Nello specifico, alle aziende viene assegnato un percorso di riduzione lineare per decarbonizzare completamente entro il 2050, fornendo spazio per le tecnologie e i combustibili migliori della categoria che superano lo standard di intensità dei gas a effetto serra dell'UE definito dal Regolamento marittimo FuelEU che cito nella introduzione di questo post.
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