mercoledì 13 settembre 2023

Rigassificatore di Panigaglia le inesattezze della Sindaca di Portovenere sul piano di emergenza esterno

La Sindaca di Portovenere, forse perché nuova nel suo ruolo, dimostra di conoscere poco o niente le norme sulle procedure di informazione alla popolazione relative al rigassificatore di Panigaglia come peraltro avevo già dimostrato QUI in relazione all’incidente occorso nell’area dell’impianto qualche settimana fa.

La Sindaca dichiara oggi sul Secolo XIX che: “è in corso già da alcuni mesi l’iter per la modifica del Piano di Emergenza Esterna (di seguito PEE n.r.d.). Una volta giunto a conclusione saranno fornite alla popolazione tutte le comunicazioni”.

Aggiunge la Sindaca che insieme con tutte le amministrazioni competenti verrà curata la esercitazione sulla funzionalità del PEE. 

No, egregia signora Sindaca, non funziona così per entrambe le questioni sopra riportate dalla sua dichiarazione e non perché lo dica io ma perché lo dice la legge e nel post che segue lo spiego. 

Ma a premessa una questione di ruolo istituzionale della Sindaca di Portovenere in rapporto alla comunità che dovrebbe rappresentare.

 

 

LE DICHIARAZIONI DELLA SINDACA SULLA MANCATA PARTECIPAZIONE ALLA ASSEMBLEA DELLE OPPOSIZIONI

Quanto al fatto che la Sindaca non è andata alla assemblea organizzata dalle opposizioni del Consiglio Comunale di Portovenere perché non c’erano Prefettura e GNL dovrebbe sapere due cosine:

primo: la Prefettura non è istituzionalmente opportuno venga coinvolta in iniziative politiche

secondo: invece il Sindaco, organo politico e amministrativo, essendo titolare di funzioni specifiche sulla informazione dei cittadini (tutti anche quelli che non l’hanno votata) sul rischio relativo agli impianti classificati Seveso III come quello di Panigaglia, aveva il dovere istituzionale di presenziare alla assemblea senza bisognoso di essere scortata da tecnici di parte come quelli di GNL Italia. O dobbiamo pensare che la signora Sindaco non conosca le sue competenze e i suoi uffici non siano in grado di supportarla?

 

 

COSA DICE LA LEGGE SUL RUOLO DELLA CONSULTAZIONE DEL PUBBLICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PEE

La legge, tutt’ora in vigore, è il Decreto n° 200 del 29 settembre 2016 (“Regolamento recante la disciplina per la consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterna”) secondo il quale Il Prefetto, d'intesa con le regioni e con gli enti locali interessati, sentito il CTR e previa consultazione della popolazione, predispone il piano di emergenza esterna allo stabilimento e ne coordina l'attuazione. Quindi la consultazione va fatta prima della “conclusione della predisposizione del PEE o del suo aggiornamento.

Non solo ma prima della predisposizione vuol dire che quando consulta i cittadini deve predisporre un documento semplificato e non definitivo in modo che i cittadini possano realmente incidere sul futuro contenuto del Piano.

Per una analisi puntuale di questo Decreto consiglio alla Sindaca di leggersi, QUI, questo mio post scritto nel 2016.


Il Decreto suddetto è stato confermato nella sua efficacia dalla recente Direttiva del 7 dicembre 2022 (QUI) della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Protezione Civile. Per un’analisi completa di questa Direttiva vedi QUI. Qui anticipo solo che la suddetta Direttiva ha introdotto alcune novità importanti sulla redazione del PEE che potrebbero essere utili e applicabili proprio nel caso del rigassificatore di Panigaglia vista la sua collocazione ed in particolare:

1. La possibilità di redigere PEE di area qualora a fianco dell’impianto classificato non ci siano altri impianti Seveso ma comunque attività e fattori di rischio da effetto domino. Si pensi alle aree portuali con presenza di impianto Seveso che ad oggi non prevedono più l’obbligo di rapporto di sicurezza e piani di emergenza portuali (vedi QUI)

2. un adeguato inquadramento territoriale dell’area interessata dal potenziale impatto dell’incidente che tenga conto non solo delle abitazioni e attività varie ma della infrastrutturazione compresa quella viaria (si pensi al caso delle criticità della viabilità nel caso del rigassificatore esistente a Panigaglia Portovenere).

 

 

RELATIVAMENTE ALLE ESERCITAZIONI AI FINI DELLA EFFICACIA DEL PEE APPROVATO

Qui il Comune di Portovenere ma anche la Prefettura sono come dire parecchio in ritardo perché queste esercitazioni andavano fatte da tempo e come dicevano provvedimenti ministeriali precisi mai attuati correttamente.

Quindi il Sindaco a nome degli amministratori precedenti, visto che lei è in carico da poco, avrebbe dovuto per informazione ai cittadini ammettere questa grave omissione fino ad oggi prodottasi sul rigassificatore di Panigaglia.

 

Il provvedimento ministeriale non adeguatamente attuato nel caso in esame è la Circolare interministeriale dell’aprile 2018 “Indirizzi per la sperimentazione dei Piani di Emergenza esterna degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, ai sensi dell’art.21 del D.lgs. 105/2015” (QUI). N.B. questa Circolare è riprodotta nella Parte III allegata alla nuova Direttiva del 7 dicembre 2022 citata in precedenza in questo post quindi la sua validità operativa è confermata.

Il documento classifica 4 modalità di svolgimento delle esercitazioni, le prime tre (A,B,C) senza presenza della popolazione e la quarta (D) invece si.

Ora questo documento chiarisce che le esercitazioni possano ed anzi è consigliabile che siano (in situazione con problematiche particolari come quelle del rigassificatore di Panigaglia) operations-based di livello D effettuate su scala reale (con il coinvolgimento della popolazione). Esse consentono, altresì di valutare l'idoneità delle azioni previste dai piani, con particolare riferimento, ad esempio, ai ruoli ed alle responsabilità. Aggiunge il documento, a pagina 7, che “Va considerato, inoltre, che la gradualità dei livelli A, B, C e D delle esercitazioni è solo un ausilio per una più efficace sperimentazione dei PEE e che comunque è possibile effettuare direttamente una esercitazione di livello D senza necessariamente attuare i livelli A, B e C.”

 

 

Per non parlare delle problematiche di come è attuata la normativa sulle infrastrutture critiche di cui fa parte anche il rigassificatore di Panigaglia. Di questa normativa, per la parte pubblicabile (vedi QUI), non si hanno adeguate dimostrazioni se sia stata adeguatamente rispettata come paventavo in questo post QUI.

 

 

 

 

 

 

 

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