Davvero le cose stanno così? Ne ho già ampiamente trattato QUI , in questo post mi limito solo a rispondere alla tesi della signora Sindaca…
In secondo luogo, il fatto che sia avvenuto di notte non significa nulla anzi semmai aggrava la questione visto che la popolazione nel caso di degenerazione del fenomeno sarebbe stata difficilmente allertabile.
Infine, la Sindaca afferma che comunque l’incidente non ha avuto alcun rilievo esterno da cui ricava la non necessità di avviare alcuna procedura di informazione della popolazione e di allerta.
Se le prime due affermazioni si commentano da sole questa ultima va analizzata perché è su questa che principalmente si fonda la affermazione della Sindaca per cui non era necessari attivare alcuna procedura.
In realtà la Sindaca non ha probabilmente letto con la dovuta attenzione un documento fondamentale che peraltro sarebbe suo compito pubblicizzare (lo dice la legge non il sottoscritto: comma 6 articolo 23 DLgs 105/2015)
Il documento si intitola "INFORMAZIONE
ALLA POPOLAZIONE SUL PIANO DI EMERGENZA ESTERNA G.N.L. Italia S.p.A.
Rigassificatore di Panigaglia di Porto Venere (EDIZIONE 2019)”. Dovrebbe
essere pubblicato sul sito del Comune dove invece non c’è mentre è stato
pubblicato nel sito della Prefettura vedi QUI.
Ebbene
questo documento prevede vari livelli di allerta legandoli a procedure
progressive di informazione del pubblico da parte proprio del Sindaco territorialmente competente.
Nel
caso dell’incendio avvenuto l’altra sera nel rigassificatore di Panigaglia
siamo sicuramente nel livello 2 per il quale si prevede quanto segue:
“2 - PREALLARME Si
instaura uno stato di “preallarme” quando l’evento, pur sotto controllo, per la
sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e
meteorologiche, possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla
maggior parte della popolazione esposta, comportando la necessità di
attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali
circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per la vistosità o
fragorosità dei loro effetti (incendio, esplosione, fumi, rilasci o sversamenti
di sostanze pericolose), vengono percepiti chiaramente dalla popolazione,
sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungano i livelli di
soglia assunti come pericolosi per la popolazione e/o l’ambiente. In questa
fase, il Rappresentante della Società GNL Italia attiva il sistema semaforico
di emergenza installato sulla SP 530, informa la Prefettura, il Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco (affinché si tenga pronto a intervenire in
caso di evoluzione di un evento incidentale), la Capitaneria di Porto, la
Questura e il Sindaco del Comune di Porto Venere (qualora l’evento possa aver
creato allarmismo nella popolazione). Qualora la situazione non richieda il
successivo passaggio al livello allerta “3 - ALLARME”, ma l’emergenza rientri
senza la necessità di attivazione del PEE, saranno attuate le procedure
informative sopra descritte per la situazione del livello di allerta “1 -
ATTENZIONE”.
L’evento accaduto a Panigaglia rientrava nella caratteristiche sopra
riportate:
1. vistoso
2. avvertito
da una ampia fascia di popolazione
3. era un
incendio sia pure contenuto nel’area del rigassificatore ma percebile
all’esterno di essa creando una situazione di preoccupazione nella popolazione
da cui come scrive il documento sopra riportato la necessità di una procedura
informativa della popolazione secondo addirittura il semplice livello di Allerta 1 ATTENZIONE che fa
riferimento ad un “evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione
all’esterno per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito
dalla popolazione. PIU’ CHIARO DI COSI’!
Non
solo la Sindaca non ha attivato alcuna procedura informativa ma è intervenuto
pubblicamente solo giorni dopo l’evento, con qualche battuta generica (QUI) e solo perché chiamato in causa
da alcune critiche sui mass media di esponenti e associazioni ambientaliste
come Posidonia delle Grazie, mentre invece avrebbe dovuto presentare un
rapporto chiaro e completo di quanto avvenuto evitando di polemizzare con chi
ha solo chiesto che venissero applicati gli obblighi di legge.
In realtà il Sindaco doveva e dovrebbe preoccuparsi non tanto di
giustificare quello che non ha fatto e doveva fare sul piano informativo ma del
rischio presente nell’impianto per le continue fuoriuscite di gas dallo stesso
come ho spiegato QUI.
Nessun commento:
Posta un commento