venerdì 1 settembre 2023

Ecco perché l’incidente al rigassificatore a Panigaglia richiedeva una procedura informativa alla popolazione…

Secondo la Sindaca di Portovenere l’incendio avvenuto nel rigassificatore di Panigaglia non richiedeva una procedura di informazione del pubblico perché “non percepibile dalla maggioranza della popolazione anche in considerazione dell’orario, senza interessare altre parti dell’impianto e senza alcun impatto sull’ambiente esterno.

Davvero le cose stanno così? Ne ho già ampiamente trattato QUI , in questo post mi limito solo a rispondere alla tesi della signora Sindaca…



In primo luogo, che non sia stato percepibile dalla popolazione lo dice la signora Sindaco perché è stato eccome percepito visto da centinaia di cittadini eppoi basta vedere il video che ripubblico qui sotto per capire cosa è successo altro che non percepibile!



In secondo luogo, il fatto che sia avvenuto di notte non significa nulla anzi semmai aggrava la questione visto che la popolazione nel caso di degenerazione del fenomeno sarebbe stata difficilmente allertabile.



Infine, la Sindaca afferma che comunque l’incidente non ha avuto alcun rilievo esterno da cui ricava la non necessità di avviare alcuna procedura di informazione della popolazione e di allerta.

Se le prime due affermazioni si commentano da sole questa ultima va analizzata perché è su questa che principalmente si fonda la affermazione della Sindaca per cui non era necessari attivare alcuna procedura.



In realtà la Sindaca non ha probabilmente letto con la dovuta attenzione un documento fondamentale che peraltro sarebbe suo compito pubblicizzare (lo dice la legge non il sottoscritto: comma 6 articolo 23 DLgs 105/2015)

Il documento si intitola "INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL PIANO DI EMERGENZA ESTERNA G.N.L. Italia S.p.A. Rigassificatore di Panigaglia di Porto Venere (EDIZIONE 2019)”. Dovrebbe essere pubblicato sul sito del Comune dove invece non c’è mentre è stato pubblicato nel sito della Prefettura vedi QUI.  

Ebbene questo documento prevede vari livelli di allerta legandoli a procedure progressive di informazione del pubblico da parte proprio del Sindaco territorialmente competente.

Nel caso dell’incendio avvenuto l’altra sera nel rigassificatore di Panigaglia siamo sicuramente nel livello 2 per il quale si prevede quanto segue:

2 - PREALLARME Si instaura uno stato di “preallarme” quando l’evento, pur sotto controllo, per la sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e meteorologiche, possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla maggior parte della popolazione esposta, comportando la necessità di attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per la vistosità o fragorosità dei loro effetti (incendio, esplosione, fumi, rilasci o sversamenti di sostanze pericolose), vengono percepiti chiaramente dalla popolazione, sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungano i livelli di soglia assunti come pericolosi per la popolazione e/o l’ambiente. In questa fase, il Rappresentante della Società GNL Italia attiva il sistema semaforico di emergenza installato sulla SP 530, informa la Prefettura, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (affinché si tenga pronto a intervenire in caso di evoluzione di un evento incidentale), la Capitaneria di Porto, la Questura e il Sindaco del Comune di Porto Venere (qualora l’evento possa aver creato allarmismo nella popolazione). Qualora la situazione non richieda il successivo passaggio al livello allerta “3 - ALLARME”, ma l’emergenza rientri senza la necessità di attivazione del PEE, saranno attuate le procedure informative sopra descritte per la situazione del livello di allerta “1 - ATTENZIONE”.

L’evento accaduto a Panigaglia rientrava nella caratteristiche sopra riportate:

1. vistoso

2. avvertito da una ampia fascia di popolazione

3. era un incendio sia pure contenuto nel’area del rigassificatore ma percebile all’esterno di essa creando una situazione di preoccupazione nella popolazione da cui come scrive il documento sopra riportato la necessità di una procedura informativa della popolazione secondo addirittura il semplice livello di Allerta 1 ATTENZIONE che fa riferimento ad un “evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all’esterno per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione.  PIU’ CHIARO DI COSI’!

 

Non solo la Sindaca non ha attivato alcuna procedura informativa ma è intervenuto pubblicamente solo giorni dopo l’evento, con qualche battuta generica (QUI) e solo perché chiamato in causa da alcune critiche sui mass media di esponenti e associazioni ambientaliste come Posidonia delle Grazie, mentre invece avrebbe dovuto presentare un rapporto chiaro e completo di quanto avvenuto evitando di polemizzare con chi ha solo chiesto che venissero applicati gli obblighi di legge.


In realtà il Sindaco doveva e dovrebbe preoccuparsi non tanto di giustificare quello che non ha fatto e doveva fare sul piano informativo ma del rischio presente nell’impianto per le continue fuoriuscite di gas dallo stesso come ho spiegato QUI.

 

 

 

 




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