martedì 27 dicembre 2016

Piazza Buren ex Piazza Verdi: il dissenso si affronta non lo si criminalizza

I politici dai capi di governo fino a consiglieri regionali, sindaci, assessori addirittura a volte consiglieri comunali hanno spesso bisogno di pararsi il culo con schieramenti militarizzati di polizia.


A conferma arriva la notizia che oggi si terrà una riunione urgente del Comitato provinciale per l’ordine pubblico che metterà nello stesso calderone: rischio terrorismo, feste di fine anno e contestazione (eventuale) alla inaugurazione della nuova Piazza Buren Vannetti (ex Piazza Verdi).
Poteva essere, quella della inaugurazione, l'occasione per l'Amministrazione Federici di riaprire la comunicazione con la parte ampia della città che non voleva questo Progetto, invece la si vuole trasformare nella ennesima "smargiassata" di questo Sindaco che non perde occasione per dividere la città tra "buoni e cattivi".

giovedì 15 dicembre 2016

Cosa occorre fare per il futuro dell’area della centrale Enel

Leggo oggi sul Secolo XIX che ci sarebbe stata una “litigata” tra il Sindaco di Spezia ed un suo assessore sulla destinazione dell’area della centrale Enel di Vallegrande all’interno della discussione sul nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC).

Come sempre questi signori (vedi discussione sulla stazione crocieristica QUIusano i problemi della città per scontrarsi su questioni di potere interno magari per riposizionarsi nella gerarchia del PD spezzino in vista delle prossime elezioni amministrative.

Sul futuro dell'area Enel penso che nella giunta Federici invece che litigare sul nulla dovrebbero preoccuparsi di affrontare le seguenti questioni:

mercoledì 14 dicembre 2016

Perché il Protocollo regionale per promuovere il CSS deve essere revocato

Con Delibera della Giunta Regionale n. 1077 del 5/12/2016 (vedi QUIè stato approvato un Protocollo d'Intesa Regione Liguria - Consorzio Ecocarbon, per lo studio di soluzioni gestionali e tecniche sull'utilizzo del CSS (Combustibile solido secondario) di cui al D.M. 22/2013 (vedi QUI). Per un analisi di questo Decreto vedi QUI.

L’Assessore Regionale all’Ambiente alla domanda della giornalista Sondra Coggio del Secolo XIX chi l’ha previsto, di produrre CSS? Così ha risposto E’ scritto nel piano dei rifiuti che abbiamo ereditato dalla giunta Burlando: il Css come evoluzione del Cdr”. La risposta non è esaustiva.

martedì 13 dicembre 2016

Comune di Spezia la partecipazione arriva con le elezioni e poi scompare

Il Sindaco di Spezia oggi sul Secolo XIX dichiara: “Le grandi questioni di prospettiva, penso al Piano urbanistico comunale adesso e al Piano strategico in passato, hanno dato ampio spazio alla partecipazione”. Forse io e lui siamo vissuti in due città diverse in questi anni
In questo post voglio ricordare a tutti cosa le Amministrazioni spezzine di centro sinistra in questi 15 anni hanno sfatto o non hanno fatto in materia di trasparenza e partecipazione. Lo voglio ricordare non per fare polemica ma perché solo con una profonda autocritica sul passato oltre che sul presente chi amministra questa città potrà cambiare il modo di governare rendendolo più trasparente e partecipato ma anche più efficiente…. perché credo sia sotto gli occhi di tutti che la logica autoritaria del Sindaco Federici e della sua Amministrazione non abbia fino ad ora prodotto neppure risultati concreti soprattutto risultati frutto di un confronto partecipato con i cittadini spezzini.

domenica 4 dicembre 2016

Bonifica Pitelli: nuova delibera Regione, confusione degli Amministratori spezzini

La Regione Liguria ha approvato una delibera che prevede la possibilità di avviare, da parte della pubblica amministrazione, azioni di bonifica all’interno del sito di Pitelli per poi rivalersi sui proprietari anche se non sono soggetti inquinatori. 
Non mi sono piaciute le battute dell’assessore all’Ambiente del Comune di Spezia che, riprendendo il tipico stile arrogante e confusionario del Sindaco Federici, ha fatto due affermazioni false:
1. È merito della amministrazione Comunale spezzina se si è arrivati a questa delibera della Regione 
2. La declassificazione del sito di Pitelli da nazionale a regionale ha semplificato le procedure il problema sono i finanziamenti”. 

Per entrambe queste affermazioni possiamo dire che sono i fatti e gli atti a dimostrarne la infondatezza. 
Sulla prima non ho da dire molto siamo alle solite polemicucce politichesi: “Io sono arrivato prima di te…” etc. etc. 
La seconda invece esprime una totale disonesta intellettuale. Ormai è noto che la rimozione dei finanziamenti alle bonifiche dei siti di interesse nazionale è stata opera dei governi di centro sinistra poi confermate da quelli di centro destra. Quindi,  la scelta di tagliare i fondi alle bonifiche dei Siti di bonifica nazionali è stata portata avanti dai governi del PD come ha dimostrato non solo il sottoscritto in vari post di questo blog ad esempio vedi QUI, ma un documento della stessa CGIL nazionale (per il testo vedi QUI)
Quanto alle procedura semplificate. Quelle sono rimaste le stesse tranne il trasferimento di competenze da Stato a Regione e Comuni con le conseguenze che sappiamo. Perché il problema non stava nelle procedure. Il problema stava e sta in due questioni:
1. i finanziamenti pubblici 
2. il mancato coinvolgimento dei privati. 
Sul punto 1 ho scritto sopra, sul punto 2 invece è bene soffermarsi in modo più articolato in questo post. 
La strada della azione di bonifica per poi rivalersi sui proprietari, inquinatori o meri titolari di diritti reali sui terreni inquinati,  è tutt’altro che semplice e rischia di diventare un boomerang se non si utilizzano gli strumenti che la normativa prevede per coinvolgere i privati, anche e soprattutto in termini di finanziamenti, nelle procedure di bonifica.