martedì 29 giugno 2021

Accelerazione delle procedure per le fonti rinnovabili in deroga al Codice del Paesaggio e alle Soprintendenze regionali

Il recente Decreto Legge 77/2021 (QUI) sullo snellimento delle procedure per attuare il Piano Nazionale di Riprese e Resilienza (PNRR) pur con l’obiettivo condivisibile di promuovere le fonti rinnovabili e quindi gli impianti che le utilizzano contiene norme dichiaratamente in deroga al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (QUI) che lasciano fortemente perplessi. L’idea di fondo di queste deroghe è che il modo migliore per realizzare i progetti non sia quello di svolgere correttamente le procedure di valutazione previste dalle vigenti leggi ma piuttosto che il limite sia nelle leggi stesse e non nel modo di applicarle. Tutto questo è ancora più vero in relazione alle procedure di VIA e VAS (QUI) e alle bonifiche come vedremo in un prossimo post.

Ma vediamo specificamente quali siano queste deroghe al Codice del Paesaggio

Nuovo Regolamento UE sul Clima: luci ed ombre

Con la Risoluzione del 24 giugno 2021 [QUI]il Parlamento UE ha approvato la proposta definitiva di  regolamento che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e modifica il regolamento 2018/1999 [QUI].

Il nuovo Regolamento [QUI] mira a fornire una direzione sancendo la neutralità climatica dell'UE per il 2050 obiettivo nella legislazione, rafforzando la certezza e la fiducia anche nell'impegno dell'UE come trasparenza e responsabilità.

sabato 26 giugno 2021

Amianto in Arsenale Militare cosa fare subito e una proposta per il futuro prossimo

Con la seduta della Commissione Consiliare del Comune di Spezia dello scorso mercoledì si è ritornati sulla questione presenza amianto in Arsenale Militare soprattutto nella zona antistante il quartiere di Marola ma non solo.

Di seguito voglio ribadire alcune questioni che si continua a rimuovere e che distinguerei tra

1. quale monitoraggio della situazione attuale

2. quale bonifica

In questo post voglio affrontare intanto la emergenza attuale, quindi il punto 1, per dimostrare che al di la dei tempi di bonifica (ovviamente la vera soluzione) in questa fase visti i tempi di realizzazione di detta bonifica, avere il quadro della situazione attuale è fondamentale per tutelare la salute dei cittadini soprattutto se residenti nei quartieri limitrofi alle zone dell’Arsenale Militare con presenza di amianto. Sul punto 2 nella seconda parte del post avanzo una proposta di governance complessiva dell'impatto ambientale e del rischio salute pubblica determinato dalla presenza delle aree militari nel territorio spezzino e nel resto della Liguria. 

mercoledì 23 giugno 2021

La Valutazione di Incidenza aggirata per i pontili a Portovenere e il biodigestore a Vezzano Ligure

In vari casi che seguo su progetti e interventi contermini a siti tutelati dalla Normativa sulla tutela dei siti a rilevanza di biodiversità, ho notato una visione minimalista della istruttoria che deve portare a valutare se ci sia o meno l’obbligo di svolgere la c.d Valutazione di Incidenza cioè una procedura che deve dimostrare se il progetto e/o l’intervento ha o meno impatti rilevanti su questi siti (c.d. Rete Natura 2000).

Due casi recenti che sto seguendo sono:

1. Il progetto di biodigestore in località Saliceti (Vezzano Ligure) dove il sito scelto è ubicato a meno di 150 mt dall’alveo del fiume MAGRA, principale risorsa idrica della provincia della Spezia e a 75 mt dall’area ZSC del Parco regionale Magra-Vara Montemarcello e ricompreso fra le aree protette Rete Natura 2000.

2. "Protezione, sostituzione ed ampliamento di pontile galleggiante, per imbarcazioni da diporto in Comune di Portovenere" alla verifica di assoggettabilità a VIA del Ministero della Transizione per il quale nelle strette vicinanze del sito dove realizzare il progetto in questione abbiamo:

2.1. SIC terrestre IT1345104 – Isola Palmaria; comprendente l’intero territorio dell’Isola ed il quale è classificato anche come ZSC (zone speciali di conservazione) con il medesimo codice;

2.2.  SIC marino IT1345175 – Fondali Isola Palmaria, Tino-Tinetto, anch’esso classificato inoltre come ZSC;

2.3. Il Parco regionale di Portovenere.

Entrambi questi progetti sono non direttamente dentro la perimetrazione dei siti di tutela della biodiversità ma sono contermini ad essi quindi richiedono una procedure di screening per verificare se sia o meno necessaria la sopra citata Valutazione di Incidenza.

Per il biodigestore i proponenti hanno presentato uno studio di screening che non tiene conto delle linee guida europee nazionali e regionali in materia ma su questo non interverrò in questa sede perché il punto sarà oggetto del ricorso al TAR promosso dal Comune di Santo Stefano Magra.

Per il pontile di Portovenere invece il discorso è chiaro lo studio preliminare ambientale presentato non rispetta minimamente i parametri delle linee guida su come deve essere svolto lo studio di screening per verificare la applicabilità della Valutazione di Incidenza.

Ma vediamo cosa dicono queste linee guida su come deve essere svolta una corretta procedura di screening per verificare la applicabilità della Valutazione di Incidenza.

domenica 13 giugno 2021

Centrale a gas spezzina: sbagliato chiedere la proroga per accedere agli incentivi del Capacity Market

I sindacati Confederali chiedono al Ministero della Transizione Ecologica una proroga per poter avere l’autorizzazione al progetto di centrale a gas nei termini necessari per ottenere gli incentivi del capacity market.

Si tratta del meccanismo di derivazione comunitaria, attuato in Italia con Decreto Ministeriale 28 giugno 2019 (QUI),  che disciplina il sistema di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica ex Regolamento UE 2019/943.

Questa richiesta è sbagliata per 5 ragioni:

1. Non tiene conto delle modalità con le quali è stato attuato il meccanismo del Capacity Market tutto a favore delle fonti fossili

2. Non considera che prorogare questo meccanismo così come è ora attuato in Italia rischia di favorire la riconcorsa alle nuove centrali a gas senza alcun legame con l’obiettivo di garantire la adeguatezza del sistema elettrico nazionale fino al 2025

3. è possibile rivedere da subito il meccanismo del capacity market senza andare in contrasto con le norme europee da cui deriva e trasformandolo nello strumento di promozione immediata delle fonti rinnovabili

4. comunque il problema non è nella proroga perché già ora il decreto che disciplina il capacity market impedirebbe di continuare la procedura di autorizzazione del progetto di centrale a gas per Spezia ma anche per altri siti

5. si può uscire dal carbone entro tempi brevissimi non oltre il 2022 senza subire il ricatto della centrale a gas a Spezia

Vediamo di motivare questi cinque punti qui elencati sinteticamente... 

martedì 8 giugno 2021

Dragaggi nel porto di Spezia: analisi critica della sentenza del Tribunale della Spezia

La sentenza del Giudice Indagini Preliminari (GUP) del Tribunale spezzino (QUI) dello scorso 21 maggio ha deciso il non luogo a procedere per gli ultimi imputati (erano già stati esclusi i rappresentanti della Autorità Portuale) rimasti a processo per lo spargimento di fanghi nel golfo di Spezia a causa (secondo l’accusa) di una non corretta gestione del cantiere di dragaggio negli anni dal 2013 al 2016. 
La sentenza lascia perplessi sia per le motivazioni ma, ad avviso di chi scrive, anche per le palesi contraddizioni con la sentenza della Cassazione Penale Sez. 3 n° 46170 del 2016 (QUI) che aveva motivatamente deciso l’annullamento della ordinanza del Tribunale di Spezia sul dissequestro dei cantieri di dragaggio.

Vediamo perché…

sabato 5 giugno 2021

Progetto di Centrale a gas a Spezia: le rimozioni di Toti, l’inerzia del Governo. Un piano di azione

Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con una dichiarazione uscita sui quotidiani spezzini on line (QUI e QUI) dichiara: “Regione Liguria si allinea al parere negativo espresso dagli Enti locali e non sarà disponibile a discutere ulteriormente di riconversione al turbogas, di compensazioni e ricadute territoriali fino a quando le stesse forze politiche che a Roma, con diversi ministri, hanno votato il piano energetico del Paese, con la proposta di riconversione dal carbone al turbogas quale transizione verso altre fonti di energia, non esprimeranno anche a livello locale spezzino il proprio supporto a quelle scelte, assunte dai loro partiti a livello nazionale.”


Dichiarazione incompleta e inesatta...