Nelle note che seguono dimostro la potenziale gravissima
illegittimità e illegalità della assegnazione diretta senza gara, da parte
della Autorità di Sistema Portuale spezzina, ex Decreto Commissario Autorità di
sistema Portuale n°9 del 20/1/2025 "REDAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO
RELATIVO ALL'INTERVENTO DI BONIFICA DEI FONDALI DEL MOLO ITALIA ANTISTANTI
IL MOLO GARIBALDI". Queste motivazioni sono state depositate
prima della udienza di archiviazione in Tribunale a Spezia ma ovviamente non
sono state minimamente prese in considerazione dal Giudice, ora vedremo come
andrà l’udienza del prossimo 1° luglio il reclamo presentato da varie
associazioni ambientaliste tramite l’avvocato Valentina Antonini e il supporto
tecnico legale del sottoscritto.
giovedì 12 giugno 2025
Nuovi dragaggi nel porto di Spezia: possibile omessa bonifica e violazione codici appalti pubblici
sabato 10 maggio 2025
La mia relazione al Convegno sulla inchiesta penale per le emissioni delle navi nel porto spezzino
Come è noto, l’inchiesta penale sulle emissioni anomale, sia sonore che aeriformi, dalle navi da crociera nel porto di Spezia per ora è stata
archiviata. Le associazioni promotrici della inchiesta hanno deciso di presentare
reclamo contro la decisione di archiviazione.
Non so come finirà questa nuova azione legale, e non vi nascondo che sono scettico perché conosco bene il potere trasversale che da decenni governa questa città e ha stravolto il nostro golfo. Stravolto, nonostante le nostre richieste pluridecennali di equilibrio tra i vari interessi in campo. Richieste sostanziate da proposte concrete di una armonizzazione degli interessi portuali con quelli del resto della città.
Se non partiamo dalla storia (anche relativamente recente) non capiamo neppure la situazione attuale e le difficoltà a far rispettare le norme ambientali e la giurisprudenza in materia di inquinamento atmosferico e non solo.
La storia serve anche a sfatare la bugia che politici, amministratori, operatori portuali e burocrati continuano a far girare: “chi critica il porto sono quelli del no”. Dopo questa breve ricostruzione storica il mio post analizza criticamente le motivazioni che hanno portato il Giudice del tribunale spezzino ad archiviare la suddetta inchiesta e quindi i motivi che hanno portato alla presentazione del reclamo da parte delle associazioni esponenti.
venerdì 13 dicembre 2024
Ridurre emissioni gas serra è un obbligo degli Stati, comprese quelle da traffico marittimo
Parere (QUI) del Tribunale internazionale per il diritto del mare
(ITLOS- QUI) deliberato alla unanimità
del collegio sugli obblighi degli stati di rispettare i limiti delle emissioni
ai gas serra. Il Parere è stato rilasciato su richiesta (QUI) dei piccoli stati insulari a rischio di estinzione
per effetto dell’innalzamento del livello dei mari a causa dei mutamenti
climatici.
Come ha affermato (QUI)
Marta Torre-Shaub (avvocata CNRS Francia QUI)
il Parere del Tribunale ha i caratteri di avviare un nuovo diritto
internazionale relativamente all’applicazione degli obblighi degli Stati ai
sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del mare UNCLOS Nazioni
Unite QUI
(di seguito Convenzione) al fine di combattere l'inquinamento dovuto alle
emissioni di #GHG che causano o aggravano il #cambiamentoclimatico.
Di seguito una mia sintesi delle parti più significative del Parere e successivamente ampi stralci tradotti dal testo del Parere...
giovedì 12 dicembre 2024
Operatori portuali: chiedono ancora deroghe e semplificazioni normative. Hanno la memoria corta!
Ancora richieste, questa volta da parte della Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali (QUI), di semplificazioni e deroghe alle norme sulla disciplina della portualità.
Si mettono dentro alla richiesta di semplificazioni: pianificazione, autorizzazioni ai progetti, enti di controllo. Poi la parolina magica “un sistema normativo moderno e competitivo”, vedi alla voce non applicare o limitarne il rispetto delle recenti norme europee sulle emissioni delle navi sia per gli inquinanti in generale che per i gas serra (QUI).
Deroghe e semplificazioni: alle norme europee sui combustibili per il trasporto marittimo (QUI), alle norme internazionali del Comitato per la protezione dell’Ambiente Marino (MPEC) QUI. Il tutto rimuovendo documenti e studi : come quelli della UE sui limiti ed i controlli inadeguati sulle emissioni delle navi QUI, il Rapporto Unctad che conferma come le emissioni di gas serra del settore sono aumentate ulteriormente del 20% nell’ultimo decennio QUI, ai quali mi permetto di aggiungere una mia ricerca sulle criticità delle inquinamento da trasporto marittimo a livello internazionale QUI. Per non parlare di quanto emerso nel Convegno di Livorno dello scorso ottobre alla presenza di esperti a livello internazionale (QUI).
Nonostante i dati e gli atti inoppugnabili sopra ricordati sinteticamente gli operatori portuali continuano a chiedere deroghe e semplificazioni normativa.
Evidentemente a questi signori le deroghe e semplificazioni già approvate non bastano e allora gliele ricordo io nel seguito del post…
lunedì 26 febbraio 2024
Tutto quello NON emerso dalle audizioni in Regione sulle emissioni delle navi a Spezia
Ho avuto modo di leggere attentamente le memorie che l’Autorità di Sistema Portuale (QUI) e l’Arpal (QUI) hanno prodotto per le audizioni in Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio Regionale ligure sulle emissioni delle navi nel porto di Spezia.
Ma dalla audizione è emersa anche la proposta,da una parte degli auditi, di trasformare l’accordo volontario Blue Flag sottoscritto per le navi che entrano nel porto di Spezia in una vera e propria ordinanza della Capitaneria di Porto come fatto a Livorno su iniziativa del Comune locale.
In realtà la ordinanza di Livorno ha solo come
differenza di essere una ordinanza e non un accordo volontario ma praticamente
dice le stesse cose sulla manutenzione dei motori e sulla qualità dei
combustibili delle navi che entrano nel nostro golfo. Quindi chiedere di
applicare la Ordinanza di Livorno è una operazione, anche se fatta in buona fede, più di propaganda politica
che di sostanza ambientale per il semplice motivo che non risolverebbe il
problema delle emissioni delle navi una volta che attraccano in porto come
vedremo nel post che segue.
Oltre
a quanto sopra scritto quello che tutti rimuovono sia quelli che governano e
quelli di opposizione sono le seguenti criticità:
1.
il molo crociere non rispetta le prescrizioni della VIA sul PRP del 2005;
2.
il molo crociere non ha avuto la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) come richiesto dalle prescrizioni del
Consiglio Regionale quando ha approvato il PRP del 2006 che prevedeva per ogni
ambito schemi di assetto urbanistico da valutare appunto con la suddetta
procedura di Valutazione Ambientale Strategica;
3.
il molo crociere non rispetta LA RICHIESTA di ulteriori valutazioni del Decreto VIA del 2015
del Ministero Ambiente sugli ambiti 5 e 6 della fascia demaniale del porto
spezzino;
4.
la convenzione relativo alla concessione per il nuovo Molo crociere non
rispetta le nuove linee guida sulle concessioni portuale del 2023;
5.
manca un adeguato sistema dei controlli sui combustibili navali, da parte della Capitaneria di Porto;
6. elettrificazione banchine scrubber e gnl non sono risolutivi a medio termine per risolvere il problema delle ricadute delle emissioni delle navi nell'area urbana spezzina;
7.
manca una analisi di ASL o altro ente competente, sollecitata in primo luogo dal Sindaco come massima autorità sanitaria sul territorio comunale, che valuti il rischio
sanitario in atto da anni per i residenti intorno alle zone di attracco delle
navi;
8.
la fascia di rispetto per tutelare i residenti dalle emissioni aeriformi e
acustiche dal porto di Spezia è chiaramente inadeguata e non ha tenuto conto di
quanto chiedevano le prescrizioni di VIA del PRP del 2006.
giovedì 22 febbraio 2024
Dopo le audizioni in Consiglio Regionale su emissioni dei porti liguri: alcune proposte operative
La
relazione (QUI) che Arpal ha deposito per la audizione tenutasi,
lo scorso 15 febbraio e stamane, in IV Commissione Ambiente Territorio del
Consiglio Regionale avente ad oggetto le emissioni delle navi nei porti liguri,
contiene alcuni passaggi significative che analizzo criticamente nel seguito
del post fornendo anche due proposte che sono la conseguenza di detta analisi.
venerdì 2 febbraio 2024
Progetti green per il porto di Spezia: alcune note critiche
Oggi sul Secolo XIX la Segretaria generale della Autorità di Sistema
Portuale illustra in modo unilaterale, quindi senza contraddittorio, i progetti
per rendere quello di Spezia un porto “green” ormai parolina magina unita alle
altre due “emergenza” e “transizione” per giustificare ogni progetto a
prescindere dal sito in cui viene collocato (ledendo i principi fondanti delle
norme ambientali a cominciare dalla VIA, vedi QUI).
La segretaria pone l’accento su due questioni relativemente alle
emissioni delle navi in porto (commerciali e crocieristiche):
1. la elettrificazione delle banchine
(il c.d. cold ironing) i cui lavori stanno per partire;
2. l’arrivo di navi a gnl con il
relativo caricamente del combustibile grazie ai recenti progetti approvati (truck
loading) direttamente in porto o in area portuale grazie le recente
regolamentazione fissata dalla Capitaneria di porto.
Quindi tutto bene, possiamo stare tranquilli? Io direi che dalla
intervista non emergono alcune questioni molto rilevanti da un punto di vista
ambientale e della tutela della salute pubblica nel medio periodo per non parlare
del rischio incidentale.
Ma su tutto questo tornerò a breve in modo ben più approfondito delle schematiche e veloci note che riporto di seguito…
venerdì 19 gennaio 2024
Emissioni navi e ordinanza euro4 dichiarazioni irresponsabili e incompetenti dell’Assessore spezzino
1. incompetente
2. irresponsabile
3. rimuovitore di verità e responsabilità!
venerdì 1 dicembre 2023
Ordinanza porto Spezia per navi a gnl: non risolve le emissioni dalle navi
Il Sindaco di Spezia nel presentare (QUI)
l’ordinanza in questione dichiara: "L'emanazione di questa ordinanza
segna una svolta significativa per il porto della Spezia in quanto disciplina
l'attracco di tutte le navi alimentate a GNL, sia da crociera che mercantili,
superando di fatto le autorizzazioni individuali. Questa disposizione facilita
la navigazione nelle nostre acque delle navi di ultima generazione e si
affianca all'importante accordo Blue Flag, sottoscritto tra Enti e privati, per
l'utilizzo di carburanti da parte delle navi da crociera con un tenore di zolfo
non superiore allo 0,10% in massa. Un passo fondamentale per il miglioramento
dell'ambiente e della qualità dell'aria sull'intero territorio, poiché la
riduzione dell'inquinamento costituisce un contributo significativo alla
convivenza armoniosa tra porto e città.”
Come spesso fanno tutti i politici, compresi quelli che
governavano prima, affastellano nel giudicare un provvedimento più elementi
vendendone una significato ben maggiore di quello che ricopre. Vediamo perchè, motivatamente, che altrimenti poi il Sindaco mi accusa di essere troppo spietato verso quello che fa e dice come mi scrisse qualche anno fa.
sabato 11 novembre 2023
Rapporto CLIA: evoluzione delle emissioni del sistema crocieristico, restano molte criticità
I
punti salienti dei progressi includono:
1. Capacità di elettricità da terra (SSE): 46% di navi da crociera attrezzate per
collegamento a terra ma solo il 2% dei porti hanno ormeggio per crociere con
capacità plug-in quindi difficilmente verrà rispettato il nuovo obiettivo del
2030 secondo il recente Regolamento UE (QUI)
2. Trattamento
delle acque reflue da navi da crociera
3. Combustibili rinnovabili e fonti di energia alternative: qui siamo ancora alla sperimentazione per pochissime navi come ammette lo stesso Rapporto, e comunque secondo il Regolamento FuelEU (QUI) almeno il 2% dei carburanti marittimi del blocco dovrà provenire da carburanti elettronici derivati da elettricità rinnovabile entro il 2034. Qui sarebbe interessante riprendere le proposte della Piattaforma UE per la finanza sostenibile di cui tratto alla fine di questo post.
4. Carburante a gas naturale liquefatto (GNL): il Rapporto
prevede che il 48% delle navi di nuova costruzione andrà a gnl, ma quelle
esistenti? Peraltro, il Rapporto parla di emissioni inquinanti basse, con il
gnl, ma rapportate ai motori tradizionali per cui il rapporto andrebbe fatto
con le emissioni zero da altre tipologie di combustibili non di origine fossile
come il gnl. Il tutto senza considerare tutti i rischi legati all’uso gnl nel
trasporto marittimo, vedi QUI.
Nel
frattempo le navi da crociera continuano ad inquinare, QUI,
le città europee sedi dei porti dove attraccano.
Vediamo i singoli punti in modo più approfondito dal Rapporto CLIA 2023
giovedì 9 novembre 2023
Annunciati dalla Regione Monitoraggi delle emissioni dai porti Liguri: facciamo chiarezza!
Intanto a premessa mentre
amministratori regionali liguri e comunali parlano di progetti di monitoraggio
futuri e in corso più o meno chiari le emissioni da navi, soprattutto da
crociera, nei porti soprattutto italiani inquinano sempre di più vedi QUI.
Secondo recenti
dichiarazioni, riportate anche dal portale Gazzetta della Spezia (QUI)
degli Assessori a Salute e Ambiente della Regione Liguria Regione Liguria
partecipa al progetto PNC (QUI) ambiente e salute nelle città portuali
"Supporto nello sviluppo delle città per ambienti più sani, inclusivi,
più sicuri, resilienti e sostenibili (Salpiam)".
Aggiungono gli Assessori
che: “l'area pilota della Liguria è stata focalizzata sulla città di Genova,
ma già all'avvio del progetto nel tavolo di lavoro, coordinato dall'Università
di Genova e che vede la partecipazione di Arpal, settore regionale Tutela della
Salute negli Ambienti di Vita e di Lavoro, IRCSS San Martino e rappresentanti
del Comune di Genova, è stata valutata positivamente la necessità di estendere
le azioni anche ad altre realtà portuali liguri - in particolare alla Spezia.”
Intanto rilevo che quel “valutata positivamente la necessità di estendere il progetto ad altri porti liguri” dell’Assessore dimostra due cose: per ora Spezia e Savona non entrano nel progetto PNC Ambiente e quindi nei finanziamenti del bando esecutivo che segue, la seconda che per ora su Spezia sui monitoraggi ci sono solo confuse dichiarazioni e poco di più, come dimostrerò nel post che segue…
mercoledì 8 novembre 2023
Crociere rischio emissioni nelle città europee e aumentano i gas serra: tre studi
Tre
studi recentemente pubblicati sulle emissioni inquinanti delle crociere nei
porti e delle emissioni di gas serra delle navi da crociera.
I primi due studi descritti nel post che segue confermano il rischio di emissioni gravi nei porti principali europei delle navi da crociera per cui 45 navi inquinano dieci volte a 93.000 auto che circolano in una città. Gli studi dimostrano anche che dove le navi da crociera nei porti si sono ridotte l’inquinamento è drasticamente sceso. Niente di nuovo ma come dire una conferma dei danni enormi alla salute pubblica che le navi da crociera producono soprattutto nei porti con attracchi molto vicini ai centri residenziali e pensare che ci sono ancora politici e decisori comprese enti di controllo come, per esempio, l’ineffabile Arpal spezzina che continuano a rimuovere il problema nascondendosi dietro limiti di qualità dell’aria ormai superati e mancanza di regole serie per controllare le emissioni dai camini delle navi e i relativi combustibili usati. Peraltro della serie tutto il mondo è Paese quando c’è di mezzo il profitto dei pochi una analisi precedente del gennaio 2023 di Transport & Environment ha dimostrato che ci sono seri problemi su come il governo calcola le emissioni del trasporto marittimo del Regno Unito.
Un terzo studio (QUI) del 2023 conferma l’aumento dei gas serra emessi, nel 2022, dalle navi da crociera con buona pace del nuovo Regolamento UE (QUI) sui combustibili e la intensità del carbonio nell’energia usata a bordo per non parlare dei nuovi impegni in sede IMO (QUI) peraltro sostanzialmente volontari.
Analizziamo più specificamente gli studi…
martedì 5 settembre 2023
Rischi gnl nel trasporto marittimo
2 Studi di Transport & Environment, QUI e QUI sui
rischi del gnl nel trasporto marittimo in relazione al mancato raggiungimento
degli obiettivi di neutralità climatica.
In particolare, i due studi dimostrano le grandi quantità di metano perso dalle navi associate all’uso del GNL (gas naturale liquefatto). Le maggiori emissioni di gnl da movimentazione delle navi in navigazione è dimostrato che riguarda le navi da crociera.
Sulle
notevoli emissioni fuggitive di metano ho trattato da ultimo in questo post QUI dove
analizzo anche le emissioni fuggitive specifiche dall’impianto di rigassificazione
del gnl di Panigaglia (Portovenere SP) e i rischi per la salute e incidentali oltre
che quelli per il clima. D’altronde oltre allo studio che stiamo esaminando la
stessa Agenzia Internazionale per l’Energia ha dimostrato, QUI, come
le emissioni di metano costituiscano uno dei fattori principali nella crisi
climatica in atto. Non solo ma in un Rapporto precedente del 2021, QUI, la stessa Agenzia ha chiesto di stoppare nuove
estrazioni di gas e carbone.
Di seguito riporto la traduzione della sintesi dello studio di Transport & Environment con alla fine una sintesi del secondo Rapporto di T&E…
lunedì 4 settembre 2023
Progetto Europeo: limiti di emissioni e controlli dalle navi ancora inadeguati
Progetto europeo Shipping Contributions to Inland Pollution Push for the Enforcement of Regulations (SCIPPER – vedi il sito del Progetto QUI) mira a implementare tecniche di misurazione all'avanguardia e di nuova generazione per monitorare le emissioni delle navi durante il loro normale funzionamento.
Dal Rapporto (QUI) pubblicato
lo scorso gennaio 2023 emergono limiti anche nella legislazione
vigente nei metodi di controllo dei
carburanti delle navi:
1. i
dati sulle emissioni degli ossidi di azoto sono ben più elevati di quelli dei
controlli ordinari svolti secondo le regole vigenti
2. esiste
la necessità di stabilire limiti alle emissioni di particolato dal trasporto
marittimo visto che questi inquinanti risultano significativi anche con
combustibili marittimi a basso tenore di zolfo
3. occorre
stabilire limiti di emissioni e metodi di controllo per l’ammoniaca attualmente
prodotto dai sistemi catalitici applicati ai motori delle navi per ridurre le
emissioni di ossidi di azoto
4. occorrono
limiti di emissione per il metano soprattutto per il GNL se usato come
combustibile marittimo
5. utilizzare metodi di trasmissioni
dati su qualità combustibili in automatico a centri di monitoraggio
6. usare sistemi di telerilevamento
per controllare la qualità del combustibile usato sulle navi
Vediamo in modo più approfondito le raccomandazioni che indica il
Rapporto:
venerdì 1 settembre 2023
Linee guida per concessioni nei porti: parametri ambientali non rispettati a Spezia
Con il Decreto 21 aprile 2023 (QUI) sono
stata adottate le linee guida sulle modalità di applicazione del Regolamento
recante disciplina per il rilascio delle concessioni di aree e banchine
approvato con Decreto del 28 dicembre 2022 n° 202.
A sua volta il Decreto 28 dicembre 2022 n° 2022 era in
attuazione dell’articolo 5 (QUI) della
legge 118/2022 che aveva modificato l’articolo 18 della legge quadro sui porti.
Per una analisi del Decreto 28 dicembre 2022 n° 202 vedi News/Ambiente Dicembre 2022 (pagina 96 - QUI).
Le linee guida in coerenze con le norme sopra citate a cui danno attuazione affermano alcuni principi fondamentali:
1. la concessione di uso delle
banchine nei porti deve rispettare le prescrizioni e delle destinazioni
funzionali dei Piani Regolatori dei porti
2. devono rispettare gli obiettivi
sulla transizione ecologica
3. devono dimostrare di rispettare
il principio comunitario DNHS (Do no significant harm): non creare danni
significativi all’ambiente.
Vediamo più precisamente gli aspetti più rilevanti di queste nuove
Linee guida per poi indicare alcuni esempi concreti di totale mancanza di
rispetto di questi principi da parte di Autorità di Sistema Portuale e vari
Enti competenti…
sabato 12 agosto 2023
Amministratori spezzini: “la stazione crocieristica cosa definita”… violando le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente
Anche oggi leggo sui mass
media spezzini dichiarazioni roboanti di Presidente della Autorità di Sistema
Portuale e del Sindaco del Comune di Spezia. Dichiarazioni sul prossimo
recupero di Calata Paita alla città e la realizzazione della stazione
crocieristica.
Come credo sappiano le
decine di migliaia di cittadini che vivono nei quartieri limitrofi al porto: per
ora le navi da crociera hanno portato pochi soldi ma tante emissioni inquinanti
che si sono sommate a quelle delle navi mercantili e del traffico cittadino
producendo un quadro di immissioni al suolo, respirabili dai cittadini, che
viola nettamente le linee di tutela preventiva della salute pubblica della
Organizzazione Mondiale della Sanità (QUI).
Ovviamente la cosa che, nessuno dei signori amministratori attuali ma anche di quelli che amministravano prima, ammetterà mai è che tutto questo sta avvenendo da anni violando addirittura le stesse minime prescrizioni che il Ministero dell’Ambiente aveva dato quando venne approvato il vigente (confermato da poco vedi QUI) Piano Regolatore Portuale. Eppure ci poteva essere un altro rapporto porto città (come spiegavo QUI) ma la classe dirigente locale e regionale, dè sinistra e dè destra, ha subito passivamente gli obiettivi degli operatori portuali.
Ma ecco le prove per cui l’attuale progetto di Stazione crocieristica è in contrasto con le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente del 2006 ma anche del regolamento del Tavolo di controllo sulla attuazione del PRP. Concludo con due domandine finali a Presidente Autorità di Sistema Portuale e Sindaco…
mercoledì 26 luglio 2023
Emissioni navi a Spezia: Accordi Volontari o meno il rischio sanitario è in atto per i dati OMS
In quella differenza c’è in gioco la salute pubblica un bene che dovrebbe essere al primo posto almeno di chi ricopre cariche pagate con soldi pubblici quindi anche, direttamente o meno, dalle migliaia di cittadini che respirano da anni (diciamo da decenni) le emissioni delle navi che attraccano nel porto spezzino.
Ma perché affermo che in questa differenza tra i limiti di legge attuali rispettati o meno (su questo torno subito nel post) e quelli indicati dalla nuova Direttiva UE in fase avanzata di pubblicazione, c’è una differenza enorme? …
martedì 25 luglio 2023
Emissioni navi in porto a Spezia: i limiti del nuovo accordo volontario e cosa fare
È stato già applicato a Venezia dove in base a tale accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa (di contro al limite di legge attuale dello 0,5% ex articolo 295 DLgs 152/2006), non solo all'ormeggio, ma anche durante la navigazione prima dell'ingresso nell’area golfo e durante tutte le fasi di manovra all'interno dell'area portuale prima dell’attracco vero e proprio alle banchine. Alla fine a Venezia hanno tolto le navi da crociera dal centro della serie altro che accordi volontari!
Premesso che di accordi volontari ne sono stati fatti e promossi o promessi altri sulle emissioni da navi nel porto spezzino senza grandi risultati come riporto in questo post di qualche tempo per gli smemorati QUI.
Ma mettiamo che questo accordo raggiunto dal Comune spezzino sia più serio dei precedenti almeno nelle intenzioni, la domanda è un'altra: davvero questo accordo è, non dico risolutivo, ma comunque decisamente migliorativo rispetto alla grave situazione di inquinamento da emissioni navali che vivono i quartieri limitrofi all’attracco delle navi in porto?
martedì 18 luglio 2023
Emissioni navi in porto: risposta alle tesi della maggioranza che governa il Comune di Spezia
L’intervista alla Nazione (ne riporto il titolo a fianco) da parte
del Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Comunale mira principalmente
a spostare il problema delle ricadute dei fumi dalle navi che attraccano nel
porto spezzino. Lo fa peraltro in modo contraddittorio perché da un lato
afferma che le punte di inquinamento sono dovute solo in minima parte alle navi
da crociera per poi smentirsi, inconsapevolmente, ammettendo che però nella
zona di via San Cipriano ci sono rilevanti concentrazioni di inquinanti soprattutto
per il biossido di azoto. Ora anche i sassi sanno che proprio davanti a quella
via attraccano le navi da crociera per cui…
Ma veniamo al merito della intervista per poi alla fine riportare un
elenco di proposte operative che avanzo da anni perché le critiche vanno sempre
accompagnate a proposte motivate e fattibili …
lunedì 17 luglio 2023
Smontiamo le tesi per cui i fumi dalle navi fanno male ma prima o poi arriveranno le soluzioni quindi per ora tenetevi i fumi!
Questo post vuole smontare una volta per tutte le tesi indecenti per cui le emissioni da navi da crociera ma anche container nel porto di Spezia pur potendo produrre danni alla salute pubblica sono alla attenzione dei progetti di mitigazione dei fumi in fase di predisposizione da parte delle autorità competenti per cui bisogna pazientare ancora un poco.
Queste tesi dimenticano due cose fondamentali che descrivo ampiamente nel post che segue...