mercoledì 26 luglio 2023

Emissioni navi a Spezia: Accordi Volontari o meno il rischio sanitario è in atto per i dati OMS

Il Presidente della Autorità Portuale nel presentare (QUI) il c.d. accordo volontario sulle emissioni delle navi da crociera che entrano nel golfo di Spezia dichiara: “i dati ARPAL affermano che rispetto alle norme attuali non c’è stato nessuno sforamento, se si prendono come riferimento le norme che dovranno essere in vigore dal 2030 è ben differente”.

In quella differenza c’è in gioco la salute pubblica un bene che dovrebbe essere al primo posto almeno di chi ricopre cariche pagate con soldi pubblici quindi anche, direttamente o meno, dalle migliaia di cittadini che respirano da anni (diciamo da decenni) le emissioni delle navi che attraccano nel porto spezzino.

Ma perché affermo che in questa differenza tra i limiti di legge attuali rispettati o meno (su questo torno subito nel post) e quelli indicati dalla nuova Direttiva UE in fase avanzata di pubblicazione, c’è una differenza enorme? …

 

Intanto non è vero che i limiti di legge sono stati sempre rispettati: nel 2017 e nel 2018 sono stati superati i limiti di legge (media annuale) per il biossido di azoto (stazione zona ospedale vicino all'attracco delle navi da crociera). Nel 2019 si è arrivate ad un passo dal superamento del limite 39,7 microgrammi contro i 40. Visto che il Presidente della Autorità di sistema portuale si appella ai limiti di legge ora rispettati (ma nel 2023 i dati finali devono ovviamente ancora arrivare) la domanda è perché le autorità competenti, Sindaco in testa, nel 2017 e nel 2018 e praticamente anche nel 2019 non hanno fatto nulla di fronte ad una palese violazione di legge? Perché Arpal non ha trasmesso la violazione di legge alla Procura della Repubblica? Ricordo che secondo la attuale vigente normativa in materia come secondo le sentenze della Corte di Giustizia (da ultimo QUI) basta anche il superamento dei limiti di legge per  un unico inquinante per far scattare obblighi precisi che nel caso spezzino non sono mai scattati.

Di tutto questo i signori (Presidente AdSP, Comandante Capitaneria di Porto, Sindaco etc.etc. ) che hanno sotto scritto l’accordo non dicono nulla, forse per loro i limiti degli inquinanti valgono solo quando vengono rispettati, quando non lo sono la violazione si nasconde in un cassetto!

 

 

Ma veniamo invece all’altra questione che cito nella parte iniziale del post e cioè che nella differenza tra i limiti di legge oggi rispettati, secondo le autorità spezzine, e i limiti che entreranno in vigore a breve con la nuova Direttiva.

Prima di tutto riproduciamoli questi limiti per conoscenza di questa città di smemorati compulsivi e distratti

VALORI LIMITE ATTUALE DIRETTIVA

VALORI LIMITE PROPOSTA NUOVA DIRETTIVA

LINEE GUIDA OMS LIMITI DI TUTELA DELLA SALUTE

Pm2,5: 20 μg/m3 (media annuale)

PM2,5: 10 μg/m3 (media annuale)

PM 2,5: 5 μg/m3 (media annuale)

PM 2,5: media giornaliera ----

PM 2,5: 25 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile

PM 2,5: 15 μg/m3 (media giornaliera)

PM10: 40 μg/m3 (media annuale)

PM10: 20 μg/m3 (media annuale)

PM10: 15 μg/m3 (media annuale)

PM10: 50 μg/m3 (media giornaliera, da non superare più di 35 volte per anno civile

PM10: 45 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile

PM10: 45 μg/m3 (media giornaliera)

NO2: 40 μg/m3 (media annuale)

NO2: 20 μg/m3 (media annuale)

NO2: 10 μg/m3 (media annuale)

NO2: 200 μg/m3 (media oraria) da non superare più di 18 volte per anno civile

NO2: 200 μg/m3 (media oraria) da superare più di una volta per anno civile  

 

NO2: Media giornaliera ---

NO2: 50 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile

NO2: 25 μg/m3 (media giornaliera)

SO2: 125 μg/m3, (media giornaliera) da non superare più di 3 volte per anno civile

SO2: 50 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile

SO2: 40 μg/m3 (media giornaliera)

SO2: 350 μg/m3, (1 ora) da non superare più di 24 volte per anno civile

SO2: 350 μg/m3, (1 ora) da non superare più di 1 volta per anno civile

 

 

SO2: 20 μg/m3 (media annuale)

 

CO: 10 mg/m3 (Media massima giornaliera calcolata su 8 ore) (*)

CO: 10 mg/m3 (Media massima giornaliera di 8 ore) (**)

CO: 4 mg/m3 (media 24 ore) (***)

Benzene: Soglia di valutazione superiore 70 % del valore limite (3,5 μg/m3) - Soglia di valutazione inferiore: 40 % del valore limite (2 μg/m3)

Benzene: 3,4 μg/m3 (media annuale)

 

Come si vede i limiti fissati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non sono stati tutti recepiti dalla nuova Direttiva e questo lo ha sottolineato criticamente persino il Comitato Economico e Sociale - CESE della UE (organismo del quale fanno parte anche i rappresentanti degli imprenditori europei!). Il CESE nel suo Parere (ne ho trattato QUI dove troverete il testo completo) si rammarica per il fatto che nella nuova Direttiva (QUI) gli indicatori relativi al massimo livello di protezione della vita e della salute umana, non sia stato considerato l’indicatore più importante da prendere in considerazione in questa revisione. Ciò ha portato a privilegiare l’opzione strategica I-2 di un «maggiore allineamento» piuttosto che quella di un «pieno allineamento» (opzione I-1) ai limiti proposti dall’OMS. Il CESE conclude affermando che la nuova Direttiva  sembra prevedere un allineamento alle linee guida dell’OMS del 2005 e non alle ultime linee guida pubblicate nel settembre 2021. Questo anche per i biossidi di azoto visto che la nuova Direttiva prevede

1. Il limite di 20 μg/m3 (media annuale) contro i 10 dell’OMS

2. Il limite di 50 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile contro i 25 dell’OMS.

 

In questa dichiarazione del CESE c’è tutta quella differenza che citavo all’inizio. In parole povere oggi nei quartieri prospicienti il punto di attracco delle navi da crociera forse i limiti di legge non sono sempre superati ma sono clamorosamente superati quelli dell’OMS. Quindi questo vuol dire che c’è in atto un gravissimo rischio sanitario per i residenti che va avanti da anni superamento o meno dei limiti di legge.

Per questo l’accordo presentato in questi giorni come ho spiegato QUI, non risolve minimamente il rischio in atto anzi serve solo a rimuoverlo e mantenerlo come minimo per altri 2 o 3 anni.

Cosa fare l’ho spiegato più volte ma gli amministratori di questa città i responsabili del porto e dei controlli ambientali e una procura disattenta mirano soprattutto a rimuovere le loro responsabilità nascondendosi dietro la foglia di fico dei limiti di legge come se la decisione di fare arrivare centinaia di navi da crociera sia stata presa da qualcuno che ha sede al polo nord!

 

 


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