lunedì 28 novembre 2022

Nuova Direttiva UE su qualità aria: rispettare limiti OMS



Nel novembre 2019 la Commissione ha pubblicato il controllo dell'adeguatezza delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente (direttive 2004/107/CE e 2008/50/CE - QUI). Ha concluso che le direttive sono state parzialmente efficaci nel migliorare la qualità dell'aria e nel conseguire norme di qualità dell'aria, ma che finora non tutti i loro obiettivi sono stati raggiunti.


La Proposta di Direttiva sulla qualità dell'aria ambiente fonderebbe le direttive in una sola e mirerebbe a:

1. allineare maggiormente gli standard di qualità dell'aria dell'UE alle raccomandazioni dell'OMS 2021 (QUI)

2. migliorare ulteriormente il quadro legislativo (ad esempio in relazione alle sanzioni e all'informazione del pubblico)

3. sostenere meglio le autorità locali nel raggiungimento di un'aria più pulita attraverso il rafforzamento del monitoraggio, della modellizzazione e dei piani della qualità dell'aria.


In particolare anche pensando a vertenze locali in Italia come quella delle ricadute immissive dalle navi che attraccano nei porti come ad esempio quello di Spezia e Genova la proposta di Direttiva oltre che rispettare, anche se solo in parte, i nuovi limiti degli inquinanti nella qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la proposta di Direttiva introduce principi importanti come quelli:

1. dell’aggiornamento dei punti di monitoraggio quando emergono superamenti dei limiti dell’OMS a prescindere che corrispondano a quelli di legge,

2. più punti di campionamento per raccogliere dati a lungo termine sugli inquinanti atmosferici contemplati dalla direttiva



Vediamo una sintesi delle principali novità introdotte dalla proposta di Direttiva della Commissione UE dello scorso 26 ottobre 2022.





1.Obiettivo emissioni senza danni alla salute e all’ambiente

Si afferma l’obiettivo di inquinamento zero per la qualità dell'aria entro il 2050 per garantire che, entro il 2050, la qualità dell'aria sia migliorata in modo tale che l'inquinamento non sia più considerato dannoso per la salute umana e l'ambiente.



2. analisi periodica sulle prove scientifiche sul rapporto inquinamento salute

Previsione di un riesame periodico delle prove scientifiche per verificare se le norme di qualità dell'aria in vigore siano ancora sufficienti a proteggere la salute umana e l'ambiente e se sia opportuno regolamentare gli inquinanti atmosferici supplementari. La revisione informerà lo sviluppo di piani per l'allineamento con le linee guida sulla qualità dell'aria dell'OMS entro il 2050 sulla base di un meccanismo di revisione periodica per tenere conto delle più recenti conoscenze scientifiche.



3. aggiornamento punti di monitoraggio quando ci superano i limiti OMS

La qualità dell'aria ambiente debba essere monitorata utilizzando punti di campionamento fissi ogniqualvolta i livelli di inquinamento atmosferico superino le raccomandazioni dell'OMS. In caso di superamento dei valori limite o del valore obiettivo di ozono della presente direttiva, anche la qualità dell'aria deve essere valutata mediante applicazioni di modellizzazione. La modellizzazione aiuterà anche a individuare eventuali posizioni aggiuntive in cui vengono superati i valori limite o il valore obiettivo dell'ozono.



4. Monitoraggio a lungo termine dell’inquinamento dell’aria

Introduzione del monitoraggio dei supersiti e ne regola il numero e l'ubicazione. Questi supersiti di monitoraggio combinano più punti di campionamento per raccogliere dati a lungo termine sugli inquinanti atmosferici contemplati dalla direttiva



5. introduce nuovi requisiti per le concentrazioni medie di esposizione.




6. Maggior allineamento con i limiti OMS sulla qualità dell’aria

La proposta di Direttiva allinea maggiormente le norme dell'UE in materia di qualità dell'aria alle raccomandazioni dell'OMS del 2021, tenendo conto della fattibilità e dell'efficacia in termini di costi analizzate nella valutazione d'impatto che accompagna la presente proposta.



7. Nuovi valori limite degli inquinanti: confronto tra nuova direttiva, direttiva vigente e linee guida OMS


La proposta di Direttiva introduce valori limite per tutti gli inquinanti atmosferici attualmente soggetti a valori obiettivo, ad eccezione dell'ozono (O3)

I valori limite e obiettivo rivisti entreranno in vigore nel 2030, bilanciando la necessità di un rapido miglioramento con la necessità di garantire tempi sufficienti e di coordinamento con le principali politiche correlate che daranno risultati nel 2030, come il pacchetto "Fit for 55" di politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici.



Per Il confronto tra i valori limite vedi tabella di seguito:

VALORI LIMITE ATTUALE DIRETTIVA VALORI LIMITE PROPOSTA NUOVA DIRETTIVA LINEE GUIDA OMS LIMITI DI TUTELA DELLA SALUTE
Pm2,5: 20 μg/m3 (media annuale) PM2,5: 10 μg/m3 (media annuale) PM 2,5: 5 μg/m3 (media annuale)
PM 2,5: media giornaliera ----

PM 2,5: 25 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile

PM 2,5: 15 μg/m3 (media giornaliera)
PM10: 40 μg/m3 (media annuale) PM10: 20 μg/m3 (media annuale) PM10: 15 μg/m3 (media annuale)
PM10: 50 μg/m3 (media giornaliera, da non superare più di 35 volte per anno civile PM10: 45 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile PM10: 45 μg/m3 (media giornaliera)
NO2: 40 μg/m3 (media annuale) NO2: 20 μg/m3 (media annuale) NO2: 10 μg/m3 (media annuale)
NO2: 200 μg/m3 (media oraria) da non superare più di 18 volte per anno civile

NO2: 200 μg/m3 (media oraria) da superare più di una volta per anno civile  

 

NO2: Media giornaliera --- NO2: 50 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile NO2: 25 μg/m3 (media giornaliera)
SO2: 125 μg/m3, (media giornaliera) da non superare più di 3 volte per anno civile SO2: 50 μg/m3 (media giornaliera) da non superare più di 18 volte per anno civile SO2: 40 μg/m3 (media giornaliera)
SO2: 350 μg/m3, (1 ora) da non superare più di 24 volte per anno civile SO2: 350 μg/m3, (1 ora) da non superare più di 1 volta per anno civile

 

 

SO2: 20 μg/m3 (media annuale)

 

CO: 10 mg/m3 (Media massima giornaliera calcolata su 8 ore) (*) CO: 10 mg/m3 (Media massima giornaliera di 8 ore) (**) CO: 4 mg/m3 (media 24 ore) (***)
Benzene: Soglia di valutazione superiore 70 % del valore limite (3,5 μg/m3) - Soglia di valutazione inferiore: 40 % del valore limite (2 μg/m3) Benzene: 3,4 μg/m3 (media annuale)

 





NOTE A TABELLA

(*)La massima concentrazione media giornaliera su 8 ore sarà determinata esaminando le medie consecutive su 8 ore, calcolate in base a dati orari e aggiornate ogni ora. Ogni media su 8 ore così calcolata sarà assegnata al giorno nel quale finisce; in pratica, la prima fascia di calcolo per ogni singolo giorno sarà quella compresa tra le ore 17:00 del giorno precedente e le ore 01:00 del giorno stesso; l’ultima fascia di calcolo per ogni giorno sarà quella compresa tra le ore 16:00 e le ore 24:00 del giorno stesso.

(**) La concentrazione media massima giornaliera su 8 ore sarà selezionata esaminando le medie correnti di 8 ore, calcolate da dati orari e aggiornate ogni ora. Ogni media di 8 ore così calcolata sarà assegnata al giorno in cui termina, ovvero il primo periodo di calcolo per ogni 1 giorno sarà il periodo dalle ore 17.00 del giorno precedente alle ore 1.00 dello stesso giorno; L'ultimo periodo di calcolo per ogni 1 giorno sarà il periodo dalle 16.00 alle 24.00 di quel giorno.

(***)99° percentile (ovvero 3-4 giorni di superamento all'anno)



Come di vede dalla tabella:

1. i nuovi limiti egli inquinanti, se la Direttiva entrerà in vigore, saranno applicabili solo dal 2030

2. non tutti i limiti proposti dall’OMS, per garantire in modo valido (allo stato delle conoscenze scientifiche) la tutela della salute pubblica, sono stati accettati dalla Proposto di Direttiva della Commissione UE.



8. Il ruolo del pubblico

La Proposta di Direttiva migliora la consapevolezza del pubblico in merito all'inquinamento atmosferico obbligando gli Stati membri a stabilire un indice di qualità dell'aria che fornisca aggiornamenti orari sulla qualità dell'aria per gli inquinanti atmosferici più nocivi. stabilisce che la Commissione adotterà atti di esecuzione per la comunicazione delle informazioni sui dati e sulla gestione della qualità dell'aria.



9. Risarcimento danni alla salute nel caso di mancato rispetto della nuova Direttiva

La Proposta di Direttiva mira a stabilire un diritto effettivo per le persone a essere risarcite qualora si siano verificati danni alla loro salute in tutto o in parte a seguito di una violazione delle norme prescritte sui valori limite, sui piani per la qualità dell'aria, sui piani d'azione a breve termine o in relazione all'inquinamento transfrontaliero. Le persone interessate hanno il diritto di richiedere e ottenere il risarcimento di tale danno. Ciò include la possibilità di azioni collettive.




STUDIO DI TRANSPORT & ENVIRONMENT


Secondo uno studio di Transport & Environment (QUI) si stima che il mancato allineamento con l'OMS ammonti a 114.000 morti premature aggiuntive all'anno nelle città europee.

Allo stato attuale, la proposta della Commissione andrebbe principalmente a vantaggio dell'ultima generazione di veicoli diesel (Euro 6d), in quanto il rispetto dei nuovi valori limite proposti dalla Commissione per il NO2 sarebbe possibile entro il 2030 in uno scenario di base, vale a dire senza dover introdurre modifiche più ambiziose di quelle attualmente previste e con la prevista diffusione di nuove autovetture diesel e benzina nel parco veicoli.

L'allineamento dei nuovi standard di qualità dell'aria dell'UE alle linee guida dell'OMS, tuttavia, non è solo efficace in termini di costi e, secondo la valutazione d'impatto della Commissione europea, porterebbe a un "rapporto costi-benefici significativamente positivo" pari a benefici netti di circa 38 miliardi di euro, ma è anche fattibile. Uno dei modi più efficaci per ridurre l'inquinamento atmosferico nelle città è istituire zone a basse emissioni (LEZ) che regolano l'accesso alle aree urbane in base alle emissioni dei veicoli motorizzati. Tuttavia, anche le LEZ ambiziose consentono la circolazione di veicoli a benzina e diesel nocivi e dovrebbero essere solo una misura transitoria verso l'introduzione di zone a emissioni zero (ZEZ) che andranno veramente a beneficio della qualità dell'aria.

LEZ e ZEZ sono misure sempre più comuni (325 città avevano una LEZ alla fine del 2022 e almeno 35 ZEZ devono essere istituite entro il 2030) e hanno dimostrato di fornire una significativa riduzione dell'inquinamento atmosferico. Ad esempio, la Ultra-Low Emission Zone nel centro di Londra ha prodotto una riduzione del 44% del NO 2, mentre le ZEZ pianificate a Oxford e Amsterdam dovrebbero ridurre le emissioni di ossidi di azoto legate al traffico (NOx) di oltre il 95%. Nonostante ciò, la Commissione europea non è riuscita a modellare il loro impatto nel valutare la fattibilità di diversi obiettivi, incluso l'allineamento dell'OMS, una grave opportunità mancata dati tutti i benefici della qualità dell'aria che offrono.







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