venerdì 27 gennaio 2017

Discarica di Saturnia: contraddizioni e balle dal Comune di Spezia

Oggi sulla Nazione, redazione spezzina,  l’Assessore non si capisce bene a cosa (viste le numerose deleghe che ha: 11) del Comune di Spezia ha rilasciato una lunga intervista sulla vicenda del Parere del Comitato Tecnico sezione Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) della Regione Liguria sul progetto di discarica in località Saturnia.
La giornalista inizia il suo articolo gratificando l’assessore  di avere  avuto“occhio lungo” nel capire cosa sta succedendo su questo progetto. In realtà più che lungo l’occhio a me appare volutamente strabico nel guardare solo quello che conviene a questo signore che peraltro dimostra una confusione tecnica (voluta?) piuttosto consistente.
Vediamo perché...... 

La liberà di mandato: tra diritto costituzionale e rispetto del voto degli elettori

Dopo l’ultima fuoriuscita di consiglieri comunali di 5stelle a Genova dal gruppo originario in cui erano stati eletti si è riaperto, per l'ennesima volta, il dibattito sul c.d.vincolo di mandato.

La questione è semplice da analizzare se lo si fa fuori dalle logiche da tifosi.

Sotto il profilo legale il vincolo di mandato è incostituzionale: è scritto nell’articolo 67 della Costituzione: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”  Questo articolo affonda le radici in un dibattito antico sul rapporto eletto elettori.

mercoledì 25 gennaio 2017

Parere Negativo sul progetto discarica di Saturnia: analisi critica

Il Comitato Tecnico Regionale,  sezione Valutazione di Impatto Ambientale (di seguito VIA), ha espresso Parere negativo (vedi il testo integrale QUIal progetto di discarica presentato da Acam in località Saturnia.

Si tratta come definito in gergo tecnico amministrativo di un PARERE INTERLOCUTORIO NEGATIVO, perché fa riferimento al comma 7-bis dell’articolo 13 della legge regionale 38/1998 (legge disciplina della VIA) secondo il quale il proponente l’opera ha 45 giorni di tempo dal momento di ricevimento del parere negativo per presentare osservazioni contro il suddetto parere negativo. Osservazioni che potrebbero essere teoricamente accolte dalla Commissione formulando un nuovo Parere. 

giovedì 19 gennaio 2017

La nuova Diffida della Provincia sull’impianto di trattamento rifiuti di Saliceti

Come appare anche oggi sul Secolo XIX, la Provincia della Spezia ha diffidato (per il testo vedi QUI)  la società che gestisce l'impianto di trattamento rifiuti urbani e produzione combustibile da rifiuti e che vede la partecipazione di Acam e di altre due società che hanno realizzato l’impianto a suo tempo.
La notizia è una sicuramente positiva dal punto di vista della dimostrazione che finalmente chi deve controllare questo impianto sta cercando di imporre prescrizioni di tutela sanitaria per i cittadini.
Ma non posso non sottolineare i gravi ritardi, come dimostra peraltro questa ultima Diffida, nell’adeguare l’impianto a misure che rispettino la qualità della vita dei residenti della zona oltre a coloro che vi svolgono attività imprenditoriali.  
Non posso inoltre non sottolineare come rispetto a questo impianto sono stati commessi gravi errori da parte delle Pubbliche Amministrazioni competenti. Gravi errori che hanno prodotti enormi disagi ai residenti soprattutto per le emissioni odorigene dall’impianto.  
Se questi errori non fossero stati fatti a suo tempo probabilmente non saremmo a distanza di anni ancora alle Diffide ad adempiere ciò che andava adempiuto fin dalla autorizzazione iniziale.
Qui al di la delle principali e indiscutibili responsabilità dei gestori dell’impianto  (che hanno continuato a negare la problematica delle emissioni odorigene vedi QUI) ci sono state responsabilità delle istituzioni competenti che per anni hanno rimosso le loro funzioni, controlli adeguati e necessarie sanzioni per impedire che l’impianto producesse danni ai residenti......

mercoledì 18 gennaio 2017

La responsabilità politico amministrativa: questa sconosciuta!

Sono uscite le motivazioni della sentenza che ha assolto l'ex assessore regionale alla protezione civile della regione liguria Rafffaella Paita per la alluvione dell'ottobre 2014. Non ho alcun accanimento personale verso questa signora, credo invece nella chiarezza delle responsabilità perchè magari un domani potrei essere io a governare e applicherei lo stesso principio anche a me stesso come peraltro feci quando ero assessore all'ambiente in Comune alla Spezia e chi c'era lo ricorda bene se è in buona fede.

martedì 17 gennaio 2017

TAR Liguria su ampliamento Molo Garibaldi: analisi critica della sentenza

Il TAR Liguria (vedi QUI) ha dato ragione alla Autorità Portuale sull'ampliamento del molo Garibaldi. Ovviamente le sentenze vanno rispettate sotto il profilo delle conseguenze legali ma è un diritto costituzionale criticarle nel merito. Francamente la tesi del TAR: “l'ampliamento del molo Garibaldi non è variante al Piano Regolatore del Porto” per cui non sono necessarie la VIA ordinaria ma soprattutto la VAS non convince e non convince (come spiego nella prima parte di questo Post) sulla base della lettura della documentazione ufficiale sui cui la sentenza si basa:
- Parere Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CLSP) sull'ampliamento del Molo Garibaldi
- Piano Regolatore del Porto (PRP)
- Delibera del Consiglio Regionale della Liguria di approvazione del PRP


Ma c’è un altro aspetto che rileva in questa vicenda e che va al di la della decisione del TAR Liguria. Questo aspetto riguarda il metodo di valutazione delle fasi di attuazione del PRP fondato su una visione frammentata degli interventi escludendo una valutazione di area vasta degli impatti ambientali ma anche socio economici e di efficienza degli ingenti investimenti pubblici previsti per il porto spezzino. Di questo aspetto tratterò nella seconda parte del mio post.

domenica 15 gennaio 2017

La Partecipazione a Spezia non fa "danni" perché non esiste

UNA SINTETICA RICOSTRUZIONE STORICA DEI PERCORSI PARTECIPATIVI  DELLA NOSTRA  CITTÀ
La partecipazione a Spezia non è mai esistita seriamente.Chi sostiene il contrario è in malafede oppure è talmente ignorante da non avere mai visto o letto cosa sia un reale percorso partecipativo.  Tra costoro purtroppo ci sono anche autorevoli professionisti (architetti, ingegneri, avvocati) ma anche burocrati pubblici, i politici non li considerato neppure visto che in questa città da anni non contano nulla. 

Le mie affermazioni sono forti? Certo ma ampiamente documentate. Analizziamo quindi i percorsi partecipativi avviati, almeno formalmente nel nostro territorio, dalla fine degli anni 90 ad oggi. 

venerdì 13 gennaio 2017

Presidenze Autorità Portuali: evitare conflitti di interesse anche alla fine del mandato

L’ex Presidente della Autorità Portuale di Genova è stato nominato direttore dei rapporti istituzionali per l’Italia della società  Mediterranean Ship Company. Si tratta di un incarico prestigioso per il quale faccio i complimenti personali all’ex Presidente, ma c’è un ma. MSC è un operatore che ha ottenuto e ottiene autorizzazioni concessioni investimenti per migliorare l’accesso delle sue navi ai porti italiani ed in particolare al Porto di Genova, proprio quel porto dove il nuovo manager ha svolto per anni la funzione di Presidente della Autorità Portuale.
Penso che occorrebbe, come peraltro avviene per altre cariche istituzionali che devono svolgere rilevanti funzioni istituzionali terze, chi le ricopre non dovrebbe almeno per qualche anno ottenere a fine mandato incarichi rilevanti dagli operatori che svolgono attività regolate autorizzate e controllate proprio da chi ha esercitato tali cariche istituzionali.

mercoledì 11 gennaio 2017

Piazza Verdi: l’estetica è soggettiva, la verità si costruisce sui fatti

Sto occupandomi di numerose vertenze ambientali non solo spezzine molto rilevanti per la salute dei cittadini liguri ma devo ancora leggere falsità sul progetto Buren Vannetti per Piazza ex Verdi e sono costretto a reintervenire mio malgrado per amore della verità e a prescindere dai giudizi estetici ed artistici sui portali "bureniani".

domenica 1 gennaio 2017

Piazza Buren (ex Verdi) le balle sulla partecipazione mai avvenuta

Sono costretto mio malgrado  a intervenire sulla nuova Piazza Buren perché continuo a leggere  falsità sull’iter che ha portato a decidere questo progetto.
Ho sempre scritto e detto che ognuno ha il diritto di pensarla come gli pare sul progetto e ci mancherebbe. Ma per favore basta con la “favola” che i cittadini sono stati coinvolti nella decisione sul rifacimento sulla piazza.
Intanto a smontare questa tesi basterebbe quello che ha dichiarato il Sindaco Federici proprio nella conferenza stampa di presentazione della inaugurazione della Piazza Buren: “La favola che la storia di una città venga fuori dalla condivisione e dalla partecipazione è appunto una favola” (Secolo XIX 31/12/2016). Appunto!

Comunque voglio ritornare sulla questione di merito: quale partecipazione sul progetto Buren Vannetti! Non perché serva per rimettere in discussione il progetto che ormai è in gran parte eseguito e semmai sarà oggetto di controlli sulla sua gestione e sui costi che ha prodotto alle casse pubbliche. Credo invece che tornare un momento sul punto della partecipazione serva perché la vicenda di Piazza Verdi è emblematica della cultura elitaria di chi amministra il Comune di Spezia e questo dovrà essere oggetto di ampia discussione in vista delle prossime elezioni amministrative non per un discorso di parte ma per amore della verità e perché nessun altro progetto strategico venga deciso senza coinvolgere la città in tempo utile a prescindere da chi governerà il Comune dal 2017.

Sul progetto Buren non c’è stata partecipazione. Ne da un punto di vista della democrazia rappresentativa (ruolo del Consiglio Comunale), ne dal punto di vista della democrazia partecipativa (coinvolgimento dei cittadini in fase preliminare alla decisione amministrativa). Ecco perché……