martedì 26 febbraio 2019

Biodigestore spezzino: esiste ancora una pianificazione pubblica dei rifiuti in Liguria?


Il Comunicato della società Recos (vedi a fianco foto) pubblicato oggi sui mass media spezzini lascia esterefatti.

Non mi riferisco tanto alla c.d. compensazione monetaria per i Comuni confinati o territorialmente competenti per il sito del previsto biodigestore (trattamento e recupero rifiuti organici)  ma piuttosto perché, detto comunicato sembra rimettere in discussione quanto deciso dal Consiglio Provinciale del 6 agosto 2018. In quella data venne approvato il Piano di Area per la gestione dei rifiuti poi recepito dal Piano di Ambito Regionale come previsto  dalla legge regionale 1/2014. Il Piano prevede come sito per il biodigestore  la località Boscalino nel Comune di Arcola.

domenica 24 febbraio 2019

Porto spezzino: il Sindaco cosa può fare su pianificazione e tutela della salute dei cittadini


Il Sindaco di Spezia in una intervista sulla Nazione di oggi, sostiene tra le altre due tesi francamente discutibili:
la prima in relazione ala richiesta di autonomia sui porti avanzata dalla Giunta Regionale con apposita DGR ai fini di una intesa con il Governo ai sensi del comma 3[NOTA 1] articolo 116 della Costituzione;
la seconda in relazione a cosa potrebbe fare il Sindaco sui fenomeni di inquinamento da emissioni areiformi e sonore dalla attività portuale.

Sul primo punto il Sindaco, soprattutto in relazione alla pianificazione portuale e gestione delle concessioni demaniali, avanza la necessità di maggiori poteri dei Comuni soprattutto per situazioni come quella spezzina di porti contermini a centri urbani densamente abitati. In realtà la attuale legge quadro sui porti versione ultima riconosce poteri non banali proprio in relazione alla pianificazione nelle aree contermini tra demanio portuale e aree di competenza comunale.

Sul secondo punto il Sindaco conferma la sua litania sulla sua mancanza di poteri.

In realtà le cose non stanno proprio così vediamo perché…

sabato 23 febbraio 2019

Esposti, denuncie: l’ignoranza arrogante dei politici e il caso del Sindaco di Vezzano Ligure

Chi mi conosce sa bene che ho un profondo rispetto per le istituzioni e per la legge, ne ho fatto una scelta di vita che mi ha portato a rinunciare a posti di potere in coerenza proprio con questo mio rispetto come ricorda in un articolo, anche stamane, il Secolo XIX.


Ho sempre pensato che un conto sono le scelte politico amministrative di un Sindaco, sempre rispettabili anche se non condivisibili, altra cosa è come si arriva a queste scelte. Non ho mai preteso, nella mia attività a supporto dei diritti dei cittadini, che un Sindaco sostituisca le sue decisioni politiche con quelle dei cittadini. Ho preteso semmai che per arrivare a queste scelte si rispettino le procedure di legge e si esercitino da parte di ogni rappresentante istituzionale le funzioni a tutela degli interessi generali, anche perchè questo è l'unico modo per rendere credibili le decisioni istituzionali e, molto spesso, evitare preventivamente i conflitti sociali.

venerdì 22 febbraio 2019

Ministero dell’Ambiente: il rischio sanitario va valutato preventivamente per gli impianti di gestione rifiuti

Nelle vertenze ambientali che seguo da anni (non solo in Liguria ma anche in altre Regioni) un elemento critico che ricorre è la rimozione del rischio sanitario da parte di gestori e di istituzioni che autorizzano e controllo in relazione agli impianti industriali in generale e in particolari a quelli di gestione rifiuti.
Come ho avuto già modo di analizzare uno strumento che i Sindaci hanno (oltre a quello storico delle industrie insalubri del testo unico leggi sanitarie del 1934) è il Parere Sanitario che devono rilasciare se gli impianti sono assoggettati ad AIA. Parere rimosso 99 volte su 100 con scuse sia sostanziali che giuridiche ridicole di cui l’esempio più clamoroso è quello del Sindaco di Vezzano Ligure in provincia della Spezia (vedi QUI)
Ora una Circolare del Ministero dell’Ambiente aggiunge un ulteriore strumento obbligatorio, oltre ai due sopra indicati, per valutare preventivamente il rischio sanitario da impianti di gestione rifiuti (in particolare stoccaggio e trattamento). Si tratta dei Piani di emergenza esterni per tali impianti introdotti obbligatoriamente da una normativa recente che vado a descrivere di seguito.

lunedì 18 febbraio 2019

Chiedere che il Sindaco di Vezzano Ligure eserciti le sue funzioni di prevenzione sanitaria è un diritto dei cittadini non una manovra elettorale !


Dopo la stesura da parte mia dell’esposto sul mancato esercizio dei poteri in materia di prevenzione sanitaria da parte del Sindaco di Vezzano  Ligure per l’impianto di trattamento rifiuti in località Saliceti (tra Vezzano Ligure e Santo Stefano Magra -SP) si è scatenato un attacco non solo contro l’esposto ma contro i promotori (il Comitato No Biodigestore) e il sottoscritto.

L’attacco anche verso la mia persona è stato portato avanti da autorevoli dirigenti locali del PD come pure da amministratori. L’accusa alla mia persona è che io avrei “manovrato” i cittadini che aderiscono al Comitato per non si sa quali scopi politici forse anche elettorali (il che fa ridere di per se stesso almeno per chi mi conosce da 30 anni).

domenica 17 febbraio 2019

Rischi ambientali dalla aree militari: una proposta per Spezia e la Liguria


Sulle problematiche ambientali prodotte dall'arsenale militare spezzino (sia a dipendenti civili e militari che ai residenti nei quartieri limitrofi come ad es. Marola) ho letto anche sui social commenti sciocchi tipo "allora volete chiudere anche l'Arsenale".
Cari signori almeno il sottoscritto non vuole chiudere nulla (peraltro l'Arsenale è in difficoltà per ben altri motivi come chi ci lavora sa bene). Io voglio, anzi esigo perchè ne ho diritto come cittadino spezzino,  che anche nelle aree militari, pur con le dovute specificità, vengano applicate le leggi ambientali che ci sono come ho spiegato in questo post QUI.
Questa è una responsabilità non solo delle Autorità Militari ma anche di quelle civili (Sindaco, Provincia, Regione ma anche Ministero della Difesa).
Vogliamo smetterla di buttare tutto in caciara e fare invece buona amministrazione nell'interesse di tutti compresi chi abita vicino alla aree militari che non è per questo un cittadino di serie B.
Vogliamo smetterla con lo scaricabarile tra istituzioni militari e civili su chi deve e può intervenire quando la legge è chiarissima in proposito.

Però non voglio limitarmi per l’ennesima volta a denunciare il problema che esiste ne a chiedere la applicazione delle leggi in materia nelle aree militari a Spezia ma non solo. Voglio anche avanzare la seguente proposta.

giovedì 14 febbraio 2019

Nuova Circolare Ministeriale su prevenzione incendi da impianti rifiuti: quali prescrizioni e controlli


Nuova Circolare del Ministero dell’Ambiente che definisce linee guida per gestire gli stoccaggi negli impianti di gestione rifiuti (in vista del loro successivo smaltimento o recupero) per prevenire incidenti durante tale attività in particolare gli incendi degli stessi.  Si tratta della Circolare n. 1121 del 21 gennaio 2019 (per il testo integrale vedi QUI)
La Circolare sostituisce una precedente Circolare del 2018 (che avevo commentato QUI)  alla luce di alcune pertinenti osservazioni presentate coinvolgendo le amministrazioni regionali e le agenzie ambientali già interessate nella fase preliminare, al fine di addivenire ad un’ottimizzazione ed aggiornamento dei relativi contenuti.  

martedì 12 febbraio 2019

Consiglio di Stato: i Sindaci e ASL possono impedire nuovi impianti rifiuti per impatto sanitario


Una nuova sentenza (983 del 2019) che conferma un indirizzo che sta prendendo quota nella giurisprudenza del Consiglio di Stato (vedi QUI e QUI): relativamente alla importanza del parametro salute pubblica nelle istruttorie che portano al rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA).

L’oggetto della sentenza riguarda il diniego di rilascio di un AIA  richiesta per la realizzazione di un impianto, sito in Comune di Moglia (Lombardia), per lo smaltimento e il recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi. 

lunedì 11 febbraio 2019

No alla VAS se la variante migliora il carico ambientale: sentenza controversa del Consiglio di Stato


Il Consiglio di Stato è intervenuto con sentenza n° 735 del 2019 (vedi QUI) in relazione alla richiesta di applicazione della VAS ad una variante al piano strutturale (quello che una volta era il PRG per capirci) di un Comune.  
La variante manteneva, rispetto al vigente piano strutturale del Comune,  la previsione di centro turistico-agricolo e veniva confermata la possibilità del recupero dei fabbricati esistenti, ma non veniva più assegnata volumetria aggiuntiva per lo svolgimento delle attività ricettive, culturali e di tempo libero, mentre per quelle concernenti la destinazione residenziale veniva stabilita la misura della S.P.L. in circa 4.500 mq.
I ricorrenti tra le varie motivazioni su cui fondavano la richiesta di annullamento della variante (richieste già respinte in primo grado dal TAR) avanzavano anche quella della mancata applicazione della VAS alla variante.

domenica 10 febbraio 2019

Corte Costituzionale i poteri delle Regioni nel disciplinare conferenza dei servizi e procedure di VIA


La Corte Costituzionale con sentenza n° 9 del 2019 (QUI) è intervenuta per chiarire le modalità di disciplina, da parte delle Regioni,  della conferenza dei servizi nelle procedure di VIA. Come vedremo, più analiticamente, nel proseguo del post la sintesi della sentenza è che le Regioni non disciplinare le procedure di VIA e relativa conferenza dei servizi purché rispettino gli elementi di fondo della disciplina statale.

sabato 9 febbraio 2019

Consiglio di Stato:Depositi Gpl rispetto della VIA e della pianificazione urbanistica vigente

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 4484 del 2018 (QUI) è intervenuto in relazione alle modalità di svolgimento della procedura di VIA e relativa autorizzazione finale di un deposito gpl di rilevanti dimensioni (mc 10.416). Il Consiglio di Stato ribadisce alcuni principi generali (in continuità con altre sentenze (vedi sentenza n°2297 del 2018 commentata QUI) . Da notare che la sentenza del Consiglio di Stato 4484/2018 è stata recentissimamente confermata nel giudizio di revocazione di fronte al Consiglio di Stato (vedi QUI) promosso dalla società che voleva realizzare l'ampliamento del deposito gpl.