mercoledì 24 febbraio 2021

Ordinanza del GIP a Spezia: indagate sulle omissioni nella prevenzione del rumore dal porto!

Con ordinanza dello scorso 22 febbraio il GIP del Tribunale della Spezia ha deciso di iscrivere nel registro delle notizie di reato del delitto di omissioni di atti di ufficio in relazione alle emissioni rumorose dalla attività portuale in danno delle migliaia di residenti nei quartieri est della città. L’ordinanza è conseguente alla inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica del Tribunale spezzino sulla base di un esposto presentato da un cittadino residente nella zona interessata dal rumore portuale. La Procura aveva deciso di chiedere l’archiviazione ma il GIP ha invece concluso di chiedere alla Procura di indagare per un reato ben più pesante di quello del disturbo alla quieta pubblica da cui era partita l’inchiesta.

Ovviamente ora occorrerà che la Procura indaghi e verifichi quanto richiesto dal GIP dal punto di vista penale, ma se parliamo di omissioni da parte delle Autorità Competenti (Autorità Portuale e Comune della Spezia) già da ora possiamo dire che ad avviso di scrive le omissioni ci sono state eccome.

La mia non è una affermazione generica ma si fonda su atti e norme non rispettate ad oggi da nessuno dei responsabili a cominciare dai due enti sopra citati. Vediamo perché…

lunedì 22 febbraio 2021

Domani in Consiglio Regionale sulla centrale Enel spezzina: cosa dovrebbero votare per rendere utile il dibattito

Domani il Consiglio Regionale della Liguria tratterà un ordine del giorno (vedi qui a fianco) di una forza politica di maggioranza sulla centrale Enel spezzina e una mozione presentata da una parte del centro sinistra.

Non mi frega un tubo delle polemiche politiche, quelle le lascio ai tifosi, ma da persona che ha studiato a fondo il problema sia della chiusura della centrale a carbone che della gestione della transizione alla generazione elettrica da sole fonti rinnovabili entro il 2025 affermo che sarebbe ora di finirla con la pantomina di questi documenti inutili.

sabato 20 febbraio 2021

Sulla Centrale a carbone spezzina arriva un nuovo istituto giuridico: “la smentita di fatto”

Secondo il Sindaco di Spezia sulla continuazione dell'esercizio della centrale a carbone il Ministero dell'Ambiente avrebbe smentito "di fatto" quello dello Sviluppo Economico.

Ora francamente ognuno ha diritto di difendere propri ruoli e posizioni ma cosa sia "una smentita di fatto" in termini giuridici e quindi istituzionali francamente mi sfugge. Tra Enti le smentite avvengono sugli atti e gli atti in questione sono chiarissimi.

Rischio idrogeologico principio di precauzione e pianificazione urbanistica

Il Consiglio di Stato nel decidere un ricorso al Presidente della Repubblica con Parere n° 196 del 15/02/202 (QUI) è intervenuto sui rapporti tra classificazione di aree comunali a rischio idrogeologico secondo la pianificazione di bacino e destinazioni urbanistiche vincolate da detta classificazione secondo il principio di precauzione di cui all’articolo 191 del Trattato di Funzionamento delle Istituzioni della UE.

venerdì 19 febbraio 2021

Progetto edilizio Maggiolina: il Comune di Spezia rinvia la audizione dei cittadini con motivazioni risibili

L'Amministrazione Comunale spezzina ha deciso di rinviare la convocazione della Commissione Consiliare che prevedeva l'audizione di associazioni e comitati che avevano presentato osservazioni al momento della delibera di adozione del progetto urbanistico previsto a fianco del Parco Urbano della Maggiolina. 

La motivazione del rinvio è, secondo l'Amministrazione Comunale, la seguente "viene rimandata a data da destinarsi, poiché l’iter di approvazione della proposta di Rigenerazione urbana di via Prosperi si trova in fase di valutazione di assoggettabilità a VAS e si ritiene più proficuo convocare la Commissione al termine di questa fase procedimentale". 

Decisione ampiamente contestabile per le seguenti ragioni... 

mercoledì 17 febbraio 2021

Centrale a gas a Spezia: basta con la confusione sul potere di Intesa della Regione

Sulla Intesa Governo Regione Liguria relativamente alla autorizzazione finale al progetto di centrale a gas, continuo a leggere e sentire dichiarazioni molto confuse soprattutto da un punto di vista normativo. Una confusione che si è rilevata anche nell’ultimo Consiglio Comunale spezzino dello scorso lunedì 15 febbraio.

Da un lato chi sostiene la attuale giunta di centro destra in Regione tende a minimizzare il potere di Intesa della Regione in questa materia, dall’altro chi si oppone alla Giunta Regionale avanza affermazioni e iniziative con scarsi e contraddittori fondamenti giuridici.

 

martedì 16 febbraio 2021

Progetto edilizio Parco della Maggiolina: la logica di consumo del suolo della maggioranza che governa il Comune contro la rigenerazione urbana

Ieri c'è stato in Commissione Consiliare del Comune di Spezia l'audizione delle associazioni e comitati di cittadini che criticano il progetto dei nuovi palazzoni nella zona limitrofa al Parco urbano della Maggiolina. I noti giuristi che abbondano nella maggioranza che governa il Comune si sono lanciati in affermazioni tipo:

1. il progetto è coerente con gli indirizzi di riduzione del consumo del suolo della legge regionale sulla rigenerazione urbana n° 23 del 2018 (QUI).

2. comunque l'area privata quindi, ecco il fine giurista, "intervenire in area privata è come voler scegliere i mobili in casa altrui”.

Non sono fondate entrambe le tesi, la seconda è addirittura espressione di una ignoranza “crassa” in materia di diritto urbanistico.

Vediamo perché…

lunedì 15 febbraio 2021

Chiusura del carbone a Spezia: come stanno le cose …

Mi dispiace dovere correggere le posizioni del Sindaco di Spezia espresse oggi sulla lettera del Ministero dell'Ambiente (QUI) in relazione alla questione della chiusura della centrale a carbone .

Penso e l’ho scritto più volte da oltre due anni che le maggiori responsabilità, sia sulla attuale gestione della centrale a carbone che del progetto di centrale a gas che dovrebbe sostituirla, siano del Governo Nazionale. Però ci sono delle questioni  che devono essere chiarite pena  creare una grossa confusione tra i cittadini spezzini.

Centrale Enel Spezia: un comunicato del Ministero che è una finta novità

Oggi leggo sui mass media locali  che il Ministero dello Sviluppo economico (ma ora dopo aver letto la versione integrale risulta essere quello dell'Ambiente che scrive QUI) ha scritto una nuova lettera al Comune di Spezia dove si afferma che (cito dai mass media) : “Si rappresenta che il decreto di riesame dell’Aia D.M. 351 del 6 dicembre 2019 è ad oggi pienamente vigente e pertanto resta valida la prescrizione che prevede la cessazione dell’utilizzo del carbone al 2021, per l’unico gruppo ancora in esercizio nella centrale di La Spezia”.

Ovviamente sono seguite dichiarazioni di giubilo da parte della Amministrazione Comunale. L’operazione è chiara si cerca di dimostrare che questa del Ministero è una grande novità frutto delle pressioni di queste settimane dopo la lettera che aveva annunciato che la centrale a carbone avrebbe continuato ad essere esercita per le esigenze del sistema elettrico nazionale.

Ma è davvero così?... 

Autorizzazione impianto rifiuti quale istruttoria nella Conferenza dei Servizi


Sentenza del Consiglio di Stato n° 1191 pubblicata il 9 febbraio 2021 (QUI) che giudica l’appello di due Comuni, contro la sentenza di primo grado, nel quale viene chiesto l’annullamento di una VIA e AIA  (rilasciate in procedura integrata) favorevoli ad un progetto di ampliamento di una discarica di rifiuti non pericolosi.

L’appello si fonda sul mancato rispetto di un criterio di localizzazione regionale per gli impianti di gestione rifiuti come quello in oggetto ed interviene, in termini più generali, sulla problematica del ruolo che le Amministrazioni Comunali nelle Conferenze dei servizi aventi per oggetto procedure di valutazione e autorizzazione ambientale come pure di come le istruttorie per portano alle decisioni debbano essere complete e soprattutto svolte all’interno del confronto nella stessa Conferenza dei Servizi

giovedì 11 febbraio 2021

Centrale Enel a Spezia: i rapporti epistolari non chiuderanno il carbone e non fermeranno la centrale a gas

Il Ministro dello Sviluppo Economico scrive (vedi lettera a fianco) al Sindaco di Spezia sulla vicenda del rinvio della chiusura definitiva della centrale termoelettrica a carbone

La risposta del Ministro è meramente interlocutoria in quanto si limita ad affermare che convocherà il tavolo per discutere sulla chiusura della centrale in questione “pur garantendo l’approvvigionamento energetico necessario alla sicurezza del sistema elettrico e ciò anche con l’apporto diretto di TERNA – responsabile del rilascio dei pareri relativi alla adeguatezza del sistema" e coinvolgendo il Ministero dell’Ambiente competente al rilascio della VIA in relazione ad altri impianti di generazione nel Nord Italia.

Insomma una mera ricostruzione semplificata di quelle che sono le competenze e i ruoli nella vicenda in questione.

Ma la normativa cosa dice specificamente? Perché a questo punto, vista la confusione del dibattito politico cittadino sulla vicenda, sarà il caso di descriverla brevemente di seguito e soprattutto, anche alla luce di questa lettera, cosa occorre fare sulla vicenda continuazione centrale a carbone oppure nuova centrale a gas a Spezia?

 

mercoledì 10 febbraio 2021

Autorizzazione edilizia ed impianti di telefonia e radio trasmissione

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 1026 del  4 febbraio 2021 (QUI) chiarisce quando, a prescindere dalle procedure semplificatorie introdotte nel Codice delle Comunicazioni Elettroniche, gli impianti di telefonia mobile e di radiotrasmissione hanno rilevanza edilizia ai fini della loro autorizzazione.

In particolare nel caso in esame la società che gestiva l’impianto di radiodiffusione esistente impugnava il provvedimento in cui si ordinava le demolizione di detto impianto in quanto abusivo dal punto di vista edilizio.

martedì 9 febbraio 2021

Istanza di installazione di antenna e silenzio assenso cosa deve fare il Comune

Sentenza del Consiglio di Stato n° 212 del 7 gennaio 2021 (QUI) sul ruolo del silenzio assenso nelle procedure di autorizzazione degli impianti di telefonia mobile.

 

 

Nel caso di specie il Comune ha fatto decorrere i 90 giorni dalla presentazione della istanza da parte del gestore di telefonia mobile, senza pronunciarsi per poi sollevare successivamente il contrasto della localizzazione dell’impianto con il regolamento comunale vigente...

lunedì 8 febbraio 2021

Consiglio di Stato quali contenuti dei Regolamenti Comunali Antenne

Il Consiglio di Stato, con sentenza n° 206 del 7 gennaio 2021 (QUI), è nuovamente intervenuto sui limiti che i Comuni hanno nel regolamentare la localizzazione delle antenne di telefonia mobile nel territorio di competenza.

La sentenza è interessante perché pur riaffermando principi noti (non rimossi neppure dopo il recente decreto semplificazioni, QUI), ne prevede una applicazione ad una casistica particolare relativa al regolamento oggetto della sentenza.

giovedì 4 febbraio 2021

Ordinanza sospensione nelle more di autorizzazione a impianto rifiuti quali condizioni per la sua efficacia

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 344 del 11 gennaio 2021 (QUI) è intervenuto sulla legittimità delle ordinanze contingibili e urgenti del Sindaco in materia di tutela preventiva della salute da impianti di gestione rifiuti sulla base del principio di precauzione.

Oggetto specifico della sentenza è stata l’ordinanza con cui il Sindaco del Comune territorialmente interessato aveva disposto l’immediata sospensione dell’insediamento di nuove attività finalizzate alla gestione e al trattamento dei rifiuti, nelle more degli esiti dello studio epidemiologico sulla zona industriale del territorio comunale già richiesto all’Istituto Superiore di Sanità, al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL R. H e al Direttore di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale.

Consiglio di Stato i progetti della legge ligure sulla rigenerazione urbana devono rispettarne la ratio e i criteri sul non consumo del suolo

In questo post QUI, dello scorso 18 novembre 2020 ho spiegato come il progetto edilizio a fianco del Parco della Maggiolina a Spezia non sia coerente con la legge regionale ligure sulla rigenerazione urbana (LR 23/2018).

 In particolare mettevo a confronto il progetto in questione con la ratio della legge regionale: favorire il miglioramento della qualità ambientale, paesaggistica, architettonica e sociale del tessuto edificato, individua la rigenerazione urbana quale alternativa strategica al consumo di nuovo suolo" (comma 1 articolo 1 legge regionale 23/2018).

Successivamente analizzavo (sempre nel post del novembre 2020 sopra linkato a cui quindi rinvio specificamente) il mancato rispetto dei criteri dettati dalla legge regionale 23/2018 e concludevo che se si andava ad esaminare anche solo letteralmente detti criteri si comprendeva come il progetto in questione assuma i caratteri di un progetto immobiliare che si cerca di adatte a detti criteri ma senza riuscirci.

Su questa legge ora è intervenuto il Consiglio di Stato che pur respingendo le questioni di costituzionalità avanzate da alcune associazioni ambientaliste ha fissato i paletti in base ai quali i progetti attuativi di questa legge devono essere realizzati. 

martedì 2 febbraio 2021

Pianificazione Urbanistica: il Consiglio di Stato ricostruisce gli spazi di autonomia comunale

Il Consiglio di Stato (sentenza n° 135 del 5 gennaio 2021 QUI)  interviene sull’appello che chiede la riforma di una sentenza del TAR relativa agli atti costituenti la Variante generale al P.G.T. (Piano di governo del territorio) approvata con deliberazione Consiglio Comunale del Comune, unitamente agli atti presupposti (tra cui l’atto di adozione della Variante), nonché il parere della Provincia con cui erano state rese le valutazioni di compatibilità del Documento di Piano adottato con il proprio PTCP.

Al di la del caso specifico la sentenza è interessane perché ricostruisce i principi univoci della giurisprudenza amministrativa in materia di poteri pianificatori dei Comuni

 

Biodigestore spezzino: Iren, l'inventata Vandea degli oppositori , la politica marketing

Mentre la Regione Liguria temporeggia (in attesa delle udienze al TAR Liguria) sulla emanazione della autorizzazione finale al progetto di biodigestore previsto a Vezzano Ligure nella provincia spezzina, Iren SpA dichiara di avere già in tasca la stessa (in barba alla autonomia della giustizia amministrativa) ed ha iniziato una campagna mediatica (come dimostra l'articolo del Secolo XIX riprodotto a fianco) di delegittimazione di tutti coloro che contestano questo progetto (Comuni, Comitati e Associazioni).

lunedì 1 febbraio 2021

La Corte Costituzionale sui limiti dei poteri regionali nel regolare il rumore da un autodromo

La Corte Costituzionale con sentenza n° 3 del 2021 (QUI) è intervenuta in merito alla legittimità costituzionale di una norma regionale relativa alla disciplina del rumore prodotto dal circuito automobilistico e motociclistico del Mugello situato nel Comune di Scarperia e San Piero in provincia di Firenze.

Lo Stato contestava la norma regionale su vari aspetti come vedremo non accettati del tutto dalla decisione finale della Corte Costituzionale o superati dalle modifiche introdotte dalla Regione.

In sintesi la sentenza della Corte Costituzionale non ha dato ragione alla Regione Toscana anzi semmai è quest'ultima che, prima della sentenza in questione,  ha adeguato la sua normativa che altrimenti sarebbe stata chiaramente incostituzionale. Solo su un punto, rispetto alle 4 questioni esaminate, come illustro nel post che segue, la Corte Costituzionale ha dichiarato la costituzionalità della norma toscana (quella relativa alle deroghe ai valori limiti di emissione sonora e durata delle stesse) ma anche qui solo ed unicamente perché la norma toscana si deve limitare (afferma la Corte Costituzionale) a rispettare i limiti alle deroghe posti dalla normativa statale.

Morale ha vinto lo stato perché la Regione Toscana ha "alzato bandiera bianca" prima ancora che arrivasse la sentenza da cui la dichiarazione della Corte Costituzionale di cessazione della materia del contendere (per due motivi di impugnazione) e della rinuncia al ricorso, da parte dello Stato, per un altro . Infine per il quarto motivazione di impugnazione la Corte ha effettivamente dichiarato la costituzionalità della norma regionale ma solo perché tiene conto della normativa nazionale senza aggirarla. 

La Corte Costituzionale sul ruolo delle guardie venatorie nel contenimento degli ungulati

La Corte Costituzionale con sentenza n° 6 del 2021 (QUI) interviene su una normativa regionale che disciplina il ruolo delle guardie venatorie volontarie in materia di attività di contenimento della presenza di ungulati. La sentenza come vedremo distingue la disciplina della caccia selettiva (competenza esclusiva dello stato nella materia ambiente) dalla tutela della sicurezza urbana dalla presenza di ungulati selvatici.