Visto che, dopo le critiche al progetto in questione non
solo da parte della opposizione ma anche da molti cittadini soprattutto
residenti nella zona, la maggioranza nel Consiglio Comunale spezzino nonché gli
stessi Amministratori invece di limitarsi a spiegare nel merito il progetto
hanno cominciato con i soliti toni arroganti : “non sapete di cosa state
parlando”, “usate l’intelligenza” , “siete prevenuti” ed infine siamo arrivati
alla accusa più infamante almeno per me “dove eravate quando la sinistra
governava e faceva gli scempi ambientali e urbanistici come quello dell’area ex
IP”. Dove ero io lo sanno tutti compresi gli ipocriti del centro destra:
combattevo quei progetti spesso da solo o con pochi altri e di rappresentanti
politici del centro destra non è ho visti quasi mai e sono in grado di
dimostrarlo, quindi tacete almeno su questo ultimo punto. Vogliamo parlare per
esempio dell'area ex IP parto certamente del centro sinistra ma quando il
centro destra pur governando in Regione non fece un tubo per fermare quel
progetto?
Proprio perché io ho sempre tenuto, sulle questioni ambientali e
territoriali, un atteggiamento fondato sul merito e non sulla logica di
schieramento partitico mi permetto di illustrare di seguito come il
progetto di cui ora stiamo parlando, al di la che non sia condiviso in termini
edilizi ed urbanistici, non rispetti, nei suoi principi fondanti, la
stessa legge regionale sulla rigenerazione urbana approvata nel 2018 dalla
maggioranza di centro destra. Vediamo perché:
LA RATIO DELLA LEGGE REGIONALE 23/2018
La legge regionale ha come finalità: "...di favorire il
miglioramento della qualità ambientale, paesaggistica, architettonica e sociale
del tessuto edificato, individua la rigenerazione urbana quale alternativa
strategica al consumo di nuovo suolo" (comma 1 articolo 1 legge regionale
23/2018).
CRITERI COSTRUTTIVI NEGLI AMBITI DI RIGENERAZIONE URBANA
Per la individuazione degli ambiti dove si vogliono realizzare
progetti di rigenerazione urbana la legge regionale 23/2018 afferma al
suo articolo 2 vari criteri tra cui questo:
“ L’altezza massima e la distanza tra gli edifici, laddove
riguardino gruppi di edifici per i quali vengano stabilite indicazioni
planivolumetriche, tipologiche, formali e costruttive di dettaglio equivalenti
a prescrizioni progettuali ad efficacia vincolante, possono essere definite in
sede di individuazione dell’ambito urbano a condizione che risultino idonee a
garantire, sotto il profilo igienico-sanitario, urbanistico e paesaggistico, un
equilibrato assetto;”
All’articolo 7 la legge regionale 23/2018 afferma in
relazione alla qualità edilizi degli interventi di rigenerazione urbana in
ambiti appunto urbani : “a) gli interventi devono prevedere
un’organica riqualificazione mediante soluzioni architettoniche che innovino
l’immagine urbana e la qualità degli spazi pubblici;”
IL CONCETTO DI DESTINAZIONE D’USO RESIDENZIALE PER LA LEGGE
REGIONALE 23/2018
E’ vero che l’articolo 3 della legge regionale 23/2018
permette, negli ambiti dover realizzare interventi di rigenerazione urbana, di
mutare la destinazione urbanistica anche per usi residenziali ma questi devono
consistere in: “a) residenza, comprensiva delle civili abitazioni, delle
residenze in funzione della conduzione di attività rurali e delle residenze
specialistiche per alloggi protetti per anziani, studenti, disabili, case
famiglia e comunità civili, religiose, assistenziali, convitti, foresterie,
alloggi di servizio per il personale di attività pubbliche, studi ed uffici
professionali compatibili con la residenza, strutture ricettive all'interno di
unità abitative ai sensi della vigente normativa regionale in materia di
attività turistico-ricettive;” (combinato disposto lettera a) comma 1 articolo
3 legge regionale 23/2018 con lettera a) comma 1 articolo 13 legge regionale
16/2008).
I CRITERI VINCOLANTI PER DISCIPLINARI AMBITI DI RECUPERO DI
TERRITORIO AGRICOLO
L’ambito individuato per il progetto in questione fa riferimento
ad una ex area agricola degradata dove si doveva applicare l’articolo 13 della
legge regionale 23/2018 che fissa i seguenti criteri vincolanti per la
disciplina degli ambiti di recupero del territorio agricolo:
“1. Negli ambiti individuati ai sensi dell’articolo 8 per
promuovere processi di recupero del territorio agricolo, devono essere
osservati i seguenti criteri applicativi della vigente pianificazione
territoriale regionale al fine di assicurare la qualità degli interventi ivi
previsti:
a) devono essere salvaguardati gli edifici tradizionali e il
loro rapporto con il territorio e i manufatti che siano testimonianza di
cultura materiale, le tipologie costruttive tradizionali o di attività proto
industriali quali ad esempio mulini e frantoi, opifici, fienili, calcinare,
essiccatoi (comprensive delle attrezzature, dei meccanismi di funzionamento,
delle canalizzazioni, delle vasche) privilegiando l’utilizzo di materiali
tipici della produzione locale;
b) nei borghi e nuclei storici abbandonati gli interventi di
recupero, laddove prevedano la demolizione e ricostruzione, non devono
interessare edifici di valore storico-testimoniale e devono assicurare la
riproposizione di caratteri tipologici tradizionali del relativo contesto
privilegiando l’utilizzo di materiali tipici della produzione locale;
c) gli interventi devono assicurare il mantenimento e il
recupero dei percorsi di origine storica, la loro pavimentazione e i manufatti
ad essi correlati;”
CONCLUDENDO MI SPIEGATE COSA C’ENTRANO DUE PALAZZONI DA 8 - 10
PIANI CON TUTTO QUELLO CHE HO RIPORTATO SOPRA?
Come ho già avuto modo di scrivere: il Comune non aveva soldi per
recuperare l’area degradata? Poteva forse provare a scegliere altre strade
progettuali e di finanziamento. Non lo ha voluto fare, questo rientra nelle
facoltà della Amministrazione Comunale, ma per favore lasciamo perdere la
rigenerazione urbana qui siamo di fronte ad un massiccio intervento edilizio
giustificato da un parziale recupero di area verde. non è la fine del mondo ci
mancherebbe visto che questa città ha visto di peggio, ma non siamo di fronte
ad una rigenerazione urbana punto!
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