martedì 29 ottobre 2019

IL VALZER DELLE DATE SULLA AUTORIZZAZIONE DELLA CENTRALE ENEL E LA CONFERENZA DEI SERVIZI SULLA REVISIONE DELL’AIA

Il Sindaco di Spezia in un suo comunicato ha dichiarato che la conferenza dei servizi che si svolge oggi a Roma potrebbe stabilire un rinnovo della centrale Enel spezzino di altri 16 anni arrivando al 2037.
Ora essendo rilasciata l’AIA nel 2013 arriveremmo al 2029 secondo la aritmetica. Non si capisce quindi la data del 2037 da dove venga. Volendo interpretare il modo di ragionare del Sindaco forse lui vuol dire che alla scadenza di legge attuale che effettivamente è il 2029 (2013 +16 anni se la centrale resta ecocertificata Emas), partendo dal 2029 si aggiungerebbero altri 8 anni e si arriverebbe al 2037. Peccato che questi 8 anni attualmente non esistono nella legge ma solo nella vecchia autorizzazione del 2013 (e quindi valgono solo per quell’atto) e che la normativa sulle scadenze e rinnovi dell’AIA nel frattempo sia cambiata.
Tutto questo coacervo di date in realtà ha un valore molto relativo in termini sostanziali (meglio dire ambientali in questo caso) ma voglio comunque chiarire la questione delle date proprio perché chi ha comunicato la ipotetica data del 2037 non è un cittadino qualsiasi ma il Sindaco.
Vediamo come stanno le cose in base alla legge vigente su questa problematica delle date

Precisazioni su chiusura centrale a carbone di Spezia, futuro area Enel e la Salute Pubblica


Il Sindaco come risulta dal titolo dell’articolo del Secolo di oggi, riprodotto qui a fianco, ha emanato un comunicato nel quale in sintesi afferma che andrà alla conferenza dei servizi presso il Ministero dell’Ambiente per impedire che la revisione dell’AIA comporti un rinnovo della durata della centrale Enel, sezione a carbone, ben oltre la data di legge del 2029.
Intanto mi sento di precisare che il  2029 è la date giusta che sostengo  da anni per stabilire la durata della efficacia legale della autorizzazione vigente rilasciata nel 2013. L’ho spiegato inascoltato più volte e come avevo spiegato in questo post QUI  del 2017, che anticipava la procedura di cui tratta il comunicato del Sindaco di ieri. Fa piacere che ora gli amministratori pubblici attuali lo ammettano!

La questione invece rimossa dal comunicato del Sindaco è che... 

domenica 27 ottobre 2019

IL SITO DEL BIODIGESTORE SPEZZINO NON ERA PREVISTO NEL PIANO RIFIUTI DEL 2003

Se il Presidente della Regione Liguria vuole il biodigestore a Saliceti eviti di argomentare questa sua convizione con falsità come quella per cui il sito in località Saliceti (Vezzano Ligure) era già previsto nel vecchio Piano rifiuti della Provincia della Spezia del 2003. Non è così e di seguito se avrete la pazienza di leggere spiego perché…

PREMESSA
Intanto citare quel Piano non ha valenza giuridico amministrativa. Il Piano del 2002 era attuativo di una normativa regionale che basava gli ambiti di chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti per singole Province. Oggi la normativa regionale prevede invece l’ambito unico regionale. Non a caso i Piani di Area provinciali devono essere recepiti dal Piano di Ambito Regionale.

lunedì 21 ottobre 2019

Biodigestore Vezzano Ligure: note critiche su richiesta integrazioni della Regione


La Regione Liguria con atto (QUI) dello scorso 18 ottobre 2019 ha chiesto integrazioni progettuali alla ditta ReCos SpA che ha presentato l’istanza per realizzare un  biodigestore (trattamento rifiuti organici) in località Saliceti (Vezzano Ligure).
L’Assessore Regionale presentando questo atto lo ha interpretato come una richiesta della Regione che recepiva le criticità emerse dalla Inchiesta Pubblica. Intanto sul punto c’è subito qualcosa che non torna.

mercoledì 9 ottobre 2019

Assessore Mai: “il Presidente del Parco Magra si dimetta”. Io dico si dimetta lui ecco perché…

L'Assessore Mai della Regione Liguria chiede le dimissioni del Presidente del Parco Montemarcello Magra. Uno legge il titolo della notizia (QUI) e pensa "chissà cosa avrà fatto di grave il Presidente in carica perché un Assessore regionale ne chieda la dimissioni:
Avrà dissestato le finanze del parco?
Avrà autorizzato attività inquinanti,
Non avrà attuato la legge?...

martedì 8 ottobre 2019

Variante urbanistica su area centrale Enel la Spezia: un odg del Consiglio Comunale confuso

Ieri sera il Consiglio Comunale a stragrande maggioranza ha votato un odg  a sostegno di una delibera (che pubblico in più foto immagine in questo post) sul  futuro dell’area attualmente occupata dalla centrale a  carbone. Come è noto  Enel ha presentato  per questa area e in sostituzione della centrale esistente un progetto di centrale a gas per il quale è in atto un procedimento di verifica di assoggettabilità a  Valutazione di Impatto Ambientale (di seguito VIA). L’odg prevede la approvazione di  una variante urbanistica che imponga il divieto di realizzare in quell’area  impianti a combustibili fossili tra i quali ovviamente rientra anche il  gas.
Il fatto che sia stata una larga maggioranza su una vicenda che interessa tutti gli spezzini compresi i lavoratori della centrale è certamente un fatto positivo. Ma le deliberazioni soprattutto se finalizzate ad approvare una variante urbanistica quindi un atto amministrativo devono essere credibili anche sotto il profilo giuridico ma anche delle responsabilità politico istituzionali.
La delibera è debole sotto il profilo amministrativo perchè rimuove questioni decisive che rischiano di far naufragare la variante: rapporto tra variante e autorizzazione al progetto di centrale a gas; sospensione procedimento di verifica di via in corso; gestione transizione alle fonti rinnovabili secondo il meccanismo capacity market.
L'odg che la specifica contiene impegni condivisibili in termini di principio ma slegati da una vera strategia amministrativa (aggravando quindi i limiti della delibera di variante) che poi è quello che conta visto che siamo di fronte ad un progetto in corso di approvazione dentro un procedimento di valutazione formalmente iniziato da tempo presso il Ministero dell'Ambiente. 

Vediamo partitamente le  questioni  sia  giuridico amministrative (addirittura di diritto comunitario in parte) e quella sulle responsabilità e competenze politiche…

mercoledì 2 ottobre 2019

Inchiesta Pubblica sul biodigestore spezzino: Regione e Provincia dimostrino la loro terzietà!


Con questo post provo a spiegare alla Amministrazione Regionale ligure (assessore ambiente ma anche dirigenti) che nelle Inchieste Pubbliche (come quella per il biodigestore proposto a Vezzano Ligure) i rappresentati della autorità che deciderà la valutazione/autorizzazione del progetto (Regione ma anche Provincia per la parte istruttoria alla autorizzazione unica finale) non possono partecipare attivamente alle udienze della Inchiesta trasformandole in un contraddittorio tra chi decide e chi è contrario alla decisione.