domenica 31 gennaio 2021

Le newsletter su leggi sentenze e studi in materia ambientale: GENNAIO 2021

 

Pubblicate, nell'apposita sezione del Blog (QUI) le due Newsletter NEWSABIENTE mensili:

la prima su Leggi, Sentenze pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale italiana e della UE pubblicati nel gennaio 2021

la seconda sugli studi e documenti ufficiali Comunitari  e Nazionali nonché internazionali pubblicati  nel mese di gennaio 2021

La NewsLetter contiene la sintesi delle parti più significative di detti  ATTI e Documenti  con i link alla versione completa degli stessi.

sabato 30 gennaio 2021

Definizione di comunicazione interna ai fini della esclusione accesso alle informazioni ambientali

La Corte di Giustizia (sentenza 20 gennaio 2021 causa C-619/19 - QUI) è intervenuta in relazione ad una controversia sulla possibilità o meno di accedere da parte del pubblico ad informazioni che rientrano nella nozione di comunicazione interne.

In particolare nel caso specifico la richiesta di informazioni ambientali era diretta ad ottenere l’accesso a taluni documenti, prodotti da un Land della Germania, relativi al progetto di costruzione di infrastrutture di trasporto e sviluppo urbano.

venerdì 29 gennaio 2021

Ultimi studi sul rapporto tra inquinamento atmosferico e impatto sulla salute pubblica

Pubblico di seguito la sintesi (alla fine delle quali troverete i link per accedere al testo completo) delle parti più significative di 4 studi che analizzano il rapporto tra concentrazioni polveri fini (PM10 e PM2,5) ossidi di azoto e mortalità correlabile.

Gli studi riguardano aree cittadine della pianura Padana e da questi si ricava il permanere di una cattiva qualità dell’aria  e come queste aree devono alti carichi di mortalità derivante dall’inquinamento atmosferico rispetto alla media UE.

Particolarmente significativi sono i dati pubblicati nel 2020 dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente dai quali si ricava come l’inquinamento da polveri fini sia rimasto molto significativo nonostante il lungo periodo di lockdown da emergenza COVID19.

Vediamo comunque specificamente questi studi:

giovedì 28 gennaio 2021

Quale pubblico può ricorrere contro le autorizzazioni ambientali: sentenza della Corte di Giustizia UE

La Corte di Giustizia (sentenza 14 gennaio 2021 causa C-826/18) è intervenuta su domanda pregiudiziale sollevata contro una norma dei Paesi Bassi che prevede come solo gli interessati che hanno presentato osservazioni, nel corso della procedura di preparazione per l’adozione di una autorizzazione ambientale, possono proporre ricorso contro la decisione adottata al termine di tale procedura, salvo che non possa essere loro ragionevolmente addebitato di non essere intervenuti. Inoltre, solo le censure dirette contro gli stessi aspetti della decisione impugnata contestati nel corso della sua procedura di adozione sono ricevibili.

Oggetto del procedimento da cui è partita la domanda pregiudiziale era un allevamento intensivo di suini con oltre 750 posti per le scrofe. 

Vediamo il contenuto della sentenza... 

mercoledì 27 gennaio 2021

Quale sicurezza nel trasporto di materiale pericoloso sulle portacontainer : uno studio USA

Studio del National Cargo Bureau Inspection Safety Initiative (ente americano autorizzato per l’ispezione e la verifica della classe dei container per certificare la loro conformità alle normative internazionali sulle merci pericolose) su numerosi container non dichiarati regolarmente che creano un gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione.

sabato 23 gennaio 2021

I ritardi del Governo hanno favorito la continuazione della centrale a carbone a Spezia

Dopo la notizia che la Centrale a carbone spezzina resterà,  le anime belle dei politici di centro sinistra dichiarano di avere chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di cercare 500 MW nell'area nord ( Val D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) alternativi alla continuazione dell’esercizio della centrale spezzina.

Il Ministero afferma nella sua nota (QUI) che le procedure di autorizzazione per i nuovi impianti a gas sono in corso e non arriverebbero in tempo per soddisfare le necessità immediate dei 500 MWe necessari all’area nord (saldo netto tra aumenti di capacità e dismissioni).

Certo che attualmente sia così ma se andiamo a vedere quando sono iniziate molte di queste procedure autorizzatorie allora si capisce che al Governo se la sono “menata” oltre ogni limiti di legge. Quindi è il Governo prima di tutto  che ha creato la situazione di emergenza ritardando la approvazione di progetti, quasi tutti in pista da circa 1 anno e mezzo se non oltre.

Morale non solo il Governo ha scelto, forzando anche gli stessi vincoli della UE vedi QUI, di puntare solo sulle fonti fossili per la gestione della transizione ma anche rimanendo nel quadro deciso dal Governo quest’ultimo non ha saputo programmare la realizzazione dei MW necessari coinvolgendo le Regioni e il livello locale come peraltro prevedeva il Piano Nazionale Energia Clima  (vedi QUI) e quindi definendo anche criteri di localizzazione e tipologia di fonti e impianti da utilizzare.

 

Vediamo con precisione nei particolari  i dati sui procedimenti in corso per dimostrare quanto ora ho affermato

venerdì 22 gennaio 2021

La centrale a carbone spezzina resta accesa: ecco perché…

Ora in città improvvisamente tutti si sono accorti che la centrale a carbone spezzina non chiuderà nel 2021 o comunque non si avvierà tecnicamente la sua dismissione questo nonostante Enel abbia da tempo presentato al Ministero dello Sviluppo Economico il piano di dismissione  (QUI).

La cosa assume toni patetici se letta con il quadro generale che si è sviluppato in questi anni intorno al futuro dell’area occupata attualmente dal sito a carbone.  

Da tempo scrivo cosa andava fatto e prima di tutto come andava affrontata la questione del progetto di centrale a gas.

giovedì 21 gennaio 2021

La Corte Costituzionale sui Criteri regionali di esclusione dalla VIA per impianti eolici e fotovoltaici

La Corte Costituzionale con sentenza n° 258 depositata il 2 dicembre 2020 e pubblicata il 9 (QUI) giudica la costituzionalità di una normativa che disciplina la promozione e l’uso delle fonti rinnovabili con particolare riferimento alla disciplina della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di piani e programmi  e della  Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di progetti ed opere. In particolare:  
1. sulla VAS viene contestato alla Regione di non prevedere esplicitamente l’applicazione della VAS al piano regionale per la promozione dell’idrogeno;
2. sulla VIA la normativa regionale oggetto del giudizio di costituzionalità ha per oggetto la definizione di criteri in base ai quali una modifica di impianti eolici e fotovoltaici viene comunque esclusa dalla VIA anche nella forma della verifica di assoggettabilità.
Vediamo le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale che sulla VAS dichiara la legittimità costituzionale della norma regionale, mentre sulla VIA ne dichiara la incostituzionalità…

mercoledì 20 gennaio 2021

Procedura di modifica impianti da FR e rinnovo titoli abilitativi : una sentenza della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale con sentenza n° 258 depositata il 2 dicembre 2020  (QUI) e pubblicata il 9 ha giudicato la costituzionalità di una normativa regionale che :

1. disciplina il regime abilitativo delle modifiche sostanziali e non sostanziali degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti

2. disciplina le condizioni di rinnovo del titolo abilitativo all’esercizio degli impianti eolici e fotovoltaici.

martedì 19 gennaio 2021

Quali sono le ispezioni di competenza delle Capitanerie di Porto e le tariffe per sostenerle

Il Decreto Ministero Infrastrutture del 20 ottobre 2020 (QUI) ha disciplinato agli allegati I e II le tariffe per coprire le spese delle attività ispettive della Capitaneria poste a carico dell'armatore, del raccomandatario marittimo o di altro suo rappresentante nello Stato, in solido con il proprietario.

Ma quali sono le attività ispettive che la legge assegna alle Capitanerie e come devono svolgersi? Le ispezioni sono quelle disciplinate dal DLgs 53/2011 (QUI) in particolare :

lunedì 18 gennaio 2021

E' IN ATTO UN ATTACCO AL DIRITTO DEI CITTADINI ATTIVI DI AGIRE IN SEDE LEGALE PER TUTELARE L'AMBIENTE SALUBRE.

Negli ultimi tempi per i cittadini attivi è diventato sempre più difficile agire di fronte alla giustizia amministrativa per tutelare diritti alla salute all'ambiente alla identità dei territori.

Non mi riferisco tanto al merito della cause (dove ovviamente è giusto che vinca chi ha più argomenti) ma...

Piano Paesaggistico e principio leale collaborazione tra Stato e Regione

La Corte Costituzionale (sentenza n°240 depositata il 17 novembre 2020 e pubblicata il 18/11  -QUI)  in relazione ad un conflitto di attribuzione tra lo Stato e la Regione Lazio ne riafferma il significato del principio di co-pianificazione per i Piani Paesaggistici .

La Corte con la sentenza di seguito descritta conferma come nella legislazione regionale il ruolo degli organi ministeriali preposti alla tutela del Paesaggio nell’ambito della elaborazione e approvazione dei Piani Paesaggistici non possa essere di mera partecipazione.

domenica 17 gennaio 2021

Divieti regionali di installazione e incentivazione impianti a biomasse legnose la preventiva verifica della UE

Il Consiglio di Stato con provvedimento n° 26 pubblicato l’11 gennaio 2021 (QUI) ha deciso un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica in una controversia relativa a prescrizioni contenute nel Piano l'aggiornamento del piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria che limitavano la realizzazione di impianti a biomasse legnose per il riscaldamento civile ed industriale.

sabato 16 gennaio 2021

Effetto Serra gli obiettivi della UE: potenzialità e rischi

Con atti delle tre istituzioni UE (Consiglio dei Ministri, Commissione e Parlamento) la UE ha rilanciato le sue politiche per raggiungere quella che viene definita la neutralità climatica vale a dire emissioni zero entro la metà del ventunesimo secolo è essenziale. Tale obiettivo è previsto anche dall'Accordo di Parigi (QUI) firmato da 195 paesi, inclusa l'Unione europea. L'accordo di Parigi stabilisce un quadro globale per evitare pericolosi cambiamenti climatici limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC e proseguendo con gli sforzi per limitarlo a 1,5ºC.

Il post che segue :

Nella prima parte ricostruisce i passaggi istituzionali e gli atti che li hanno caratterizzati per arrivare alla proposta di un Green Deal Europeo

Nella seconda parte, utilizzando studi e ricerche recentissime, sintetizza alcune delle principali criticità sul percorso per dare attuazione al 2050 alla neutralità climatica quale obiettivo annunciato ufficialmente dalla UE.  

venerdì 15 gennaio 2021

La nuova Direttiva UE sulla qualità delle acque per il consumo umano

La Direttiva UE 2020/2184  (QUI)ha ripubblicato con modifiche e superandola la vecchia Direttiva 98/83/CE che stabiliva il quadro giuridico inteso a proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone la salubrità e la pulizia.

La nuova Direttiva ha quindi  l’obiettivo puntando a migliorare l’accesso universale a tali acque nell’Unione. A tale scopo, è necessario fissare a livello di Unione prescrizioni minime che tutte le acque destinate a tal fine dovrebbero soddisfare. 

Vediamo le parti più significative della Direttiva... 

giovedì 14 gennaio 2021

Corte Costituzionale: sono i Piani regionali che definiscono i criteri e le localizzazioni degli impianti gestione rifiuti

Con sentenza n° 272 depositata lo scorso 21 dicembre la Corte Costituzionale  (QUI) ha dichiarato incostituzionale una norma regionale che stabiliva un criterio di esclusione astratto e generale per gli impianti di rifiuti combustione del combustibile solido secondario (CSS) e quelli rientranti nelle tipologie di cui ai punti 1 e 10 [NOTA 1] dell’Allegato 2, Suballegato 1 (Norme tecniche per l’utilizzazione dei rifiuti non pericolosi come combustibili o come altro mezzo per produrre energia), del decreto del Ministero dell’Ambiente 5 febbraio 1998 (QUI).

La decisione della Corte Costituzionale nel dichiarare la incostituzionalità della norma regionale riafferma la centralità della Pianificazione Pubblica nella definizione dei criteri sulle dimensioni, la tipologia e la localizzazione degli impianti di gestione rifiuti (tutti compresi quelli per i rifiuti organici), vediamo come... 

mercoledì 13 gennaio 2021

Regolamenti antenne compatibili con il diritto UE: il primo pronunciamento del Consiglio di Stato dopo la decisione della Corte di Giustizia UE

Il Consiglio di Stato interviene con una nuova sentenza avente per oggetto il regolamento comunale antenne di telefonia mobile. La sentenza del Consiglio di Stato riprende per la prima volta la ordinanza della Corte di Giustizia con la quale era stato dichiarato irricevibile il rinvio (con ordinanza sempre del Consiglio di Stato) all'organo della giustizia europea al fine di chiarire se i regolamenti comunali di localizzazione delle antenne di telefonia mobile siano o meno conformi al diritto europeo in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica. Il Consiglio di Stato nella stessa sentenza riprende specificandoli ulteriormente i contenuti che devono avere detti regolamenti per essere coerenti con la normativa quadro nazionale a cominciare dal codice di comunicazione elettronica.

Nel post che segue analizzerò, prima di tutto, la ordinanza della Corte di Giustizia e le motivazioni in essa contenute che hanno portato a dichiarare irricevibile il rinvio del Consiglio di Stato e quindi indirettamente a confermare la legislazione nazionale che prevede i regolamenti comunali di localizzazione antenne.

In secondo luogo verrà analizzata la nuovissima sentenza del Consiglio di Stato che interviene su alcune questioni rilevanti per i contenuti che devono avere i Regolamenti comunali: quale distinzione tra criteri di localizzazione e limiti generalizzati nei Piani Comunale Antenne, Quali divieti per i siti c.d. sensibili nei Piani Antenne Comunali, quali delocalizzazioni delle antenne esistenti nei Piani Antenne Comunali, quali Monitoraggi istruttori per la autorizzazione delle antenne previste dai Piani

lunedì 11 gennaio 2021

Le condizioni per impugnare i provvedimenti di VIA da parte dei residenti

 

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 8393 pubblicata il  28 dicembre 2020 (QUI), è nuovamente intervenuto per chiarire quanto i cittadini che vivono o hanno titolarità di beni immobiliari vicino a siti dove sono proposti progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sono legittimati ad impugnare il provvedimento finale di questo procedimento.

Il caso riguarda un impianto di biogas ma i principi affermati valgono per qualsiasi altro progetto sottoponibile a VIA.

Le dimensioni limitate di un impianto di biogas non bastano per escludere la VIA

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 8393, pubblicata il  28 dicembre 2020 (QUI), ha confermato una sentenza del TAR che aveva annullato l’autorizzazione unica relativamente ad un impianto di produzione di energia elettrica da biogas della potenza nominale di 999 Kwe per mancanza di applicazione della procedura di VIA.

La sentenza ricostruisce i principi derivanti dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia (19/7/2008 causa C156-17) e della Corte Costituzionale (93 del 2013) sul  potere discrezionale delle Regioni e comunque delle Autorità Competenti in materia di VIA...

domenica 10 gennaio 2021

QUANTE CENTRALI A GAS VOGLIONO COSTRUIRE IN ITALIA? CONTI, ATTI E FATTI NON TORNANO!

Il Piano Nazionale Integrato Energia Ambiente 2030 - PNIEC  (versione 21 gennaio 2020 - QUI) presentato dal Governo alla UE prevede sinteticamente questi obiettivi in relazione alla transizione alla generazione elettrica da sole fonti rinnovabili:  

1. nella transizione va garantita la generazione termoelettrica (Pagina 87 PNIEC);

2. si tratterà di impianti termoelettrici nuovi (Pagina 95 PNIEC);

3. si tratterà di impianti termoelettrici a gas (Pagina 96 PNIEC);

4. la capacità a gas nuova da avviate tra il 2020-2025 sarà di 3GW, quindi 3.000 MW (Pagina 111 PNIEC);

5. entro il 2020 dovranno essere autorizzate le opere, quindi anche le nuove centrali a gas, previste (Pagina 112 PNIEC);

6. Il PNIEC non indica i siti specifici dove verranno fatte le centrali a gas, ma questi li troviamo attraverso le aste (QUI) gestite da Terna ( e assegnate per le scadenze del 2022  QUI e 2023 QUI) .

Quindi secondo il Piano sono 3.000 MW il totale della potenzia necessaria al 2025 per il gas ma se noi guardiamo i progetti in corso di approvazione presso il Ministero dell’Ambiente le cifre sono ben diverse e soprattutto confermano un assalto alla richiesta di nuovi turbogas od upgrade di impianti esistenti che con le esigenze di stabilizzazione del sistema elettrico nazionale anche in chiave UE non hanno nulla a che fare.

Vediamoli questi progetti in corso... 

sabato 9 gennaio 2021

La newsletter su novità di Documenti ufficiali e studi in materia ambientale: DICEMBRE 2020

 

Pubblicate, nell'apposita sezione del Blog (QUI) la Newsletter su Documenti ufficiali Comunitarie  e Nazionali nonché Studi internazionali in materia ambientale pubblicate nel mese di DICEMBRE 2020. La NewsLetter contiene la sintesi delle parti più significative di detti Documenti e Studi con i link alla versione completa degli stessi.

 

Tra le varie novità segnalo in particolare:

martedì 5 gennaio 2021

Progetto Biodigestore Vezzano Ligure: come effettuare la opposizione al Consiglio dei Ministri delle conclusioni della Conferenza dei Servizi.

Come è noto in data 11 dicembre si è tenuta l’ultima seduta in sede decisoria della Conferenza dei Servizi interna al procedimento di rilascio del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ex articolo 27-bis del DLgs 152/2006 relativo al progetto di biodigestore proposto in località Saliceti del Comune di Vezzano Liguria in Provincia della Spezia.

A questo punto dette conclusioni ed il relativo verbale che le trascrive dovranno essere trasferite nel PAUR finale che dovrà essere pubblicato a termini di legge. Quindi chi è contrario a questo PAUR avrà, dopo le conclusioni della Conferenza dei Servizi, solo la possibilità di un ricorso al TAR?

Non proprio prima della pubblicazione del PAUR c’è ancora una azione amministrativa che può essere svolta da parte del Comune territorialmente competente  (Vezzano Ligure) e, come vedremo della stessa Provincia, sia pure a determinate condizioni fissate dalla legge ma anche da un Parere del Consiglio di Stato da leggere in modo integrato con varia giurisprudenza amministrativa sempre del Consiglio di Stato.

Si tratta del potere di opposizione al Consiglio dei Ministri disciplinato dall’articolo 14-quinquies della legge 241/1990, potere da esercitare da parte degli enti che hanno espresso motivato dissenso alla conclusione della Conferenza dei Servizi.

Vediamo prima di tutto cosa dice la legge e poi come la giurisprudenza ha interpretato la applicazione di questa norma e a quali condizioni potrà essere usata nel caso del biodigestore proposto a Vezzano Ligure.

domenica 3 gennaio 2021

La newsletter di Dicembre 2020 sulle novità normative e giurisprudenziali in materia ambientale

 

Pubblicata, nell'apposita sezione del Blog (QUI), la Newsletter sulle principali novità normative e giurisprudenziali in materia ambientale pubblicate nel mese di DICEMBRE 2020 sulle Gazzette Ufficiali nazionale ed UE.