lunedì 15 febbraio 2021

Centrale Enel Spezia: un comunicato del Ministero che è una finta novità

Oggi leggo sui mass media locali  che il Ministero dello Sviluppo economico (ma ora dopo aver letto la versione integrale risulta essere quello dell'Ambiente che scrive QUI) ha scritto una nuova lettera al Comune di Spezia dove si afferma che (cito dai mass media) : “Si rappresenta che il decreto di riesame dell’Aia D.M. 351 del 6 dicembre 2019 è ad oggi pienamente vigente e pertanto resta valida la prescrizione che prevede la cessazione dell’utilizzo del carbone al 2021, per l’unico gruppo ancora in esercizio nella centrale di La Spezia”.

Ovviamente sono seguite dichiarazioni di giubilo da parte della Amministrazione Comunale. L’operazione è chiara si cerca di dimostrare che questa del Ministero è una grande novità frutto delle pressioni di queste settimane dopo la lettera che aveva annunciato che la centrale a carbone avrebbe continuato ad essere esercita per le esigenze del sistema elettrico nazionale.

Ma è davvero così?... 


In realtà la dichiarazione del Ministero non cambia assolutamente rispetto a quello che sapevamo dal dicembre 2019 e cioè:

1. Il Decreto AIA del 2019 è in vigore ( e ci mancherebbe altrimenti la centrale in questi due anni non poteva funzionare neppure per le ore limitate che ha funzionato)

2. Il Decreto AIA proprio perché è vigore lo è nella sua interezza e questa sua interezza prevede quanto segue:

2.1. nelle Premesse alle Prescrizioni (Paragrafo 9) contenute nel Rapporto Istruttorio allegato al Decreto AIA 2019 pur confermando l’impegno Enel a dismettere la centrale a carbone entro il 2021 si aggiunge: “fermo restando il pronunciamento del Ministero dello Sviluppo Economico in merito alla sicurezza ed affidabilità del funzionamento del sistema elettrico nazionale”. 

2.2. la prescrizione n°8 del Paragrafo 9.3. del Rapporto istruttorio allegato alla nuova revisione dell’AIA afferma che: ”ferma restando la fermata definitiva della unità SP2al31/12/2021 di cui alla prescrizione (6), ai sensi del SEN 2017 e del PNIEC 2019, l’utilizzo del carbone quale combustibile per la alimentazione del gruppo SP3 sarebbe stata ammissibile solamente fino al 31/12/2025”. 

Morale tutti quanti auspichiamo la chiusura del carbone, io prima di tutti i vari politici di oggi diventati improvvisamente ambientalisti ma mai visti nelle battaglie contro la centrale a carbone degli ultimi 30 anni compreso quando nel 2013 venne nuovamente autorizzata con prescrizioni risibili sotto il profilo della salute pubblica e senza l’obbligatorio Parere Sanitario del Sindaco di allora.

Quindi va bene chiudere la centrale ma evitiamo di prendere per il culo la città con questi comunicati ridicoli che non cambiano di una virgola la situazione in atto da oltre 1 anno.  La centrale a carbone chiuderà a meno che le esigenze del sistema elettrico la terranno aperta questo grazie anche agli incentivi del capacity market (decisi dal governo uscente che ha interpretato in modo discutibile le norme europee) che fino al 2025 si applicheranno anche alla centrali a carbone.

L’unica vera notizia sarebbe stata che Terna avesse dichiarato che i 500 MWe di deficit dell’area nord italiana fossero stati trovati senza bisogno di tenere aperte centrali esistenti. Questo ricalcolo è stato fatto? Il nuovo comunicato del Ministero tiene conto di un nuovo parere tecnico di Terna Rete Elettrica Nazionale Spa che è la società responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell'energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione su tutto il territorio italiano, come previsto dalla legge 239 del 2003?  

Poi quando affermi che siamo di fronti a dei dilettanti i politici locali si offendono, in realtà ci sentiamo offesi tutti noi cittadini spezzini da questa giostra di parole scritte e parlate che è diventata da anni la vicenda della chiusura della centrale Enel spezzina

Io vorrei che tutti, ma proprio tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali la smettessero di giocare  a fare i più “toghi” e si rendessero conto che in questa vicenda sono in gioco due questioni fondamentali:

prima di tutto la salute degli spezzini

in secondo luogo la stabilità del sistema elettrico italiano.

 

Siate seri  e fate quello che essere fatto , tutti a partire dal nuovo Governo ma anche dalla Regione (vedi questione Intesa) come ho spiegato in questo post recentissimo QUI.  

 

 

 

 

 

 

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