domenica 15 gennaio 2017

La Partecipazione a Spezia non fa "danni" perché non esiste

UNA SINTETICA RICOSTRUZIONE STORICA DEI PERCORSI PARTECIPATIVI  DELLA NOSTRA  CITTÀ
La partecipazione a Spezia non è mai esistita seriamente.Chi sostiene il contrario è in malafede oppure è talmente ignorante da non avere mai visto o letto cosa sia un reale percorso partecipativo.  Tra costoro purtroppo ci sono anche autorevoli professionisti (architetti, ingegneri, avvocati) ma anche burocrati pubblici, i politici non li considerato neppure visto che in questa città da anni non contano nulla. 

Le mie affermazioni sono forti? Certo ma ampiamente documentate. Analizziamo quindi i percorsi partecipativi avviati, almeno formalmente nel nostro territorio, dalla fine degli anni 90 ad oggi. 



Percorso di Agenda XXI - Piano Strategico (anno 2001)
Si tratta di un percorso di coinvolgimento della comunità locale spezzina avviato nel 2000 e concluso nel 2001 con un Piano di Azione condiviso dal Forum dei partecipanti al percorso.
Per il testo completo del Piano (di seguito PianoA21) vedi QUI

Andiamo a vedere i più importanti obiettivi del Piano e vediamo se le Amministrazioni succedutesi dal 2001 in poi le hanno rispettati:
1. Piano risanamento acustico aree portuali e retro portuali (pag. 45 Piano A21): MAI AVVIATO SOPRATTUTTO PER LE AREE RETROPORTUALI
2. Revisione della classificazione acustica del Porto commerciale da quella più permissiva (zona industriale) a quella con limiti di rumore più stringenti (zone ad alte intensità urbana) vedi pagina 53 del Piano A21:  MAI REALIZZATA
3. Piano di Risanamento acustico che interessi l’intero territorio comunale, supportato da una valutazione aggiornata del clima acustico della città (pagina 54 Piano A21):MAI REALIZZATO
4. Obiettivi di mobilità sostenibile:  Car sharing cioè auto collettive, car pooling cioè auto private condivise,  servizi flessibili come servizi a chiamata e servizi di taxi collettivo, mobility manager pubblico,  servizio di TPL più sostenibile, più accessibile, più confortevole e più competitivo con il mezzo privato, estensione piste ciclabili, promozione servizio trasporto marittimo, riorganizzazione del servizio FS in funzione di un servizio metropolitano etc. (pag. 55-61 Piano A21): MAI REALIZZATI
5. Studio di sostenibilità ambientale degli interventi sulle infrastrutture per la mobilità e degli interventi di trasformazione urbanistica e partecipazione della comunità locale alla definizione degli interventi (pag. 81-82 Piano A21). MAI REALIZZATO, basti pensare agli interventi sul porto commerciale, sul waterfront, sulle varianti al PUC, sulla realizzazione della nuova ipercoop e relativa viabilità connessa etc. etc.
6. allaccio di tutti i residenti spezzini al sistema di depurazione delle acque (pag. 96 Piano A21). NON ANCORA REALIZZATO
7. realizzazione del Parco dell’arco collinare (pag.133 Piano A21). MAI REALIZZATO 
8. raccolta differenziata al 50% entro il 2003 (pag.242 Piano A21). Siamo nel 2016 e siamo ancora intorno a meno del 40%! NON REALIZZATO 


Inchiesta pubblica per la Valutazione di Impatto Ambientale del PRP (anni 2003-2004)
Era prevista dal Piano di Azione di Agenda XXI (pag. 233-237).  L'Inchiesta proposta  prevedeva un percorso partecipativo disciplinato con apposito regolamento che prevedeva la possibilità di confrontare scenari alternativi di sviluppo del Porto Commerciale, figure di Garanzia terze, possibilità di elaborare documenti alternativi da sottoporre alla valutazione delle autorità competenti, prendere in considerazione indicatori di valutazione della sostenibilità delle scelte portuali diversi da quelli proposti dai proponenti del PRP (Autorità Portuale). In realtà l’Inchiesta si è ridottasolo a qualche riunione senza alcun rispetto della procedura definita dal Piano di Azione di Agenda XXI. In particolare non furono rispettati nessuno dei seguenti punti considerati indispensabili dal Piano di Azione di Agenda XXI:
1. la condivisione delle regole di funzionamento da parte dei soggetti partecipanti
2. la formalizzazione e registrazione di tutti i contributi (con verbalizzazione condivisa) ad opera di un ufficio di presidenza rappresentativo dei diversi soggetti portatori di interesse
3. la pubblicizzazione del percorso nelle sue varie fasi e la divulgazione attiva delle informazioni scaturite nei confronti di tutti i cittadini potenzialmente interessati
4. la possibilità per tutti i soggetti di proporre scenari alternativi e poterli analizzare tramite l’adeguato supporto tecnico scientifico
5. l’integrazione di questi e delle relative indagini nello Studio di Impatto Ambientale attraverso l’adozione di una metodologia che operi per scenari alternativi e tramite la redazione di un Bilancio Ambientale, Economico e Sociale.


Osservatorio bonifiche sito Pitelli (anni 2001-2002)
Previsto dal Piano di Azione di Agenda XXI (pag. 274-275) doveva monitorare lo stato di attuazione della bonifica del sito di Pitelli (sia a terra che a mare). I rappresentanti degli ambientalisti non sono mai stati messi in condizione di partecipare attivamente ai lavori dell’osservatorio visto che la documentazione era fornita in ritardo rispetto alle date fissate per le riunioni della Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente. Inoltre, l'Osservatorio, non venne mai riunito per affrontare il secondo obiettivo per cui era nato: “valutare tutte le procedure amministrative che hanno portato al grave inquinamento del sito. La valutazione delle suddette procedure amministrative dovrà avere la finalità d’individuare i nuovi modelli di organizzazione dell’amministrazione comunale (ma anche degli enti pubblici coinvolti) ed evitare che vicende come Pitelli e l’area IP nel futuro possano ricrearsi.” (citazione dal testo del Piano di Azione di A21)


Osservatorio Acam (anno 2003)
Questo osservatorio doveva servire per garantire una funzione di controllo e di indirizzo, da parte delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, sulla gestione di Acam. Inutile dire che l’Osservatorio non funzionò mai se non come mera cassa di risonanza delle scelte che autonomamente il management di Acam decideva in separata sede. Addirittura per rendere difficile la partecipazione dei membri della società civile le riunioni venivano convocate al mattino di giorno feriale. In generale l'Osservatorio è stato gestito da Acam in completo contrasto con quanto indicato dal Protocollo istitutivo, secondo il quale, l'Osservatorio avrebbe dovuto: “elaborare indirizzi, linee guida e sviluppare il confronto sulle seguenti attività ed aree di intervento di ACAM: politiche e strumenti di gestione ambientale innovativi (bilanci ambientali, ecocertificazioni, rapporti ambientali, ecc.), strumenti gestionali dell’attività aziendale di ACAM (contratto di servizio ed eventuali revisioni, stato di attuazione del contratto, carta dei servizi, programmi pluriennali di sviluppo), modalità di gestione e monitoraggio degli impianti tecnologici eserciti da ACAM e/o sue partecipate”


Osservatorio bonifica area ex IP (proposto nel 2005 e nel 2007)
Questo osservatorio non è mai partito ne durante la sindacatura di Pagano ne in quella di Federici nonostante che quest’ultimo lo avesse messo nel suo programma elettorale.  Ci furono degli incontri per costituirlo ma venne il veto dei nuovi proprietari dell’area (la società Elios) che voleva decidere da sola quali fossero i consulenti tecnici degli ambientalisti all’interno dell’Osservatorio! Il Sindaco Pagano subì passivamente questo ricatto pur convocando un paio di incontri informali,  il Sindaco Federici rimosse completamente la realizzazione dell'Osservatorio: la realizzazione dell'ipercoop incombeva..... altro che partecipazione!  


Il Tavolo di confronto sull'attuazione del PRP (partito nel 2008)
Previsto da un ordine del giorno addirittura del Consiglio Regionale. Si è riunito, in tre anni, qualche volta solo per approvare il proprio regolamento di funzionamento. Su come doveva funzionare e su come non ha funzionato e perché vedi QUI 


Confronto sulla nuova AIA alla centrale Enel 
Anche qui nonostante le continue richieste di associazioni ambientaliste e poi dall’estate del 2011 da parte del Comitato Speziavialdacarbone non si è mai avviato alcun confronto. Anzi lo stesso Sindaco Federici quando la scorsa estate incontrò il Comitato spudoratamente affermò: “sull’enel abbiamo lavorato sotto traccia in questi anni”! Infatti l'unica assemblea pubblica relativa alla procedura di nuova autorizzazione della centrale (la c.d AIA) è stata organizzata dal Comitato di cittadini Speziaviadalcarbone!
Per un approfondimento su come si poteva svolgere il confronto e su come non si è svolto vedi  QUI


Confronto sul nuovo Waterfront.
Qui si è toccato il fondo della chiusura totale, al confronto con i cittadini e la comunità spezzina, da parte del Sindaco Federici. L'unica assemblea in cui è stato possibile presentare idee progettuali e un metodo di decisione alternativo a quello di Autorità Portuale e Comune è stato organizzato dalle associazioni ambientaliste..... per il resto solo assemblee di comunicazione unilaterale della proposta ufficiale!
Sul punto ho scritto ampiamente qui e qui


I percorsi partecipativi fantasma
L’Amministrazione nel Rapporto del Sole 24ore su Ecosistema Urbano ha indicato come proprio fiore all’occhiello i percorsi partecipativi su: 
- piano urbano del traffico, 
- piano energetico comunale, 
- piano di azione per la energia sostenibile, 
- piano di zoonizzazioni acustica
Ovviamente  nessuno di questi strumenti di pianificazione programmazione è stato supportato da  percorsi  partecipativi veri cioè strutturati, regolamentati, supportati economicamente ed organizzativamente. 


I percorsi partecipativi a “babbo morto”
Un esempio clamoroso di questi tipi di “percorsi” è quello di Piazza Verdi. 
In data 14/12/2009 il Consiglio Comunale approvò a larga maggioranza un ordine del giorno che affermava:“ Impegna il Sindaco ….. A trovare le forme con cui aprire, prima della stesura del progetto definitivo, una fase partecipativa del consiglio comunale e della città, affinché la comunità cittadina possa esprimersi sulla sistemazione futura di piazza Verdi a cui la comunità stessa, guarda con grande interesse”. Peccato che di tale percorso partecipativo non si è mai avuto riscontro prima della selezione del progetto avvenuta il 4 febbraio 2010!
D’altronde come peraltro ha dichiarato lo stesso Sindaco Federici in Consiglio Comunale l’11 luglio 2013 (vedi QUI, pagine 3 e 4): 
1. la Circoscrizione è stata coinvolta solo dopo la avvenuta selezione del progetto,
2. i cittadini sono stati coinvolti in un convegno di presentazione del progetto ormai vincitore,
3. gli altri progetti partecipanti sono stati esposti a concorso ormai chiuso da tempo.


I percorsi presa per il c….
Il sondaggio sulla nuova Piazza Europa è stato la versione patetica dei percorsi partecipativi falliti a Spezia. Un tentativo maldestro di spacciare per sondaggio o percorso di ascolto attivo una operazione di propaganda peraltro gestita tecnicamente malissimo come dimostrano le osservazioni arrivate all’indirizzo del Comune: spesso triplicando la stessa con nomi diversi o addirittura usando nomi di personaggi da fumetti. Vedi QUI.


Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale
qui se c'è stata partecipazione per ora non se ne è accorto nessuno. Qualche incontro nei quartieri. Si scambia la partecipazione strategica con la concertazione per la pulizia e il rifacimento delle strade! Come dovrebbe essere costruito un percorso di partecipazione strategico vedi QUI.


Il tavolo sul futuro dell'area Enel
Questa è l'ultima "bufala" della Amministrazione Federici. Un tavolo per discutere del futuro dell'area della centrale enel. Un tavolo che si è riunito fino ad ora con gli stessi tempi della Assemblea del Terzo Stato dell'Ancien régime. Un tavolo gestito direttamente dal Comune senza un minimo di regole di partecipazione, senza avere predisposto strumenti informativi sullo stato attuale dell'area in termini urbanistici ed ambientali, sul quadro  giuridico amministrativo relativo alla gestione attuale della centrale e alla sua futura dismissione, sulla impostazione della procedura di bonifica come ho spiegato QUI.
Insomma più che un tavolo di promozione della partecipazione lo definirei uno strumento di propaganda elettorale per le prossime amministrative. 


Non c’è partecipazione senza terzietà della burocrazia pubblica
La politicizzazione partitica del livello burocratico del Comune di Spezia ha raggiunto livelli non più tollerabili (vedi QUI), e continua a produrre mancanza di trasparenza, mancanza di rapporti con i cittadini, confusione nelle istruttorie e scelte soprattutto fatte nell’interesse di pochi ma con costi eccessivi a carico di tutto, basti pensare, ma è solo un esempio, al rifacimento di Piazza del Mercato.
Su come cambiare tutto ciò vedi QUI.


Infine….. la disinformazione che impedisce la Partecipazione
Senza informazione non ci può essere  partecipazione. Da questo punto di vista emblematiche sono state due vicende relativamente recenti:
1. la bonifica dell’are ex IP: dove mai sono stati pubblicati gli atti con completezza se non un documentino striminzito per contestare le mie contestazioni ora fatto bellamente sparire tanto ormai gli anni di emissioni odorigene a danno dei cittadini sono passati in “cavalleria” in questa città senza memoria. Vedi QUI e per conferma nel sito del Comune vedi QUI.
2. il trasporto di materiali pericolosi anche militari nel Golfo: vedi QUI

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