martedì 31 marzo 2020

gestione rifiuti urbani ed emergenza Coronavirus: la Circolare del Ministero Ambiente

L'emergenza Covid-19 incide anche sulla gestione dei rifiuti urbani. In questi giorni sono stati pubblicati vari documenti dalle diverse istituzioni competenti fino ad una Circolare del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. 
IN particolare in questo post analizzerò tre documenti:
1. il documento dell'Istituto Superiore di Sanità su come gestire la raccolta differenziata nel periodo emergenziale;
2. le indicazioni su come gestire il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani predisposte dal Consiglio del Sistema Nazionale per la protezione dell'ambiente;
3. la Circolare del Ministero dell'Ambiente che da sistematicità ai primi due documenti fornendo precise indicazioni per Presidenti di Regioni e Province nonchè per i Sindaci in materia di possibili ordinanze contingibili e urgenti in materia di gestione di impianti rifiuti nel periodo della emergenza Covid-19. 

Nel testo troverete anche delle mie perplessità interpretative su questa Circolare pur nella consapevolezza della particolarità del momento che stiamo vivendo, ma le perplessità possono essere utili proprio per evitare che l'emergenza produca impatti ulteriori non auspicabili. 

Novità su Normativa - Sentenze - Documenti in materia ambientale: MARZO 2020


Pubblicato su questo Blog nella apposita sezione MENSILE DELLE NOVITA' DI LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA AMBIENTALE  - QUI 
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mercoledì 18 marzo 2020

Consiglio di Stato: Impianti bitumi sono industrie insalubri ex lege


Il Consiglio di Stato con sentenza n° 1923 (QUI) pubblicata oggi è tornato sulla tematica di come devono essere classificate le industrie insalubri secondo la vigente normativa nonché la precedente giurisprudenza amministrativa anche di primo grado.
Oggetto della sentenza è l’impugnazione da parte del gestore di un impianto di produzione di emulsioni e conglomerati bituminosi) del provvedimento dirigenziale di un Comune della Lombardia con il quale si dichiarava la  la classificazione come industria insalubre dell'impianto in questione.  
La sentenza è interessante, al di la del caso specifico, perché chiarisce ulteriormente le modalità con le quali una industria o attività inquinante debba essere classificata come industria insalubre ai sensi dell’articolo 216 del Testo Unico Leggi Sanitarie del 1934 (QUI).