martedì 31 agosto 2021

SULLA FINE DELLE MARINE A SPEZIA E LE RAGIONI DI UNA VERTENZA CHE VALGONO ANCORA OGGI

Alcune precisazioni, dopo aver letto alcuni commenti all'articolo del Secolo XIX di ieri con le mie dichiarazioni, sono doverose.

La vertenza sullo sviluppo del porto di Spezia non è stata solo per difendere i posti barca di qualcuno, le Marine non erano solo questo, erano un pezzo storico della città l'ultimo esempio di affaccio diretto al mare di abitazioni civili e si poteva difenderle riqualificando quella parte di costa ridando un fronte mare ai quartieri est della città.

Non è neppure vero che fu una vertenza che vedeva da una parte ambientalisti del no CONTRO chi voleva lo “sviluppo” dell’economia cittadina.

La newsletter su leggi sentenze in materia ambientale pubblicate ad AGOSTO 2021

 Pubblicate, nell'apposita sezione del Blog (QUI) la Newsletter Ambiente su Leggi, Sentenze pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale italiana e della UE nel mese di Agosto 2021

La NewsLetter contiene la sintesi delle parti più significative di detti ATTI con i link alla versione completa degli stessi.

Tra i provvedimenti più significativi di questo mese troverete:

martedì 24 agosto 2021

Il Presidente della Autorità spezzina vuole una alleanza porto città? Si impegni su questi 4 temi: rumore, emissioni navi, dragaggi, rischio incidenti

Il Presidente della Autorità di Sistema Portuale per i porti di Spezia e Carrara , rivolgendosi al monopolista del porto spezzino, sulle pagine regionali di Repubblica di oggi dichiara: “Contship deve tenere conto di tutto quello che sta intorno la miticoltura, le marine sociali è difficile ma questa è la rotta”.

Il concetto è condivisibile ma per certi aspetti fuori tempo massimo almeno per le marine il cui spostamento e relativo terzo bacino si stanno attuando, come ho spiegato anche ieri QUI, violando le prescrizioni con cui venne approvato il PRP del 2006. Ma se per le Marine i giochi, purtroppo sono fatti, resta in piedi al 100% la problematica del rapporto porto città in termini di impatto ambientale e di qualità della vita dei residenti; così come restano in piedi altre problematiche quali la gestione dei dragaggi futuri anzi imminenti e in parte già attivi e la sicurezza della gestione del traffico navale dentro golfo.

Le gestioni precedenti della Autorità Portuale mi lasciano molto pessimista rispetto a dichiarazioni fate sulla stampa locale ma per questa volta voglio prendere sul serio, ma solo perché è arrivato da poco, le parole del Presidente.

Ci sono 4 questioni su cui il Presidente potrà dimostrare che perseguirà sul serio una nuova alleanza porto città, come dichiara oggi su La Repubblica. Le elenco di seguito e attendo risposte chiare anche e soprattutto nella tempistica.

lunedì 23 agosto 2021

La fine delle Marine a Spezia una scelta che non era inevitabile e non è stata valutata come prevedeva il Piano Regolatore del Porto del 2006

Leggo sui quotidiani cartacei ed online note di nostalgia sulla fine della Marina del Canaletto dove verrà realizzato il terzo bacino del porto. Poteva essere evitato tutto questo e comunque potevamo avere un porto diverso? Io dico di si sarebbe stato sufficiente rispettare le prescrizioni di VIA del Ministero dell'Ambiente e del Piano Regolatore Portuale approvato dal Consiglio Regionale del 2006, ma dopo quella data sarebbe anche stato sufficiente applicare metodologie di valutazione dell'impatto sociale economico ambientale dello sviluppo del porto con scenari alternativi come da anni è scritto nelle norme europee sulla valutazione ambientale e la pianificazione costiera e si studia nelle Università come quella genovese sugli studi di impatto portuale (QUI).

Ma veniamo alla dimostrazione della scelte di distruggere le Marine di Canaletto e Fossamastra senza adeguate valutazioni e non rispettando le prescrizioni del PRP del 2006.

domenica 22 agosto 2021

Gli impianti di rifiuti esistenti possono essere spostati o non rinnovati dalla pianificazione comunale tanto più se in scadenza

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 4891 del 28 giugno 2021 (QUI) è intervenuto su una controversia che vedeva da un lato i gestori di un impianto di stoccaggio di rifiuti da amianto autorizzato e dall’altro un Comune che in sede di stesura del nuovo Piano urbanistico ha deciso di introdurre una norma per cui: “per gli Ambiti urbani consolidati all’interno dei quali ricade l’impianto di stoccaggio in questione… In ogni caso, sono escluse attività non compatibili con la funzione residenziale ed, in particolare che prevedano il trattamento ed il deposito di prodotti inquinanti o che determinino condizioni di rischio igienicosanitario (amianto, rifiuti e scorie di qualsiasi natura e allevamenti di animali)”.

La sentenza nelle sue conclusioni è interessante perché affronta un tema diffuso sul territorio di molti Comuni: possono gli amministratori locali rivedere la destinazione urbanistica futura di impianti esistenti che peraltro costituiscono industrie insalubri di prima classe. Come vedremo secondo il Consiglio di Stato la risposta è <<si possono” e di seguito vediamo come è stato motivata questa decisione.

mercoledì 18 agosto 2021

Regolamento che per la gestione dei Fondi UE fissa disposizioni comuni contro l’effetto serra

Il Regolamento (UE) 2021/1060 (QUI) del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 reca le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura.

In particolare l’articolo 6 del nuovo Regolamento definisce obiettivi climatici e meccanismo di adeguamento in materia di clima.

lunedì 16 agosto 2021

Le associazioni ambientaliste, ma non i Comitati, possono interpellare il Ministero della Transizione Ecologica

L’articolo 27 del Decreto Legge 77/2021 convertito nella legge 108/2021 (QUI) ha introdotto l’articolo 3-septies al DLgs 152/2006 (testo unico ambientale).

Secondo questo nuovo articolo le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le province, le città metropolitane, i comuni, le associazioni di categoria rappresentate nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro,  le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque regioni o province autonome di Trento e Bolzano, possono inviare al  Ministero della  transizione  ecologica istanze di ordine generale sull'applicazione della normativa  statale in materia ambientale.

Uno strumento positivo, come spiegherò nelle note che seguono, anche se...

sabato 14 agosto 2021

Nuova legge urbanistica ligure insufficienti gli impegni del Presidente della Regione

Sulla nuova legge regionale ligure (n°6 del 3 maggio 2021) che ha recentemente riformato la legge urbanistica regionale si è aperto un confronto tra Ministero della Cultura (di seguito Ministero) e Regione.

Il Ministero ha inviato in data 8 giugno 2021 una nota (QUI) nella quale solleva vari profili di incostituzionalità della legge regionale in questione con particolare riferimento alla tutela del Paesaggio e quindi al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (di seguito Codice) nonché agli articoli 9 [NOTA 1] e 117 lettera s) [NOTA 2] della Costituzione.

Nelle premesse la nota del Ministero afferma che nonostante sia in fase di elaborazione il nuovo Piano Paesaggistico regionale in codecisione con il Ministero: “…la Regione Liguria interviene in via del tutto autonoma sulla legge regionale urbanistica del 1997, con disposizioni che non rispettano i principi di primazia del piano paesaggistico, assegnando invece un ruolo primario ai soli strumenti urbanistici e determinando un abbassamento dei livelli di tutela del territorio derogando al PTCP”.

Su questa nuova legge regionale ero già intervenuto (QUI e QUI) in sede di discussione della proposta. Quanto scrissi qualche mese fa non è superato anzi è confermato dalla nota del Ministero che ad oggi ha prodotto una risposta del Presidente della Regione assolutamente insufficiente e non adeguatamente contestata, per ora, dal Ministero. Ritengo che restino quindi gravi profili di incostituzionalità di questa nuova legge regionale.

Ma vediamo il merito del confronto tra Ministero e Regione…  

giovedì 12 agosto 2021

Paesaggio: Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una area, conflitto Stato Regione

La Corte Costituzionale con sentenza n° 164 del  22 luglio 2021 (QUI) ha deciso un conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Veneto contro decreto del Direttore generale della direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che aveva approvato la Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area alpina compresa tra il Comelico e la Val d'Ansiei, Comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore.

La sentenza è molto interessante che interviene non solo sui poteri dello Stato nel dichiarare un vincolo paesaggistico relativamente agli articoli del Capo II parte III del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (QUI) sulle modalità di individuazione degli immobili e aree di notevole interesse pubblico soggetti a detto Codice, ma anche su altri due aspetti di grande rilievo nei rapporti Stato Regioni su:

1. piano paesaggistico e ruolo nell’individuare nuovi vincoli paesaggistici;

2. poteri di pianificazione urbanistica subordinati a quelli di dichiarazione di notevole interesse pubblico di un’area e/o immobile.

La Corte Costituzionale sul potere sostitutivo della Giunta Regionale nella caccia selettiva nei Parchi

La Corte Costituzionale con sentenza n° 158 del 20 luglio 2020 (QUI) ha dichiarato non fondate le questioni di costituzionalità di due norme regionali:

1. la prima norma regionale è quella secondo cui nei parchi regionali e nelle aree protette, il soggetto gestore adotta piani di controllo degli ungulati che tengono conto delle densità sostenibili di cui al comma 1 e degli effettivi danneggiamenti alle coltivazioni agricole, anche limitrofi ai propri confini, e ai boschi. In caso di inadempienza e in presenza di danni alla produzione agricola, anche nelle aree limitrofe, la Giunta regionale interviene con potere sostitutivo.

2. la seconda la norma regionale è quella per cui il limite al prelievo delle specie in deroga non si cumula con il numero totale di capi di fauna migratoria stabilito dalla legge regionale sul Calendario venatorio.

 

martedì 10 agosto 2021

Utilizzo Combustibile derivato dai rifiuti esteso a tutti gli impianti di recupero energetico dai rifiuti

La legge che ha convertito il Decreto su governance e accelerazione attuazione Piano Ripresa e Resilienza (PNRR) ha esteso a moltissime ulteriore tipologie di impianti l’uso del Combustibile solido secondario derivato dai rifiuti urbani e speciali non pericolosi (di seguito CSS).

La normativa precedente (Decreto Ministero Ambiente n° 22 del 14/2/2013) prevedeva che il CSS potesse essere utilizzato nei cementifici e centrali termolettriche sopra i 50MW come semplice modifica non sostanziale quindi senza percorsi autorizzativi vincolanti. La Legge di conversione del Decreto Draghi estende questa possibilità anche agli impianti minori soggetti a semplice autorizzazione unica ambientale quindi a tutte le tipologie di impianti di rifiuti per esempio.

Ma prima di tutto vediamo cosa è questo CSS e come diventa “non rifiuto”, per poi analizzare la novità apportata dalla nuova legge.

Corte Costituzionale: Campeggi temporanei e mobili obbligo della autorizzazione paesaggistica

La Corte Costituzionale con sentenza n° 144 del 8 luglio 2021 (QUI) ha giudicato la legittimità costituzionale delle seguenti norme regionali:

1. la prima che relativamente alla realizzazione di campeggi temporanei o mobili prevede che il Comune li possa assentire su aree pubbliche o private per finalità sociali, ricreative, culturali e sportive. La norma regionale esclude tali campeggi dal vincolo di insediamento in aree specificamente individuate dai piani regolatori comunali o intercomunali, in conformità alle vigenti disposizioni in materia paesaggistica.

2. la seconda sottrae alla autorizzazione paesaggistica in particolare interventi di manutenzione o sostituzione di elementi amovibili situati in strutture ricettive all'aria aperta, purché eseguiti nel rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture esistenti.

3. la terza attribuisce alla Giunta regionale il potere di adottare un regolamento di attuazione, ove, in particolare, sono definiti, tra l'altro, i requisiti localizzativi, urbanistici, tecnico-edilizi dei campeggi temporanei o mobili di cui al punto 1 e delle aree adibite a garden sharing (QUI).

Vediamo il contenuto della sentenza... 

lunedì 9 agosto 2021

Approvato e pubblicato il nuovo Regolamento UE sulla neutralità climatica: i limiti.

Approvato in via definitiva e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della UE il Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 giugno 2021 (QUI) istituisce un quadro per la riduzione irreversibile e graduale delle emissioni antropogeniche di gas a effetto serra dalle fonti e l’aumento degli assorbimenti dai pozzi regolamentati nel diritto dell’Unione.

Il regolamento:

sabato 7 agosto 2021

Inceneritori e Cementifici nessun finanziamento dal Recovery

La Commissione ha così risposto ad una interrogazione al Parlamento UE.

Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (QUI) stabilisce che nessuna misura inserita in un piano per la ripresa e la resilienza debba arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento Tassonomia (QUI ), tra cui l'obiettivo dell'economia circolare.

venerdì 6 agosto 2021

Limiti al vincolo paesaggistico per le faggete e ruolo della autorizzazione paesaggistica nella pianificazione forestale aziendale

La Corte Costituzionale con sentenza n° 141 del 8 luglio 2021 (QUI) ha dichiarato la incostituzionalità di due norme regionali:

1. la prima che ha abbassato da 800 a 300 metri sul livello del mare la quota al di sotto della quale gli ecosistemi forestali governati a fustaia a prevalenza di faggio sono definiti tali.

2. la seconda che al fine di semplificare le procedure di approvazione della pianificazione forestale aziendale sottopone ad autorizzazione paesaggistica gli stessi relativamente ad interventi a carico dei beni ai sensi degli articoli 136 e 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio. Aggiunge la norma regionale che tale preventiva autorizzazione paesaggistica si intende acquisita per tutti gli interventi previsti nei piani stessi e resi esecutivi.

giovedì 5 agosto 2021

Caccia da appostamento la Corte Costituzionale boccia legge della Regione Liguria

Ennesima bocciatura da parte della Corte Costituzionale di una legge regionale della Liguria in materia ambientale. Non è una novità vedi QUI e più recentemente QUI e QUI

Ma vediamo cosa afferma questa nuova sentenza della Corte costituzionale.

 

mercoledì 4 agosto 2021

Il modello decisionale della legge sulla Governance del Piano Nazionale ripresa e resilienza

Nel post che segue sintetizzo le principali novità della legge 108/2021 (QUI) che ha convertito il Decreto Legge 77/2021 su Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e procedure di accelerazione e semplificazione soprattutto per i progetti inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (di seguito PNRR) e del Piano Nazionale Integrato Energia Clima (di seguito PNIEC) ma anche per altri come vedremo. Il fatto che le semplificazioni acceleratorie riguardano anche altri progetti fuori dai due Piani suddetti conferma che il modello non è solo strettamente legato ad spendere velocemente i soldi della UE ma vuole diventare il modello per decidere ogni scelta rilevante sia a livello nazionale che locale soprattutto, guarda caso, in materia ambientale.

PER UN APPROFONDIMENTO DI TUTTA LA LEGGE VEDI NEL MIO REPORT QUI.

 

martedì 3 agosto 2021

La newsletter su leggi sentenze in materia ambientale pubblicate a LUGLIO 2021

 

Pubblicate, nell'apposita sezione del Blog (QUI) la Newsletter Ambiente su Leggi, Sentenze pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale italiana e della UE nel mese di Luglio 2021

La NewsLetter contiene la sintesi delle parti più significative di detti ATTI con i link alla versione completa degli stessi.

In particolare tra i provvedimenti più significativi di questo mese: