martedì 30 settembre 2014

Indagati vertici Acam su impianto di Saliceti: quante Procure ci sono a Spezia?

Nel contestare in questo post (vedi QUIla decisione del PM del tribunale di Spezia di chiedere l'archiviazione dell'esposto sui miasmi dall'impianto di trattamento rifiuti di Saliceti sostenevo questa tesi:

domenica 28 settembre 2014

Gli “sculacciapolli” dell’ASL e gli odori dall’impianto di Saliceti

L'Igiene ambientale ASL interrogata dal Comune di Vezzano Ligure sulle emissioni odorigene dall'impianto di trattamento rifiuti di Saliceti, ha affermato (poi leggeremo nei particolare quando avremo il verbale della indagine completo) che tutto sommato gli odori che subiscono da anni, quasi quotidianamente i cittadini della zona non sono pericolosi per la salute!!!!!!  NON SONO PERICOLOSI PER LA SALUTE?????? Ma questi dell'ASL o sono degli incompetenti totali oppure sono in mala fede...forse entrambe le cose ed in entrambi i casi vanno rimossi dai lori incarichi. 

Eppure la scienza ufficiale, la legge e la giurisprudenza dicono esattamente il contrario di questi "soloni" dell'ASL spezzina, vediamo ....  

lunedì 22 settembre 2014

Bonifica area ex Ceramica Vaccari: cosa non è stato pubblicato dal Comune!

Il Sindaco di Santo Stefano Magra ogni volta che qualcuno lo contesta per non essere chiaro sullo stato della bonifica dell’area della ex Ceramica Vaccari, si offende moltissimo.
Ma la domanda che occorre fare è: il Sindaco in questione ha fatto tutto quello che doveva fare per rendere trasparente la situazione dell’area della ex Ceramica Vaccari?
Vediamo come stanno le cose e cosa deve pubblicare il Sindaco a cominciare dal sito del Comune.

Come gestire correttamente i rifiuti elettronici: una analisi sistematica!


La normativa sulla gestione da apparecchi elettronici ed elettronici (acronimo RAEE) si articola in due grandi filoni:
1. La gestione dei RAEE: raccolta, trasporto, recupero/trattamento: Direttiva  2012/19/UE recepita con Decreto Legislativo (DLgs) 49/2014
2. Le restrizioni all’uso di sostanze pericolose nelle  apparecchiature elettriche ed elettroniche (acronimo AEE): Direttiva 2011/65/UE recepita con Decreto Legislativo (DLgs)  27/2014.

Restano in vigore alcune normative secondarie (decreti ministeriali) precedenti ai DLgs sopra indicati.
Di seguito una sintesi guidata della normativa che regola la gestione di questa importante e molto pericolosa, potenzialmente, tipologia di rifiuti che discendono da apparecchi che fanno parte ormai del nostro quotidiano.  Per una analisi più approfondita si veda il mio commento sistematico QUI

venerdì 19 settembre 2014

Industrie Insalubri: Consiglio di Stato conferma i poteri dei Sindaci!

Una recentissima sentenza del Consiglio di Stato 27/5/2014 n. 2751 (vedi QUIafferma principi chiarissimi sulla collocazione delle industrie insalubri nelle vicinanze di aree residenziali.
Si tratta di una normativa, quella delle industrie insalubri, poco considerata dai nostri amministratori locali come dimostrano molte vicende anche recenti: impianto di trattamento rifiuti in località Saliceti od impianto inerti in località Lagoscuro od ancora la cava Fornace sopra Pegazzano (per questa ultima vedi QUI).  
Una normativa che riconosce un rilevante potere, ai Comuni sotto il profilo della pianificazione urbanistica e al Sindaco sotto il profilo di ordinanza nella sua veste di Autorità Sanitaria, per tutelare la salute contro le attività considerate industrie insalubri.

Ma cosa dice questa sentenza del Consiglio di Stato?  Vediamo riassunti, in termini generali quindi a prescindere dal fatto giudicato, i principi di regolamentazione della localizzazione di queste attività:

mercoledì 17 settembre 2014

Impianti inerti Lagoscuro: i cittadini dicono no alla Conferenza dei Servizi!

Della vicenda della Inerti Muto srl ora Granulati Muto srl ho già trattato QUI, per  raccontare la storia  di questo impianto, le violazioni delle autorizzazioni, i rischi per la salute dei cittadini,  le inerzie per lunghi di anni delle Autorità Pubbliche  preposte, le contestazioni dei cittadini (ora costituiti i Comitato),  e più recentemente i sequestri della magistratura penale, la Diffida ad adempiere alle autorizzazioni vigenti da Parte della Provincia. 

Ebbene dopo il recentissimo  nuovo sequestro, vedi QUI,  ecco arrivare la novità della convocazione di due conferenze dei servizi una per l’8 ottobre ed una per il 15 ottobre.
La prima è finalizzata al rilascio della voltura della autorizzazione alle emissioni aeriformi e rumorose dalla ditta Inerti Muto srl alla ditta Granulati srl.  Qui cambia il nome ma i soggetti reali restano gli stessi ovviamente.  
La seconda addirittura al rilascio della nuova autorizzazione unica ambientale (di seguito AUA), un atto semplificato per le piccole e medie imprese che assorbe le autorizzazioni ambientali di settore (scarichi idrici, emissioni etc.)

Un'altra legge che semplifica le bonifiche: anche troppo!

Ennesima normativa di semplificazione delle procedure di bonifica  che va ad aggiungersi a quella già esistente, in particolare:
      1.disciplina delle procedure semplificate di bonifica in generale: articolo 242bis DLgs 152/2006. Valida sia per i Siti di Bonifica di Interesse Nazionale (di seguito SIN),  che per i Siti di Bonifica di Interesse Regionale (di seguito SIR)[1],
      2. disciplina delle procedure semplificate di bonifica in aree industriali da riconvertire tra i siti classificati SIN: articolo 252bis DLgs 152/2006.[2]  

Ma, quelli sopra riportati, sono solo due degli esempi più significativi. In realtà come ho spiegato a pagine 4 di questo COMMENTO (vedi QUI le norme di semplificazione succedutesi dal 2005 sono molte di più. Questo nonostante quanto affermino amministratori locali (come il Sindaco di Spezia): “le bonifiche dei SIN non si sono fatte per eccesso di pratiche burocratiche”.  

Direi che è sempre più vero quello che affermava un documento della CGIL nazionale del 2012 sullo scandalo delle mancate bonifiche dei SIN (come quello di Pitelli): “ Sul bilancio fallimentare delle bonifiche, ha concorso “il condono tombale” introdotto dalla  legge 13 del 2009, che, con l’art.2 sulla complessa gestione degli interventi di bonifica e sulla pianificazione del futuro delle aree interessate. In aggiunta, si sono ridimensionate le risorse pubbliche destinate agli interventi, permanendo un quadro normativo,  che  anche  a  seguito  dell'ultima  modifica  introdotta  con  il  Decreto Semplificazioni, sembra voler continuare a favorire l’inazione e il mancato risanamento ambientale che alimento i problemi per la salute umana e i costi sanitari.” ((per il testo completo vedi QUI).

Non solo le semplificazioni senza i finanziamenti servono a poco ma a volte sembrano costruite per allentare le maglie dei controlli sulla corretta gestione delle bonifiche stesse. E’ quello che in parte si può dire dell’ennesima normativa di semplificazione che è uscita pochi giorni fa (il 12 settembre) nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

La nuova procedura semplificata (articoli 33 e 34 del Decreto Legge 133/2014[3]) interviene sui seguenti aspetti della normativa nazionale in materia di bonifiche:
1. Nuova Procedura di Bonifica Aree di Interesse Rilevante Nazionale (Articolo 33)
2. Modifiche Codice Appalti Pubblici e Bonifiche (Articolo 34)
3. Opere Preliminare all’avvio della Bonifica e/o Messa in Sicurezza nei Siti Inquinati (comma 7 articolo 34)
4.  Procedure di Caratterizzazione Scavo Terreni in Aree da Bonificare (Comma 8 Articolo 34)
5. Riutilizzo Terreni Scavati in Situ  di Bonifica (Commi 9 E 10 Articolo 34)

Vediamo sinteticamente le novità ed anche i rischi di questa nuova normativa:

venerdì 12 settembre 2014

Impianto Rifiuti Saliceti: nuova Diffida e ritardi in danno della salute!

La Provincia della Spezia con atto dello scorso 10 settembre ha rilasciato una nuova Diffida ( per il testo completo vedi QUI ) ad Acam Ambiente SpA con la quale si chiede di adeguare alle prescrizioni delle autorizzazioni all’impianto di trattamento di rifiuti urbani e produzione di CDR (combustibili da rifiuti) sito in località Saliceti (Vezzano Ligure). 



LE AUTORIZZAZIONI  EMANATE NEL TEMPO ALL’IMPIANTO DI SALICETI
Gli atti, del Settore Tutela Ambientale della Provincia della Spezia che hanno autorizzato l’impianto in esame sono i seguenti:  

Determinazione Dirigenziale  n.170 del 2005 (vedi QUI
Determinazione Dirigenziale n.12 del 2009 (vedi  QUI)
Determinazione Dirigenziale n°219 del 07/12/2009
Determinazione Dirigenziale n.46 del 03/04/2013 con nota specificativa  prot. 18356 del 04/04/2013.

giovedì 11 settembre 2014

Impianti Inerti Lagoscuro nuovo sequestro: un successo dei cittadini attivi!

Nuovamente sequestrato dal  Comando Provinciale della Guardia Forestale e dalla Polizia Municipale del Comune di Vezzano Ligure, su avvallo del GIP del tribunale di Spezia, l'impianto per la produzione di ciottoli da lavorazione inerti residui delle cave di marmo in località Lagoscuro. 
L'impianto era già stato sequestrato il primo luglio 2014 e ora, dopo un breve periodo di dissequestro è stato nuovamente sequestrato. L'altro impianto, frantumazione inerti, sempre della stessa ditta Granulati Muto srl (prima Inerti Muto srl), che integrava l'attività di lavorazione degli inerti è tutt'ora sotto sequestro. 

Di questa vicenda avevo già trattato in questo post vedi  QUI.  Dove avevo dimostrato che le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni rilasciate a questa impresa, per entrambi gli impianti, erano da anni violate sia sotto il profilo della normativa sulle emissioni  da polveri che della normativa sulle distanze da rispettare dalle zone residenziali da parte delle industrie insalubri (L’attività dei due impianti  rientra nelle industrie di prima classe vedi punto 83 sezione B  Parte I allegato al DM 5/9/1994).

lunedì 8 settembre 2014

La tutela normativa contro le emissioni rumorose ferroviarie

Riporto di seguito la relazione da me svolta al Convegno di Sinistra Ecologia e Libertà del 5 settembre c.a. su “Emissioni rumorose da trasporti ferroviari in aree residenziali: tutele e criticità

lunedì 1 settembre 2014

L’interrogazione sulla centrale Enel: il Ministro dell’Ambiente reticente!

Il Ministro dell’Ambiente lo scorso 1luglio 2014 ha risposto (vedi QUIalla Interrogazione (atto di sindacato ispettivo) della senatrice Cristina De Pietro del gruppo 5Stelle relativamente alle modalità di rilascio (avvenuto con Decreto del Ministro dell’Ambiente del 6 settembre 2013) della Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA) alla centrale Enel della Spezia. Per il testo della interrogazione vedi  QUI).

Di seguito una analisi della risposta del Ministro  in buona parte reticente.