mercoledì 8 novembre 2023

Crociere rischio emissioni nelle città europee e aumentano i gas serra: tre studi

Tre studi recentemente pubblicati sulle emissioni inquinanti delle crociere nei porti e delle emissioni di gas serra delle navi da crociera.

 1. il primo (QUI) del giugno 2023 Transport & Environment

 2. il secondo (QUI) Cruise Ranking di NABU (associazione tedesca),

I primi due studi descritti nel post che segue confermano il rischio di emissioni gravi nei porti principali europei delle navi da crociera per cui 45 navi inquinano dieci volte a 93.000 auto che circolano in una città. Gli studi dimostrano anche che dove le navi da crociera nei porti si sono ridotte l’inquinamento è drasticamente sceso.  Niente di nuovo ma come dire una conferma dei danni enormi alla salute pubblica che le navi da crociera producono soprattutto nei porti con attracchi molto vicini ai centri residenziali e pensare che ci sono ancora politici e decisori comprese enti di controllo come, per esempio, l’ineffabile Arpal spezzina che continuano a rimuovere il problema nascondendosi dietro limiti di qualità dell’aria ormai superati e mancanza di regole serie per controllare le emissioni dai camini delle navi e i relativi combustibili usati. Peraltro della serie tutto il mondo è Paese quando c’è di mezzo il profitto dei pochi una analisi precedente del gennaio 2023 di Transport & Environment  ha dimostrato che ci sono seri problemi su come il governo calcola le emissioni del trasporto marittimo del Regno Unito.

Un terzo studio (QUI) del 2023 conferma l’aumento dei gas serra emessi, nel 2022, dalle navi da crociera con buona pace del nuovo Regolamento UE (QUI) sui combustibili e la intensità del carbonio nell’energia usata a bordo per non parlare dei nuovi impegni in sede IMO (QUI) peraltro sostanzialmente volontari.

Analizziamo più specificamente gli studi…

 



LO STUDIO DI TRANSPORT & ENVIRONMENT SU EMISSIONI NAVI DA CROCIERA NEI PORTI UE

Lo studio analizza anche altre situazioni come quella di molti porti italiani a cominciare da Civitavecchia.


L'analisi mette anche in luce i benefici delle città che agiscono per affrontare l'inquinamento delle navi da crociera. Il porto di Venezia ha visto gli inquinanti atmosferici delle navi da crociera diminuire dell'80% a seguito del divieto della città alle grandi navi da crociera. Nel 2019, la città si è classificata come la città portuale più inquinata d'Europa, ma è scesa al 41° posto dopo aver implementato un divieto per le navi da crociera nel 2021. Dimostra che è possibile affrontare l'inquinamento atmosferico, afferma T&E, che chiede una maggiore elettrificazione nei porti per salvare vite umane.

L'analisi di T&E di inizio 2023 (QUI) precedente al nuovo studio ha mostrato che nel 2021 (nel 2022 ancora di più vedi lo studio descritto nell’ultima parte di questo post) il trasporto marittimo del Regno Unito ha prodotto 22 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra dalla combustione di 7 milioni di tonnellate di combustibili fossili sporchi. 2 milioni di tonnellate di questo inquinamento – circa il 10% – si sono verificate nei porti del Regno Unito. Oltre ai gas serra, la combustione di combustibili marini produce una serie di inquinanti atmosferici nocivi, tra cui ossidi di zolfo e azoto, che possono causare o esacerbare l'asma e altri problemi di salute respiratoria.

L'operatore di navi da crociera più inquinante è stato MSC Crociere, le cui navi da crociera hanno emesso quasi la stessa quantità di SOx di tutti i veicoli passeggeri in Europa. Tenendo conto di tutte le sue filiali, il gruppo Carnival ha inquinato di più.

Molti operatori crocieristici come MSC stanno investendo nel gas fossile (GNL) come alternativa più pulita. Finora quest'anno, oltre il 40% delle navi da crociera ordinate erano alimentate a GNL. Queste navi sono migliori in termini di inquinamento atmosferico, ma sono estremamente dannose dal punto di vista climatico a causa delle perdite di metano dai loro motori, un gas potente oltre 80 volte più riscaldante della CO2 (Il potenziale di riscaldamento globale GWP del metano CH4 è 82,5 volte superiore alla CO2 in un periodo di 20 anni e 29,8 volte superiore in un periodo di 100 anni). La MS Iona di P&O, ad esempio, ha emesso tanto metano quanto 10.500 mucche in un anno.

A Civitavecchia le navi da crociera hanno emesso, nel 2022, oltre 16 tonnellate di ossidi di zolfo: quasi 40 volte la quantità emessa dalle auto immatricolate nella cittadina laziale. Altre città italiane che compaiono nella classifica europea dei porti più colpiti dalle emissioni di SOx sono Napoli (11esima), Genova (13esima) e Livorno (16esima).  Venezia, invece, è migliorata in modo significativo: dall’essere il porto più inquinato dalle crociere nel 2019, è sceso al 41° posto l’anno scorso.

Secondo lo studio l'Italia è il Paese europeo più inquinato dalle navi da crociera. Ciò non ha tuttavia impedito all’Italia di superare la Spagna come Paese più inquinato dalle navi da crociera in Europa. Una menzione a parte per la Norvegia: sebbene il Mediterraneo sopporti il peso maggiore dell’inquinamento da navi da crociera, il Paese nord europeo si è piazzato al quarto posto della classifica e ha registrato il maggior traffico di crociere (in numero di ore di presenza nelle sue acque) di tutti i Paesi, anche se con navi più piccole. 

Cruise Lines International Association (Clia), l’associazione delle imprese del settore, ha provato (QUI) a rispondere ma solo in parte allo studio del quale conferma sostanzialmente i dati critici dell’inquinamento prodotto dalle navi da crociera nei porti.

 

 

 

CRUISE RANKING 2023 DI NABU 

Nuovo Rapporto della associazione tedesca NABU sulle emissioni delle navi da crociera. Il Rapporto conferma (quanto già espresso nel Rapporto 2022- QUI) l’incompatibilità dell’attuale mondo crocieristico con il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

Il Rapporto nuovo pur riconoscendo gli sforzi di alcune compagnie crocieristiche (soprattutto norvegesi) però afferma nonostante questi positivi sviluppi verso la neutralità climatica, le emissioni totali del settore delle navi da crociera continuano ad aumentare. In particolare, si ritiene particolarmente preoccupante il drastico aumento delle emissioni di metano dovuto all'uso di gas naturale liquefatto (GNL- QUI). Nel breve termine, queste emissioni sono oltre 80 volte più dannose per il clima rispetto alla CO₂. Il GNL comporta numerosi problemi climatici e non riesce a rappresentare una tecnologia ponte adeguata.

Inoltre, secondo il Rapporto 2023 insieme al GNL, anche i biocarburanti non rappresentano una soluzione efficace per l’industria. Questi rappresentano nella migliore delle ipotesi una soluzione di nicchia per casi eccezionali su scala locale. Inoltre, bisogna garantire che i biocarburanti provengano esclusivamente da prodotti di scarto e che nessun olio di palma o altro prodotto dei nostri campi finisca nei serbatoi delle navi.

 

 


CRESCONO LE EMISSIONI DI GAS SERRA NEL TRASPORTO MARITTIMO

Secondo lo studio di Transport & Enviroment le emissioni del trasporto marittimo europeo sono cresciute del 3% lo scorso anno, poiché il settore si avvicina ai livelli pre-pandemia, secondo una nuova analisi di Transport & Environment (T&E). Le emissioni delle navi da crociera sono aumentate rispetto all'anno precedente, mentre un numero elevato di navi che trasportano GNL ha contribuito a far aumentare le emissioni. 


L'anno scorso, le navi che hanno fatto scalo nei porti europei hanno emesso quasi 130 milioni di tonnellate di CO2, mentre le navi cargo sono state responsabili della maggior parte delle emissioni. MSC, la più grande compagnia di navigazione del mondo, è stata il più grande emettitore di carbonio del continente. Il gigante svizzero ha emesso quasi 10 milioni di tonnellate di CO2 l'anno scorso, diventando l'undicesimo più grande inquinatore d'Europa. MSC è stata seguita da CMA CGM, Maersk, COSCO e Hapag-Lloyd nell'elenco degli emettitori di trasporto marittimo.

Le emissioni delle navi da crociera nel 2022 sono state quasi il doppio rispetto all'anno scorso, dopo un anno di interruzioni dei viaggi internazionali. La nave più inquinante l'anno scorso è stata la MSC Grandiosa, che da sola è stata responsabile di oltre 130.000 tonnellate di CO2, la stessa di una piccola città.

La principale tendenza del trasporto merci nel 2022 è stata l'aumento del volume delle spedizioni di gas naturale liquefatto (GNL), che è cresciuto del 58% l'anno scorso. Mentre l'Europa ha inasprito le sanzioni sul petrolio russo, la spinta dell'Europa all'importazione di GNL ha portato a un massiccio aumento delle emissioni trasportate dal mare.

 


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