mercoledì 15 novembre 2023

Direttiva su fonti rinnovabili: la UE si fa lo sconto

Dopo l’accordo (QUI) tra Consiglio e Parlamento UE è stata pubblicata la nuova Direttiva 2023/2413 del 18 ottobre 2023 (QUI).

La nuova Direttiva fisa la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico complessivo dell'UE al 42,5% entro il 2030, con un'integrazione indicativa supplementare del 2,5% che consentirebbe di raggiungere il 45%. Ciascuno Stato membro contribuirà a questo obiettivo comune. Entrambe le istituzioni dovranno ora approvare l'accordo politico provvisorio.

Quindi l’obiettivo del 45% ha per ora natura solo volontaria per i singoli stati membri in contrasto con quanto previsto dal Piano Repower EU (QUI) che prevedeva obbligatoriamente l’obiettivo del 45% (QUI).

 

Comunque, anche l’obiettivo del 42,5% risulta se spalmato su tutti gli Stati membri, piuttosto significativo da raggiungere come risulta da questo grafico dove l’Italia è ancora sotto il 20%.

 



La nuova Direttiva prevede procedure di autorizzazione accelerate per i progetti in materia di energie rinnovabili. L'obiettivo è accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nel contesto del piano REPowerEU dell'UE, che mira a raggiungere l'indipendenza dai combustibili fossili russi a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Sul punto una anticipazione è già stata introdotta nel diritto comunitario con il Regolamento (UE) 2022/2577 del Consiglio del 22 dicembre 2022 che stabilisce norme temporanee di carattere emergenziale tese ad accelerare la procedura autorizzativa applicabile alla produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione a tecnologie per le energie rinnovabili o tipi di progetti specifici in grado di accelerare in tempi rapidi il ritmo di diffusione delle energie rinnovabili nell'Unione (QUI). Regolamento attuato in Italia con la legge 41/2023 (QUI).

 

Gli Stati membri designeranno zone di accelerazione per le energie rinnovabili in cui i progetti in materia di energie rinnovabili saranno oggetto di una procedura di autorizzazione semplificata e rapida. La diffusione delle energie rinnovabili sarà inoltre considerata di "interesse pubblico prevalente", il che dovrebbe limitare i motivi di obiezione giuridica ai nuovi impianti.

Su queste zone di accelerazione in sede di recepimento l’Italia dovrà coordinare la nuova Direttiva con il recente Decreto sulle aree idonee per gli impianti da FER (QUI).

 

P.S. Sulla nuova Direttiva appena pubblicata si tornerà in modo più diffuso e approfondito nella News/Ambiente di Novembre/Dicembre.

 

 


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