Due linee guida (QUI), che forniscono agli operatori del settore indicazioni per attuare il Regolamento Fuel EU 2023/1805 (analizzato a suo tempo QUI) sono state recentemente completate dal Forum europeo per il trasporto marittimo sostenibile (ESSF-QUI) e sono ora pubblicate da DNV (QUI). Le linee guida affrontano le questioni delle metodologie di calcolo della intensità di gas effetto serra nel combustibile usato a bordo della nave nonché le modalità di verifica della conformità dei combustibili usati dalla nave al Regolamento FuelEU.
Infine le linee guida affrontano la questione delle
emissioni anomale di gas metano anche dall’utilizzo del gnl come combustibile
marittimo, attualmente più elevato sia delle norme comunitarie che dell’IMO e con assenza di adeguate tecniche per monitorare le reali emissioni a bordo.
LE DUE LINEE GUIDA:
1. Relazione (QUI) sulle metodologie di calcolo a norma del Regolamento (UE) 2023/1805 (FuelEU) con particola riferimento all’articolo 4 (QUI) di detto Regolamento: Limite di intensità dei gas a effetto serra dell'energia usata a bordo da una nave.
La Relazione fornisce inoltre orientamenti sui requisiti
tecnici del regolamento, tra cui l'uso di combustibili rinnovabili e a basse
emissioni di carbonio, le esenzioni specifiche per i viaggi e i meccanismi di
flessibilità quali l'attività bancaria, l'assunzione di prestiti e la messa in
comune.
2. Relazione
(QUI)
sulle procedure di certificazione dei combustibili (EX ARTICOLO 10 REGOLAMENTO
FUEL EU QUI)
per uso marittimo a sostegno dell'attuazione di FuelEU Maritime.
Si tratta del documento di conformità vale a dire un
documento specifico per la nave, rilasciato a una società da un verificatore,
che attesta la conformità di tale nave al Regolamento FuelEU.
Il documento fornisce un modello per la prova di
conformità (PoC), che può essere utilizzata al posto della prova di
sostenibilità (PoS) nel caso in cui il carburante in questione venga utilizzato
anche dal fornitore di carburante per la conformità ai requisiti della
direttiva sulle energie rinnovabili. Se il PoS non è disponibile, si consiglia
di seguire sempre questo modello PoC per evitare problemi con l'idoneità del
carburante nell'ambito di FuelEU e EU ETS ( SISTEMA SCAMBIO QUOTE EMISSIONI AL
SETTORE MARITTIMO QUI).
Inoltre, la relazione delinea le procedure per la
certificazione dei combustibili per uso marittimo rinnovabili e a basse
emissioni di carbonio in linea con FuelEU Maritime e l'EU ETS. Nel complesso,
fornisce istruzioni pratiche per i fornitori di carburante e le compagnie di
navigazione in merito alla documentazione richiesta, alla certificazione di
sostenibilità e alla tracciabilità.
CERTIFICAZIONE DEI VALORI EFFETTIVI DI SLITTAMENTO DEL
METANO
Altra questione posta nel sito di DNV è quella dello
slittamento del metano, in cosa consiste?
Rapporto 2024 della Agenzia Internazionale per
l’Energia dove si afferma che “Attualmente sono disponibili meno studi che
forniscono dati di misurazione per la fornitura di GNL e la
produzione di biocarburanti", che cita uno studio (QUI)
per cui lo slittamento di metano nel mondo reale misurato nei pennacchi di 18
navi che utilizzano il tipo più comune di motore marino a GNL (LPDF 4 tempi) è
stato in media del 6,4%, mentre le normative dell'UE attualmente ipotizzano il
3,1% di slittamento del metano e l'Organizzazione marittima internazionale
delle Nazioni Unite (IMO) ipotizza il 3,5%.
Secondo DNV i regolamenti FuelEU e EUETS consentono attualmente l'uso dei valori di slittamento predefiniti del metano solo per tipo di motore.
Sebbene le linee guida dell'IMO per la misurazione dello slittamento di metano dai motori a GNL siano state adottate al MEPC 83 in aprile, sono ancora inesistenti:
1. procedure per il monitoraggio a bordo delle emissioni (prestazioni dei sistemi di post-trattamento),
2. metodi per garantire che i valori rimangano stabili nel tempo (a causa di modifiche al motore) e
3. cicli di test standardizzati.
A seguito di quanto sopra, la Commissione Europea sta
lavorando a linee guida provvisorie per consentire la certificazione dei valori
effettivi basati sul protocollo IMO. Le linee guida dovrebbero essere
disponibili nella seconda metà del 2025.
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