Risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre
2023 (QUI)
sui risultati delle deliberazioni della commissione per le petizioni nel corso
del 2022.
La Risoluzione fa il punto sulle Petizioni presentate su
quante siano state dichiarate irricevibili, il rilievo di quelle con oggetto
questioni ambientali. Sulla base di questa analisi la Risoluzione approva una
serie di indirizzi per migliorare lo strumento della Petizione al fine di una
maggiora vicinanza delle istituzioni UE ai cittadini e ai territori dove vivono
e lavorano.
Il diritto di presentare Petizioni si fonda sui seguenti
articoli: 20 (QUI), 24
(QUI) e 227
(QUI) del
Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e articolo 44 (QUI) della
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Nel seguito del post prima una sintesi dell’analisi delle
Petizioni presentate ed esaminate dalla Commissione Petizioni del Parlamento
Europeo e dopo la descrizione dei principali indirizzi operativi per la
presentazione e gestione delle future Petizioni.
LO STATO DELLE PETIZIONI ESAMINATE
La Risoluzione rileva il seguente quadro delle Petizioni
discusse nell’apposita Commissione del Parlamento UE
1. Il numero complessivo di petizioni rimane modesto
rispetto alla popolazione totale dell'UE, il che rivela che occorrono sforzi
ancora maggiori per sensibilizzare i cittadini in merito al loro diritto di
petizione e alla sua eventuale utilità per richiamare l'attenzione delle
istituzioni e degli Stati membri su questioni che li interessano e li
riguardano direttamente; che, nell'esercitare il diritto di petizione, i
cittadini si aspettano che le istituzioni dell'UE apportino un valore aggiunto
nella risoluzione dei loro problemi; che è molto importante rispondere ai
firmatari in modo tempestivo e con risposte motivate al fine di rafforzare la
fiducia dei cittadini nell'Unione.
2. delle 1 217 petizioni presentate nel 2022, 357
sono state dichiarate irricevibili e 5 sono state ritirate; che l'elevata
percentuale (29,46 %) di petizioni irricevibili nel 2022 conferma che
esiste ancora una diffusa mancanza di chiarezza in merito alla portata degli
ambiti di competenza dell'Unione, quindi, occorre migliorare la comunicazione
ai cittadini sulle competenze della UE
3. le petizioni ricevibili forniscono anche un prezioso
contributo ai lavori di altre commissioni parlamentari, dal momento che la
commissione per le petizioni le trasmette, per parere o per conoscenza, ad
altre commissioni; che, pertanto, le petizioni possono rivestire un ruolo
importante nel quadro del processo legislativo, offrendo alle altre commissioni
del Parlamento spunti preziosi per l'attività legislativa nei loro rispettivi
ambiti di competenza.
4. il numero di petizioni ricevute nel 2022 in cui si invoca il pieno
rispetto del diritto ambientale dell'UE e la relativa rapida adozione di misure
efficaci, in linea con il principio di precauzione, al fine di proteggere gli
ecosistemi e gli habitat di interesse europeo, ammontava a un totale di 258
(pari al 21,2 %), e rappresentava pertanto l'aspetto di preoccupazione
maggiore per i firmatari; che gli altri principali argomenti di preoccupazione
sollevati nelle petizioni riguardavano i diritti fondamentali (17,4 %), la
giustizia (15,6 %) e le relazioni esterne (10,4 %).
GLI INDIRIZZI DELLA RISOLUZIONE PER MIGLIORARE LO
STRUMENTO PETIZIONE
In corsivo le parti tratte direttamente dalla Risoluzione:
1. Seguire tutte le Petizioni anche quelle su questioni particolari
L'importanza di rivedere l'approccio strategico della
Commissione al trattamento delle petizioni, al fine di garantire un seguito
adeguato a tutte le petizioni che denunciano violazioni del diritto dell'UE,
comprese quelle sollevate in singole petizioni; invita la Commissione a fornire
chiarimenti giuridici sui concetti chiave stabiliti dal suo approccio
strategico, quali le "questioni riguardanti principi più ampi" e la
"sistematica mancata applicazione del diritto dell'UE", che ricorrono
regolarmente nel seguito dato alle petizioni.
NOTA MIA: Si tratta di un modo per chiedere alla
Commissione UE di rivedere un approccio strategico sulla gestione delle
procedure di infrazione (vedi Comunicazione 2017/C 18/2 QUI) poi aggiornato confermato nel
2022 (QUI) dove si afferma alla sezione VI
della nuova Comunicazione: <<L'obiettivo principale della procedura di
infrazione non è la risoluzione di casi individuali, bensì garantire che gli
Stati membri applichino il diritto dell'UE nell'interesse generale. Pertanto,
l'approccio strategico della Commissione significa che le procedure di
infrazione raramente si concentrano su questioni individuali, ma piuttosto su
questioni sistemiche e strutturali che interessano un gran numero di persone o
imprese in un determinato Stato membro o in tutta l'Unione>>.
2. Anticipare le violazioni del diritto UE con un confronto preventivo con gli Stati membri
Incoraggia la Commissione a svolgere indagini approfondite e instaurare un dialogo più tempestivo e proattivo con le autorità nazionali, al fine di porre rapidamente fine alle presunte violazioni del diritto dell'UE denunciate dai firmatari, con particolare attenzione alle petizioni che denunciano violazioni dei diritti per un numero considerevole di cittadini e residenti nell'UE o ulteriori violazioni del diritto dell'UE legate a carenze sistemiche.
3. Coinvolgere gli Stati membri alle riunioni della Commissione UE che prepara le risposte alla Commissione Petizioni del Parlamento UE
La partecipazione dei rappresentanti degli Stati membri alle riunioni di commissione e risposte tempestive e dettagliate a richieste di chiarimenti o informazioni inviate dalla commissione per le petizioni alle autorità nazionali.
4. Migliorare la qualità delle risposte dei funzionari della Commissione UE nel valutare le Petizioni presentate alla Commissione Petizioni del Parlamento UE
Visto che le risposte fornite dalla Commissione non sono sempre formulate in maniera comprensibile per i firmatari; invita, pertanto, la Commissione a sensibilizzare il proprio personale sulla necessità di utilizzare un linguaggio chiaro, semplice, empatico e adeguato, al fine di produrre risposte chiaramente comprensibili ai firmatari; incoraggia la Commissione ad affidare al personale con maggiore esperienza e di grado più elevato il ruolo di presentare le posizioni della Commissione nelle riunioni della commissione per le petizioni; chiede alla Commissione un maggiore coinvolgimento nelle attività della commissione per le petizioni e, in particolare, di rispondere in modo tempestivo alle questioni sollevate nelle petizioni
5. Cooperazione rafforzata tra Commissione UE e Commissione Petizioni del Parlamento UE
Un giudizio positivo su quale migliore pratica e parametro di riferimento per migliorare la strategia generale riguardante l'applicazione del diritto dell'UE, all'approccio della Commissione di fissare un termine di 12 mesi per deferire i casi di infrazione alla CGUE, che costituisce già la prassi laddove persista il mancato recepimento di una direttiva legislativa da parte di uno Stato membro; è del parere che una cooperazione rafforzata tra la Commissione e il Parlamento consentirebbe di affrontare meglio le violazioni del diritto dell'UE nei casi di pre-infrazione.
6. Tempestiva informazione della Commissione alla Commissione Petizioni del Parlamento UE sugli sviluppo delle procedure di infrazione nate dalle Petizioni
Invito alla Commissione ad aggiornare regolarmente la
commissione per le petizioni circa gli sviluppi delle procedure di infrazione e
a garantire che la commissione per le petizioni abbia accesso ai pertinenti
documenti della Commissione sulle procedure di infrazione e le iniziative
legislative avviate sulla base delle petizioni ricevute e sulle procedure EU
Pilot.
7. Valorizzare il ruolo della Banca dati delle Petizioni esistenti
Ricorda che la banca dati e-Petition (QUI)è uno
strumento interno essenziale che consente ai membri della commissione per le
petizioni di accedere a tutte le informazioni necessarie per seguire lo stato
di avanzamento di ciascuna petizione e poter prendere decisioni informate sul
trattamento delle petizioni.
8. Coopetazione con tutte le Commissioni del Parlamento UE
Sottolinea come la cooperazione con le altre commissioni
del Parlamento è essenziale per il trattamento esaustivo delle petizioni.
9. Accelerare le procedure di infrazione in materia ambientale per evitare peggioramenti dei danni all'ambiente
Considerato che le questioni ambientali hanno continuato a rappresentare un ambito di grave preoccupazione per i firmatari nel 2022 e che oltre il 20 % delle petizioni riguardava problemi di natura ambientale. invita in tale contesto, la Commissione, nei casi in cui sia stata rilevata la mancata attuazione della legislazione ambientale dell'UE, ad avviare senza indugio una procedura di infrazione che dovrebbe essere completata entro un lasso di tempo ragionevole al fine di evitare un ulteriore deterioramento dell'ambiente.
10. Creare una Procura Verde Europea
Richiama l'attenzione sull'audizione pubblica della commissione per le petizioni del 25 marzo 2022 su un Procuratore verde dell'UE, che ha valutato le carenze e le sfide nell'applicazione del diritto penale ambientale dell'UE sulla base delle petizioni ricevute, nonché i nuovi strumenti per affrontare la criminalità ambientale, compresa l'eventuale creazione di una Procura verde europea, e ha aperto la strada all'adozione di un parere da parte della commissione.
NOTA MIA: L’attuale Procura Europea (QUI) non si occupa
di reati ambientali
Sul diritto penale dell’ambiente vedi la nuova Direttiva
(UE) 2024/1203 (QUI)
del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 aprile 2024 (modificata
leggermente rispetto a quella proposta inizialmente-QUI)
stabilisce norme minime per quanto riguarda la definizione dei reati e delle
sanzioni al fine di proteggere l'ambiente in modo più efficace, nonché per
quanto riguarda le misure volte a prevenire e combattere la criminalità
ambientale e ad applicare efficacemente il diritto ambientale dell'Unione.
11. Partecipazione dei presentatori delle Petizioni a missioni di informazione sull'oggetto della Petizione
Ricorda che i firmatari possono partecipare non solo alle deliberazioni sulle petizioni da loro presentate, ma anche alle missioni d'informazione basate su tali petizioni; ritiene, a tale proposito, che offrire ai firmatari la possibilità di ottenere il rimborso delle spese di viaggio quando partecipano a una missione d'informazione della commissione per le petizioni che riguarda la loro petizione faciliterebbe la loro partecipazione; ricorda che le missioni d'informazione rappresentano una parte importante delle attività annuali della commissione per le petizioni.
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