Ora c'è la VIA NUOVA che consiste in sintesi (i tecnici mi perdoneranno la semplificazione ma sono in grado di dimostrare nel merito ampiamente) nei seguenti principi...
1. un sito comprensivo dell'ambiente che lo caratterizza e la salute pubblica di chi ci vive devono comunque adeguarsi ad un progetto e non viceversa, come affermava la ratio della vecchia/vera VIA per la quale se non si adeguava al sito il progetto veniva bocciato;
2. i progetti definiti "strategici" devono avere una corsia preferenziale in deroga alla norme ambientali anche se vigenti, d'altronde ormai tutti i progetti a rilevante impatto ambientale sono diventati strategici;
3. un progetto, per il suo rilevante impatto ambientale non può essere dichiarato compatibile con un dato sito? Nessun problema si instaura una procedura di concertazione, tra autorità pubblica e proponente, accettando richieste continue di integrazioni fino a rendere approvabile il progetto (peccato che la legge quella di una volta, ancora in vigore ma chissenefrega, prevede che si possono chiedere una volta sola le integrazioni);
4. un progetto allo stato attuale della vigente normativa, anche applicando i principi derogatori di cui ai punti precedenti, non si può rendere compatibile con un sito? Nessuna problema cambiano la legge o con atti amministrativi cambiano il quadro ambientale del sito magari rimuovendo i rischi e le criticità esistenti e il progetto diventa magicamente compatibile;
5. un progetto è stato bocciato da tar e consiglio di stato? Nessun problema si può ripresentare per una nuova VIA ma con procedura accelerata riapprovarlo di nuovo. Attenzione questo non è un principio come quelli sopra elencati è una norma dello stato italiano approvata qualche anno fa e tutt'ora in vigore;
6. Di fronte a questo commissariamento del diritto ambientale e della Valutazione di Impatto Ambientale e a norme come quella del punto 5 poi non ci si può stupire che i giudici amministrativi poi emanino sentenze come dire in linea a quanto sopra.
P.S. i principi suddetti ovviamente sono elencati da decine di esperienze di vertenze, procedimenti e cause vissute da me in prima persona in giro per l'Italia in questi anni di "transizione ecologica
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