Dopo il
mio post di ieri (vedi QUI), sull'impianto
rifiuti di Ferdeghini la notizia di oggi è che l'ordinanza
della Provincia di cui hanno scritto i mass media locali nei giorni
scorsi non
esiste; però, dichiarano dalla Provincia di Spezia, l'impianto è sotto controllo per impedire
nuovi accumuli di rifiuti. Accumuli che in realtà dovevano essere impediti
peraltro da oltre due anni.
Come
ormai è assodato l'impianto attualmente è autorizzato per quantità di rifiuti
non adatti alla attuale struttura dello stesso come hanno ammesso onestamente
gli stessi rappresentanti della ditta ma anche dalla Provincia visto che sta
avviando la procedura per applicare all’impianto una disciplina più rigorosa (AIA autorizzazione integrata ambientale,
per una analisi di questa disciplina vedi QUI).
Una
disciplina che costringerà a valutare anche l’impatto sanitario dell’impianto cosa
fino ad ora mai fatto nonostante la normativa sulle industrie insalubri sia
addirittura di epoca fascista per non parlare di quella successiva (vedi QUI)!
Comunque
alla luce di quanto sopra scritto sorge inevitabile una domanda agli
amministratori pubblici in primo luogo la Provincia. Una domanda non polemica
ma solo finalizzata a capire la miglior tutela della sicurezza e della salute
dei residenti nella zone limitrofe all’impianto.
La domanda è la seguente: senza una ordinanza o una revisione
della attuale autorizzazione le Autorità competenti come possono impedire che
nell'impianto arrivino quantità e qualità di rifiuti non adeguati alla sua
attuale conformazione?
I
cittadini non possono aspettare i tempi lunghi della nuova autorizzazione (AIA)
per essere certi che l'accumulo di rifiuti nel piazzale non si riproduca.
Quanto ai
controlli "rigorosi" delle autorità pubbliche, in base a
dichiarazioni riportate dal Secolo XIX di oggi, mi si consenta, dopo oltre due anni di
violazioni sistematiche delle prescrizioni autorizzatorie impunite salvo la
blanda diffida dl 2015, di diffidare (scusandomi per l'uso giuridicamente improprio del termine) di queste promesse.
SI AMMINISTRA CON GLI ATTI
NON CON I DISCORSI!
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