Le
dichiarazioni del Sindaco durante il Consiglio Comunale di ieri, avente ad
oggetto l’inquinamento del nostro territorio e del nostro golfo, costituirebbero un delirio politico amministrativo che non meriterebbe alcuna considerazione se non fosse che quel delirio è stato prodotto dal principale rappresentante istituzionale della città.
Quindi di seguito voglio dimostrare come le dichiarazioni del Sindaco non abbiano alcun fondamento tecnico, scientifico, politico e amministrativo e costituiscano l'ennesimo esempio della sciocca arroganza di questo personaggio che in pochi anni di "sindacatura" è riuscito a distruggere l'immagine che aveva acquisito in oltre 20 anni di militanza in una associazione della società civile come l'Arci.
Dimostrerò quanto sopra, citando documenti ufficiali di istituzioni pubbliche compresi quelli del Comune. Insomma Federici in contraddizione con se stesso!
LA PRIMA: “è da 12 anni che facciamo indagini epidemiologiche”. Ora anche chi
non è epidemiologo sa che la epidemiologia,soprattutto quella analitica,
consiste nello studio delle
relazioni causa-effetto tra fattori inquinanti e malattie. Di
indagini su scala ampia di questo tipo non
se ne sono viste ma non voglio dimostrarlo con parole mie ma con il
documento con il quale il Comune di Spezia imposta il nuovo incarico, ancora da
svolgere, all’Istituto Superiore di Sanità e che ha (cito testualmente dal
testo ufficiale) come obiettivo di: “procedere,
con risorse umane ed economiche contenute, ad una lettura sanitaria dei dati
ambientali usualmente rilevati per altre finalità la quale, ripetuta nel tempo
finirà con il costituire un efficace sistema di monitoraggio sanitario”.
LA SECONDA. Se così stanno le cose risulta risulta ridicola anche la
seconda affermazione del Sindaco: “non emergono dati preoccupanti dalle
indagini svolte fino ad ora”. Visto
che il sistema di monitoraggio sanitario continuo deve essere ancora impostato
e soprattutto realizzato, come fa il Sindaco a fare una affermazione come quella
sopra riportata?
LA TERZA: ”se l’inquinamento è così grave perché non si
chiede la chiusura della mitilicoltura?”. A parte il fatto che semmai è compito delle autorità competenti chiedere
questa chiusura, Sindaco in testa, previo pareri Arpal ed Asl; il Sindaco dovrebbe
sapere che lo studio ICRAM che ha dimostrato l’inquinamento chimico
presente nella zona di mare sottostante agli allevamenti dei mitili ha
solo un rischio potenziale di rilascio eco
tossicologico verso i “muscoli” spezzini. Se il Sindaco invece è a conoscenza
di un rischio reale lo dica perché se non lo fa, ed il rischio c’è, allora io lo
denuncio per omissioni di atti di ufficio.
LA QUARTA: “Schiavone
(il pentito che ha denunciato i possibili interramenti
e/o affondamenti anomali nelle nostre zone e nel nostro golfo ndr.) è un infame e non può essere attendibile
comunque”. Che Schiavone non sia una
brava persona lo sappiamo tutti ma non lo era neppure Buscetta non per questo
Falcone si è rifiutato di utilizzarlo ovviamente. Peraltro proprio qualche
giorno fa grazie alle dichiarazioni “dell’infame”
sono stati eseguiti ben 17 arresti in relazione ad una discarica in Campania!
LA QUINTA: “mettere tutto insieme Pertusola, discariche, cantieri navali è assolutamente senza senso e costituisce solo una
provocazione per demolire gratuitamente l’immagine della nostra città”. Anche qui non rispondo con parole mie ma con
il Decreto Ministeriale 10/1/2000 che ha
istituito il sito di bonifica di Pitelli. Questo Decreto afferma nei suoi
presupposti che:
“1. in attesa della
caratterizzazione si perimetrava un’area ampia riguardante le zone di
discarica nelle colline di Pitelli, le aree occupate dagli insediamenti
industriali presenti sia nell'entroterra che sulla fascia costiera dei
comuni di La Spezia e Lerici e al tratto di mare prospiciente i cui
fondali siano stati oggetto di sversamenti abusivi e nei quali abbiano
recapitato o recapitino scarichi. 2. le aree così individuate, erano caratterizzate da
una significativa presenza di attività produttive, di discariche e da gravi
condizioni di degrado, e sono collocate a ridosso dei centri abitati. 3. Il perimetro poteva essere modificato con decreto del Ministro dell'ambiente
nel caso in cui dovessero emergere altre aree con
una possibile situazione di inquinamento tale da rendere necessari ulteriori
accertamenti analitici e/o interventi di bonifica.“
Non a caso lo
studio di caratterizzazione (vedi QUI) della parte a mare del sito di Pitelli, nelle premesse
afferma : “Sono presenti numerose
attività anche all’interno della perimetrazione a terra del sito di bonifica di
interesse nazionale: attività di tipo commerciale o legate al trasporto
marittimo e della cantieristica navale; di tipo industriale, con impianti tuttora
attivi (PbO, Centrale Termoelettrica ENEL, etc.) o dismessi (Ex Fonderia di
Piombo Pertusola, etc.); presidi militari, impianti di gestione rifiuti
(discariche Vallegrande, Monte Montada, Saturnia, Ruffino-Pitelli, Val Bosca,
Tiro a Piattello, etc.). In relazione a queste ultime, sono presenti aree
dismesse, che in passato sono state sede di impianti di smaltimento, e aree
utilizzate in maniera discontinua come discariche (Area Ex Ipodec, Area
Campetto, etc.“.
A conferma che il sito di Pitelli è legato anche ad attività
industriali di natura chimica nel 2001
un nuovo Decreto (vedi QUI) ha
esteso il perimetro del sito all'area della Pertusola, sede di impianti
industriali dismessi in gravi condizioni di degrado e fortemente contaminata da
metalli pesanti.
Quindi
la sommatoria dei problemi ambientali l’ha fatta il Ministero dell’Ambiente previo
parere favorevole, tra gli altri, del
Comune di Spezia. Mai sentito parlare di
impatto cumulativo sig. Federici? No? Se lo faccia spiegare dai suoi tecnici
pagati profumatamente!
LA SESTA: "Il sito di bonifica di Pitelli è stato giustamente trasformato da sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale perchè dei 52 siti non ne è stato bonificato nessuno con un enorme spreco di denaro pubblico". Davvero è così? Anche qui non rispondo con parole mie ma con quelle della Cgil nazionale: "Sul bilancio fallimentare delle bonifiche, ha concorso “il condono tombale” introdotto dalla legge 13 del 2009, che, con l’art.2 sulla complessa gestione degli interventi di bonifica e sulla pianificazione del futuro delle aree interessate. In aggiunta, si sono ridimensionate le risorse pubbliche destinate agli interventi, permanendo un quadro normativo, che anche a seguito dell'ultima modifica introdotta con il Decreto Semplificazioni, sembra voler continuare a favorire l’inazione e il mancato risanamento ambientale che alimenta i problemi per la salute umana e i costi sanitari.” ((per il testo completo vedi QUI).
A questo occorre aggiungere lo scandalo dei fondi scomparsi per la bonifica delle are militari: la legge finanziaria 2008 (legge 244/2007) aveva ridotto di 10 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2008-2010 la dotazione del fondo per tali bonifiche, fondo poi sparito del tutto negli anni successivi.
Insomma sono le scelte dei governi anche di centro sinistra ad aver bloccato le bonifiche a prescindere dal fatto che i siti inquinati fossero classificati di interesse nazionale o regionale.
CONCLUSIONI
Federici poteva risparmiarsi l’ennesimo
intervento, indegno di un Sindaco, pieno
di insulti, di allusioni, di dietrologie paranoiche e soprattutto di confusione
tecnico amministrativa…… ma ci siamo abituati con questo Sindaco: piazza Verdi
e Teatro Civico insegnano!
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