Con avviso del 18 gennaio 2016 pubblicato nel BURL del 3 febbraio 2016
(vedi QUI a pagina 13) la Autorità Portuale ha reso noto l’istanza di rinnovo
della concessione demaniale da parte della ditta che è stata autorizzata dalla
Provincia a depositare (messa in riserva) le ceneri da carbone nel Molo
Garibaldi.
L’istanza si fonda su:
1. l’Accordo Quadro stipulato tra Autorità Portuale, La Spezia
Container Terminal S.p.A., Sepor S.p.A. e Italterminali S.r.l. (ora Italcementi
S.p.A.);
2. il Protocollo
d’Intesa stipulato tra Autorità Portuale
e Italterminali S.r.l. (ora Italcementi S.p.A.).
L’Accordo Quadro ed i Protocolli di Intesa sono stati
approvati del Comitato Portuale nella seduta in data 23.07.2015.
Per il testo della Accordo Quadro e del Protocollo di Intesa vedi QUI.
Per il testo della Accordo Quadro e del Protocollo di Intesa vedi QUI.
Ovviamente spetterà alla Autorità Portuale decidere sul
rinnovo della concessione tenuto conto che comunque sono stati sottoscritti
Accordi e Protocolli.
Il termine per le osservazioni e la presentazione di istanza
concorrenti scadrà domani, ma questo a questo punto non è ovviamente rilevante.
Quello che rileva è:
1. cosa c’è scritto in quegli Accordi e Protocolli citati
dall’avviso della Autorità Portuale? Il link a cui rinvio l’avviso sul BURL, vedi QUI, non sembra funzionare e nel sito della Autorità Portuale alla voce
concessioni c’è solo il registro ma non i documenti vedi QUI. i documenti in questione si trovano ad un altro link che ho postato sopra a conferma della confusione che c'è nella gestione del sito della Autorità Portuale. Nei documenti non c'è alcun riferimento all'impianto di ceneri ma questo non sposta di un millimetro la questione che pongo di seguito;
2. la Autorità Portuale quando ha sottoscritto i sopracitati accordi e protocolli sapeva della domanda di autorizzazione per l'attività di recupero delle ceneri da carbone nel Molo Garibaldi? L'istanza della ditta è del 31 agosto e la votazione in Comitato Portuale è di appena un mese prima, sembra strano che non si sapesse nulla delle intenzioni del concessionario di usare quell'area non più e non solo per depositare cemento ma depositare rifiuti per il loro recupero;
2. la Autorità Portuale quando ha sottoscritto i sopracitati accordi e protocolli sapeva della domanda di autorizzazione per l'attività di recupero delle ceneri da carbone nel Molo Garibaldi? L'istanza della ditta è del 31 agosto e la votazione in Comitato Portuale è di appena un mese prima, sembra strano che non si sapesse nulla delle intenzioni del concessionario di usare quell'area non più e non solo per depositare cemento ma depositare rifiuti per il loro recupero;
3. a prescindere dal punto 2, che comunque è rilevante
ovviamente da un punto di vista amministrativo, la Autorità Portuale valuterà che su questa istanza dovrà decidere non rimuovendo l’autorizzazione alla messa in riserva
di rifiuti speciali come le ceneri da carbone?
4. la Autorità
Portuale valuterà nel decidere il rinnovo di questa concessione se la attività
di recupero ceneri è compatibile con le
destinazioni funzionali del Piano Regolatore del Porto vigente nell’area del Molo
Garibaldi? la questione la ho affrontato in questo post.
Infatti la ditta in questione può avere tutte le autorizzazioni ambientali di questo mondo, compresa quella per le ceneri, ma se l'attività è in contrasto non solo con l'attuale concessione in fase di rinnovo ma con la destinazione funzionale dell'area interessata in base all'attuale Piano Regolatore del Porto, l'AP può bloccare l'impianto di ceneri non riconoscendo questa attività nella nuova concessione.
Una cosa è certa in questa vicenda la trasparenza appare
quanto meno molto discutibile e non mi riferisco tanto alle pubblicazioni
peraltro come dire difficili da reperire da parte del cittadino medio, ma alla
necessità che questa pratica avrebbe dovuta essere resa pubblica fin dall’avvio
della richiesta di autorizzazione dell’ìmpianto
in questione….trattandosi di una attività potenzialmente impattante che
andava a sommarsi ad altre attività in un area vicinissima al centro abitato e
alle attività crocieristiche per non parlare dei lavoratori portuali.
Così non è stato fino ad ora, vedremo in seguito...
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