Sono
state pubblicate le motivazioni della SENTENZA N. 1/2004 della Corte Costituzionale (vedi
QUI). che
ha dichiarato la incostituzionalità della attuale legge elettorale nazionale. Al di la delle importanti questioni tecnico
giuridiche che indirizzeranno la riforma della legge elettorale, la sentenza
contiene affermazioni di principio fondamentali che riguardano non solo la
legge elettorale per Camera e Senato ma più in generale:
1.
il rapporto tra cittadini, titolari della sovranità popolare, da un lato e
partiti dall’altro.
2.
il concetto di rappresentanza espresso dalla
Costituzione e quindi il rapporto che deve esserci tra necessaria
governabilità e rispetto del diritto di
voto individuale dei cittadini
3.
i limiti dei premi di maggioranza in rapporto alla esigenza di garantire la
proporzionalità della rappresentanza elettorale
Vediamo
una sintetica proposizione delle parti più significative della sentenza della
Corte Costituzionale (in corsivo) e dei relativi principi che ne derivano
(maiuscolo e in rosso).
IL VOTO DEI
CITTADINI NON PUÒ ESSERE STRAVOLTO DAI PREMI DI MAGGIORANZA CHE DEVONO COMUNQUE
GARANTIRE LA ADEGUATA RAPPRESENTANZA DELLA PLURALITÀ DELLE POSIZIONI ESISTENTI
TRA I CITTADINI VOTANTI
“
….principio fondamentale di eguaglianza
del voto (art. 48, secondo comma, Cost.). Esso, infatti, pur non vincolando il
legislatore ordinario alla scelta di un determinato sistema, esige comunque che
ciascun voto contribuisca potenzialmente e con pari efficacia alla formazione
degli organi elettivi”.
In tal senso il principio di proporzionalità è
garantito dai seguenti articoli della Costituzione:
1. L’articolo 72 : “…..Il regolamento stabilisce procedimenti
abbreviati per i disegni di legge dei quali è dichiarata l'urgenza. Può altresì
stabilire in quali casi e forme l'esame e l'approvazione dei disegni di legge
sono deferiti a commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare
la proporzione dei gruppi parlamentari.”
2. L’articolo 82: “Ciascuna Camera può disporre inchieste su
materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una
commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La
commissione di inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi
poteri e le stesse limitazioni dell'Autorità giudiziaria.”
3. L’articolo 83: “Il Presidente della Repubblica è eletto dal
Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano tre
delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia
assicurata la rappresentanza delle minoranze”.
I PARTITI E
QUINDI I RAPPRESENTATI ELETTI NEI PARTITI NON ACQUISISCONO RUOLO COSTITUZIONALE
MA SONO SOLO STRUMENTI DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ASSOCIAZIONE CHE LA
COSTITUZIONE RICONOSCE AI CITTADINI
“….le funzioni attribuite ai
partiti politici dalla legge ordinaria al fine di eleggere le assemblee – quali
la “presentazione di alternative elettorali” e la “selezione dei candidati alle
cariche elettive pubbliche” – non consentono di desumere l’esistenza di
attribuzioni costituzionali, ma costituiscono il modo in cui il legislatore
ordinario ha ritenuto di raccordare il diritto, costituzionalmente riconosciuto
ai cittadini, di associarsi in una pluralità di partiti con la rappresentanza
politica, necessaria per concorrere nell’ambito del procedimento elettorale, e
trovano solo un fondamento nello stesso art. 49 Cost.» (ordinanza n. 79 del
2006). Simili funzioni devono, quindi, essere preordinate ad agevolare la
partecipazione alla vita politica dei cittadini ed alla realizzazione di linee
programmatiche che le formazioni politiche sottopongono al corpo elettorale, al
fine di consentire una scelta più chiara e consapevole anche in riferimento ai
candidati.”
LA SOVRANITÀ
POPOLARE APPARTIENE COSTITUZIONALMENTE AI CITTADINI ANCHE DOPO LE ELEZIONI E
QUINDI LA LEGGE ELETTORALE NON PUÒ STRAVOLGERE QUESTO PRINCIPIO COSTITUZIONALE
"Le
condizioni stabilite dalle norme censurate sono, viceversa, tali da alterare
per l’intero complesso dei parlamentari il rapporto di rappresentanza fra
elettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso si costituisca correttamente e
direttamente, coartano la libertà di scelta degli elettori nell’elezione dei
propri rappresentanti in Parlamento, che costituisce una delle principali
espressioni della sovranità popolare, e pertanto contraddicono il principio
democratico, incidendo sulla stessa libertà del voto di cui all’art. 48 Cost."
CONCLUSIONI
Una
lezione, quella della Corte Costituzionale fondata sull’attuale testo della
Costituzione, che dimostra, soprattutto
nella sua parte Prima (titolo IV compreso), una concezione della democrazia
rappresentativa da salvaguardare e che può essere riassunta da questa frase: “……affinché la sovranità del popolo nelle sue
articolazioni pesi nelle decisioni parlamentari occorre che il processo di decisione
consideri adeguatamente i diversi interessi dei quali la legge deve regolare il
contemperamento. L’utilità che le leggi risultino ponderatamente elaborate ha
manifestamente un valore più alto che non la velocità dl meccanismo che le
produce. Intendendo la democrazia
maggioritaria come orientata a
che “l’indirizzo premiato dal voto popolare non trovi ostacoli istituzionali
alla sua più completa attuazione”, si torna in definitiva alla idea della
unicità e concentrazione del potere, in aperto contrasto con i principi dello
Stato di diritto. La tirannia della maggioranza è un rischio che indusse i
Costituenti a introdurre limiti al governo maggioranza, in modo da evitare che
la sovranità popolare (ex articolo 1) si risolva automaticamente nella sovranità
di una semplice maggioranza parlamentare.”
(Lorenza Carlassare “Nel segno della Costituzione” ed. Feltrinelli 2012).
Insomma
una bella lezione dei principi democratici della nostra Costituzione non solo ai
decisionisti presenti in Parlamento ma anche nelle amministrazioni regionali e
locali come avevo spiegato QUI.
Una
lezione che non potrà essere facilmente rimossa dalla legge elettorale in
discussione in parlamento……..
Anche una prova "certificata" di come la nostra Costituzione sia estremamente democratica (nonostante i reiterati e maleodoranti recenti ritocchi).....Basterebbe applicarla in tutte le sue pieghe invece che (da parte della politica) tentare di aggirarla in ogni modo !
RispondiEliminaassolutamente d'accordo!
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