venerdì 27 luglio 2012

La poesia, il rispetto delle leggi, la centrale enel…….prima ci si informa poi si parla e si poetizza!


La Sig.ra Beverini portavoce del Premio Montale consegnato all’interno della centrale enel, in un articolo apparso sul quotidiano la Nazione afferma: "Fino a quando l'Enel è nella legge, come certificano i controlli abituali, non ci sarà motivo per non essere sostenuti dalla società elettrica...".

Bene non mi intendo di poesia, ma mi intendo di leggi ambientali e penso che la poesia possa essere occasione di elevazione degli animi ma non certo di rimozione della realtà tanto meno di leggi importanti come quelle ambientali. Perché se il premio di cui parliamo può essere discutibile ma allo stesso tempo legittimamente promosso da chi lo ha organizzato, non è legittimo fare affermazioni come quelle sopra riportate che nulla hanno a che fare con la poesia ma molto hanno a che fare con la superficialità con la quale molta della c.d. intellighenzia spezzina ha sempre affrontato i temi caldi della città a cominciare da quelli ambientali

Allora, licenze poetiche o meno, è vero o non è vero che la centrale Enel rispetta la legge?
Ci sono norme sicuramente violate (cioè quelle oggettivamente violate dalla gestione della centrale Enel di Spezia) e altre potenzialmente violate in quanto nessuno (Enel S.p.A. o amministrazioni pubbliche competenti) ha mai chiarito se vengano davvero rispettate.


LE NORME SICURAMENTE VIOLATE DALLA GESTIONE DELLA CENTRALE ENEL
1. La centrale avrebbe dovuto avere la nuova autorizzazione integrata ambientale entro il 30/12/2004, come ho dimostrato in questo post (vedi qui ), siamo nel 2012 e questa autorizzazione non è stata ancora rilasciata.
2. La centrale relativamente alla emissione diffusa delle polveri emesse dallo sbarco del carbone non rispetta il punto 13 dell’articolo 2 della autorizzazione del 1997 in base alla quale attualmente funziona le centrale, il comma 4 articolo 269 del DLgs 152/2006 sempre relativamente alla prescrizioni contro tali emissioni polverulente, il comma 2 articolo 270 del DLgs 152/2006 sull’obbligo di convogliare in appositi sistemi isolati tali emissioni anche se questo potrebbe comportare costi onerosi per Enel SpA.


LE NORME POTENZIALMENTE VIOLATE DALLA GESTIONE DELLA CENTRALE ENEL   
1. Le norme relative alla gestione degli avvii e degli arresti (i c.d. transitori) dei gruppi della centrale in particolare quello a carbone: sia la vecchia normativa (articolo 8 di un decreto del 1989 per il testo vedi qui), sia il decreto del 1997 con la quale la centrale è attualmente autorizzata (punto 16 vedi per il testo qui) sia infine la vigente normativa nazionale (comma 14 articolo 271 del DLgs 152/2006). Tutte norme che prevedono prescrizioni da applicare a questi transitori e delle quali  non si sa "se e come" siano state fino ad ora applicate, visto che nessun rapporto pubblico è stato mai prodotto.
2. Non risultano mai pubblicati i rapporti sullo stato della gestione delle prescrizioni suddette in relazione a questi transitori (vedi comma 8 articolo 29 decies Parte II del DLgs 152/2006).
3. Relativamente ai transitori non è chiaro se e quando le Autorità Pubbliche preposte faranno rispettare ad Enel S.p.A. la Decisione della UE che impone ulteriori obblighi ad Enel, (ne ho scritto qui ).
4. Non è dato sapere se e come venga rispettata la norma (articoli 4 e  5 del DLgs 152/2007 sui microinquinanti e le ricadute al suolo degli stessi, nonché del DLgs 152/2006 che ne disciplina le emissioni dal camino)  che impone ad Enel SpA il monitoraggio dei microinquinanti emessi dalla combustione del carbone.
5. Non è dato sapere se Enel SpA rispetti il punto punto 14 della autorizzazione in base al quale Enel era obbligata a svolgere misure per rilevare il rumore della centrale e predisporre strumenti per limitarlo.
6. Non sono stati resi pubblici i dati sulla qualità del carbone bruciato in centrale al fine di verificare in primo luogo se corrisponda ai limiti di cui all’allegato X alla Parte V del DLgs 152/2006.


Ecco ho fatto alcuni esempi concreti e puntuali, sarebbe bene che la Sig.ra Beverini si informasse quindi prima di avventurarsi in dichiarazioni azzardate, ma soprattutto sarebbe bene che chi di dovere (Comune, Provincia, Arpal, Ministero dell’Ambiente, Procura della Repubblica) si attivasse seriamente da un lato per far rispettare le violazioni di legge certe, dall’altro per verificarne le violazioni potenziali.

Per fare tutto ciò non serve la poesia ma la buona amministrazione nonché l’esercizio delle funzioni pubbliche e soprattutto una vera indipendenza di giudizio del nostro ceto dirigente politico e tecnico-amministrativo verso Enel S.p.A.

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