Secondo una nuova analisi
dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)e dell'Agenzia
Internazionale dell’Energia (AIE), il sostegno ai combustibili fossili è quasi
raddoppiato nel 2021, rallentando i progressi verso gli obiettivi climatici
internazionali.
I nuovi dati dell'OCSE e
dell'AIE mostrano che il sostegno complessivo del governo ai combustibili
fossili in 51 paesi del mondo è quasi raddoppiato a 697,2 miliardi di dollari
nel 2021, da 362,4 miliardi di dollari nel 2020, poiché i prezzi dell'energia
sono aumentati con il rimbalzo dell'economia globale. Inoltre, si prevede che i
sussidi al consumo aumenteranno ulteriormente nel 2022 a causa dell'aumento dei
prezzi del carburante e del consumo di energia.
Si riporta il grafico sulla evoluzione degli incentivi per fonti tratto dall'analisi dell'OCSE-AIE
Secondo l’analisi il sostegno totale ai combustibili fossili è salito a 190 miliardi di dollari nel 2021 da 147 miliardi di dollari nel 2020.
E’ stato raggiunto il
sostegno ai produttori a livelli non visti in precedenza negli sforzi di
monitoraggio dell'OCSE, a 64 miliardi di dollari nel 2021, in aumento di quasi
il 50% su base annua e del 17% rispetto ai livelli del 2019. Tali sussidi hanno
in parte compensato le perdite dei produttori dovute al controllo dei prezzi
interni con l'aumento dei prezzi globali dell'energia alla fine del 2021. La
stima del sostegno ai consumatori ha raggiunto 115 miliardi di dollari,
rispetto ai 93 miliardi di dollari del 2020
L'OCSE e l'AIE hanno
costantemente chiesto l'eliminazione graduale del sostegno inefficiente ai
combustibili fossili e il reindirizzamento dei finanziamenti pubblici verso lo
sviluppo di alternative a basse emissioni di carbonio insieme al miglioramento
della sicurezza energetica e dell'efficienza energetica. Le sovvenzioni
destinate a sostenere le famiglie a basso reddito tendono spesso a favorire le
famiglie più ricche che utilizzano più carburante ed energia e dovrebbero
pertanto essere sostituite con forme di sostegno più mirate.
LA SCUSA DI TUTELARE LE FASCE
DEBOLI FA ACQUA COME AMMETTE LA STESSA DIRIGENZA DELL’OCSE
“La guerra di
aggressione della Russia contro l'Ucraina ha causato forti aumenti dei prezzi
dell'energia e minato la sicurezza energetica. Tuttavia, aumenti significativi
dei sussidi ai combustibili fossili incoraggiano il consumo dispendioso, pur
non raggiungendo necessariamente le famiglie a basso reddito", ha
affermato il segretario generale dell'OCSE Mathias Cormann. "Dobbiamo
adottare misure che proteggano i consumatori dagli impatti estremi del mercato
mutevole e delle forze geopolitiche in un modo che ci aiuti a mantenerci sulla
buona strada verso la neutralità del carbonio, nonché la sicurezza energetica e
l'accessibilità economica".
P.S. GLI ALTRI RAPPORTI E INCHIESTE CHE CONFERMANO QUANTO SOPRA RIPORTATO
questo ultimo Rapporto va a confermare anche altri recenti rapporti come quello del Gestore dei Mercati Energetici (QUI) o della Agenzia Internazionale per l'Energia NETE ZERO 2050 (QUI), della Corte dei Conti sulla inefficienza delle spese della UE sul clima (QUI), della Organizzazione Mondiale per la Metereologia (QUI), ma anche la significativa inchiesta del quotidiano The Guardian (QUI)
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