martedì 15 marzo 2022

Programma Nazionale Gestione Rifiuti verso macro aree interregionali per la gestione del ciclo dei rifiuti

Il Nuovo Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti è previsto dall’articolo 198-bis DLgs 152/2006 ed è attualmente sottoposto a verifica di assoggettabilità a VAS attraverso il Rapporto Preliminare Ambientale (QUI).

Particolarmente interessante della proposta di Programma è la parte che riguarda i Criteri generali per l’individuazione di macro-aree che consentano la razionalizzazione degli impianti.

 

Secondo la proposta di Programma esaminato dal Rapporto Preliminare nel rispetto dei principi di autosufficienza e prossimità, è necessario definire criteri generali per l’individuazione di macro-aree per la razionalizzazione degli impianti che tengano conto dell’impatto localizzativo, ambientale ed economico, anche relativamente agli impianti di recupero.

 

L’individuazione delle macro-aree, come previsto dall’articolo 198-bis, comma 2, lett. d), del DLgs. n. 152/2006, verrà effettuata attraverso la sottoscrizione di accordi tra le Regioni ai sensi dell’articolo 117, comma 8, della Costituzione.


I criteri generali che verranno utilizzati sono:

a) ciascuna macroarea deve rendersi tendenzialmente autosufficiente nel complessivo ciclo di produzione e gestione dei rifiuti;

b) la valutazione impiantistica e strutturale in ciascuna delle Regioni che costituiscono la macroarea deve tener conto: - della produzione, in termini assoluti, dei rifiuti urbani e speciali; - della presenza di impianti di incenerimento e di impianti di pretrattamento rifiuti (TMB, TBM, TM, STIR, ecc.); - del fabbisogno di impianti di recupero per la valorizzazione delle frazioni da raccolta differenziata, del fabbisogno residuo di impianti di incenerimento; - del preponderante ricorso allo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali in impianti di discarica;

c) il servizio di raccolta differenziata sia in termini quantitativi che qualitativi commisurato alla tassa/tariffa rifiuti per i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti urbani.

 

Quindi come affermato dal Documento “PROGRAMMA NAZIONALE gestione rifiuti: occorrono strategia, tempi certi e percorsi cogenti” (QUI) del Laboratorio REFRicerche a pagina 8: “la macroarea possa diventare il riferimento di area vasta nell’ambito del quale sostanziare i principi di autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi e di prossimità del recupero, limitatamente ai flussi per i quali appunto esistono opportunità di recupero e/o che possono beneficiare in questo modo di una scala impiantistica adeguata. Tutto ciò, evidentemente, in deroga o in subordine rispetto a ciò che potrà essere previsto nelle pianificazioni regionali.”


CONCLUSIONI

Come si vede gli indirizzi del Piano Nazionale hanno una duplice valenza: da un lato sembrano tentare di andare ad un parziale superamento della pianificazione regionale almeno sotto il profilo dell’impiantistica ma allo stesso anche su questo scala interregionale la pianificazione resta al centro di ogni corretta politica di gestione dei rifiuti urbani compresi quelli da raccolta differenziata.

 

 


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