Avevo
seguito questo percorso nel ruolo di
Garante di tutti i partecipanti. Nel
percorso sono stati coinvolti associazioni culturali, associazioni
ambientaliste, commercianti e operatori turistici ma anche comitati di
cittadini e singoli cittadini secondo modalità concordate con il Comune di
Porto Venere.
Le
accusa rivoltemi sono pesanti ma anche intempestive, visto che il percorso si è concluso con un
consiglio Comunale tenutosi il 20/12/2012; verrebbe infatti da dire se c’erano dei
problemi sul modo con cui ho svolto il mio ruolo di Garante come mai vengono
sollevati solo ora e non lo sono stati a tempo debito: forse perché tra qualche settimana si
vota per il rinnovo del Consiglio e della Amministrazione Comunale? Può darsi
ma non scendo a questo livello di polemica.
Voglio
invece chiarire puntualmente alcune delle accuse che mi sono state lanciate:
1. Avrei impedito di
tenere una assemblea di presentazione delle conclusioni del percorso
2. Mi sarei rifiutato di
presentare in Consiglio Comunale il Rapporto Finale
(vedi QUI), da
me redatto, contenente quanto emerso dal percorso di ascolto attivo
3. Sarei quindi stato
sleale professionalmente verso l’Amministrazione Comunale
RELATIVAMENTE
ALLA MANCATA PRESENTAZIONE DEL PERCORSO IN UNA ASSEMBLEA
Riguardo
alla assemblea in realtà, come risulta da questo comunicato (vedi QUI) a
firma mia e del Sindaco di Porto Venere in data 29/7/2011, alla fine del percorso si
sarebbe dovuto aprire un dibattito dentro gli organi del Comune, Consiglio e
Amministrazione, al fine di elaborare
una documento che desse risposte concrete ai bisogni e alle problematiche
emerse dal percorso.
Questa
impostazione era frutto del piano di lavoro iniziale (vedi
QUI) concordato
con l’Amministrazione, che era diviso in due parti:
La prima costituita dalle fasi
1 e 2, prevedeva un percorso di ascolto
dei bisogni dei cittadini di questa area
del Comune di Portovenere. L’ascolto si doveva concludere con un Rapporto
redatto dal sottoscritto con relativa valutazione, da parte della Amministrazione, delle
conclusioni in esso contenute.
Il percorso si è fermato, per ora alla prima parte conclusasi con il Rapporto Finale del percorso di ascolto attivo (sopra linkato), e con la votazione da parte del Consiglio Comunale in data 20/12/2012 di un documento di indirizzo (vedi QUI) che esprimeva gli intendimenti della Amministrazione e della maggioranza consiliare che la sostiene, nel recepire quanto emerso dal Rapporto Finale redatto dal sottoscritto nella qualità di Garante.
Quindi
non è stato il sottoscritto ad
impedire una presentazione assembleare
del Rapporto Finale ma semmai un accordo tra me, in qualità di Garante
ed il Sindaco di Porto Venere, come risulta dal comunicato del 29/7/2011 già citato.
La
ragione era ed è semplice non aveva senso ritornare ad un confronto dei
cittadini senza una presa di posizione del Consiglio e della Amministrazione
Comunale sul Rapporto Finale. Di cosa
avrebbero dovuto discutere i cittadini? Di quello che avevano già espresso al
sottoscritto nel percorso di ascolto attivo?
D’altronde tutti i soggetti coinvolti avevano ricevuto il Rapporto
Finale e lo avevano ampiamente condiviso. A quel punto toccava alla politica
dare risposte.
Dopo
queste risposte si sarebbe invece dovuto aprire un percorso di progettazione
partecipata (la c.d. parte 2 vedi piano
di lavoro citato in precedenza) che per ora non è partita per decisione della
Amministrazione stessa ma anche e soprattutto per i ritardi (oltre un anno, ma su questo torno in seguito nel presente post) di elaborazione da parte dell'Amministrazione del documento di risposta ai risultato del mio Rapporto, approvato solo a ridosso delle nuove elezioni amministrative.
RELATIVAMENTE
A NON AVERE PARTECIPATO ALLA PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DEL RAPPORTO FINALE DEL PERCORSO DI ASCOLTO ATTIVO
Le ragioni della mia mancata
partecipazione sono due:
la prima pratica: non venne
concordata con me la data del Consiglio, che invece mi venne comunicata unilateralmente con una mail
in data 16 /12/2012, quel giorno avevo già impegni di lavoro prefissati fuori
provincia.
La seconda è di principio e quindi
ben più importante e si riassume in due contestazioni di fondo che feci alla
Amministrazione Comunale :
1. in primo luogo il ritardo tra le conclusioni del
percorso (luglio 2011) e la seduta del Consiglio Comunale (dicembre 2012) di approvazione del documento di valutazione e
di indirizzo su quanto emerso nel Rapporto Finale del Percorso di Ascolto
Attivo. Un ritardo assolutamente non
giustificato sotto il profilo della credibilità del percorso di ascolto e
soprattutto del futuro percorso di progettazione partecipata ancora da
attivare. Ritardo non certo prodotto da
alcuna responsabilità del sottoscritto;
2. in secondo luogo perché, a conclusione del Percorso di Ascolto nella mia qualità di Garante avevo preso
l’impegno a sollecitare la pubblicazione
di una serie di atti da parte della Amministrazione Comunale propedeutici
ad instaurare un clima di collaborazione di trasparenza tra l’Amministrazione stessa e i cittadini.
Queste richieste riportate anche nel Rapporto Finale del Percorso di Ascolto
attivo erano quelle contenute in questo riquadro
SOTTO IL PROFILO DELLA AMMINISTRAZIONE ATTIVA:
1. verificare stato convenzione con AUSER per gestione servizi igienici spiaggia pubblica
2. verificare con i vigili se le distanze per i parcheggi nella discesa della II Traversa rispettano il Codice della Strada
3. verificare se esiste depositato in Comune un progetto di semaforo intelligente presentato da Le Terrazze per la II Traversa dell’Olivo
SOTTO IL PROFILO DELL'ACCESSO AGLI ATTI ED IN GENERALE DELLA TRASPARENZA NELLA AZIONE AMMINISTRATIVA:
1. pubblicare e/o consegnare, se esistono, al Comitato Olivo, dati ufficiali monitoraggio rumore discoteca venerdì sera nelle abitazioni civili
2. consentire accesso al Comitato Olivo ai seguenti atti: certificati collaudo opere urbanizzazione ex Progetto Urbanistico Operativo Le Terrazze , atto unilaterale d'obbligo firmato in originale
3. rispondere alla richiesta dei firmatari della lettera sulle modalità di gestione della concessione della U.S.
4. regolamentazione parcheggio ad uso pubblico nell'area Le Terrazze
1. verificare stato convenzione con AUSER per gestione servizi igienici spiaggia pubblica
2. verificare con i vigili se le distanze per i parcheggi nella discesa della II Traversa rispettano il Codice della Strada
3. verificare se esiste depositato in Comune un progetto di semaforo intelligente presentato da Le Terrazze per la II Traversa dell’Olivo
SOTTO IL PROFILO DELL'ACCESSO AGLI ATTI ED IN GENERALE DELLA TRASPARENZA NELLA AZIONE AMMINISTRATIVA:
1. pubblicare e/o consegnare, se esistono, al Comitato Olivo, dati ufficiali monitoraggio rumore discoteca venerdì sera nelle abitazioni civili
2. consentire accesso al Comitato Olivo ai seguenti atti: certificati collaudo opere urbanizzazione ex Progetto Urbanistico Operativo Le Terrazze , atto unilaterale d'obbligo firmato in originale
3. rispondere alla richiesta dei firmatari della lettera sulle modalità di gestione della concessione della U.S.
4. regolamentazione parcheggio ad uso pubblico nell'area Le Terrazze
Nonostante i mie forti e solleciti inviti, questi documenti e queste risposte, non sono mai state pubblicate e/o attivate dalla Amministrazione Comunale.
Quindi
ecco spiegate le ragioni del mio rifiuto di presentare in Consiglio Comunale il
Rapporto Finale lo scorso dicembre.
CONCLUSIONI
Credo
che questa vicenda del Comune di Portovenere, confermi in generale, come, quasi sempre, gli Amministratori Locali continuino ad avere una visione proprietaria del percorso
partecipativo. Infatti una volta che lo attivano o lo promuovono poi sono
loro che decidono quanto deve durare, chi deve partecipare, quando e come debbano rispondere alle
conclusioni del percorso.
In
realtà una volta attivato un percorso
partecipativo diventa proprietà della comunità coinvolta e chi ne è Garante
deve in primo luogo rispondere alla comunità dei partecipanti e non alla
Amministrazione Comunale.
Quindi venendo alla terza accusa: di slealtà professionale verso il Comune la rigetto al mittente. In qualità di Garante del percorso di ascolto attivo io dovevo e devo essere leale solo verso la comunità dei partecipanti al percorso.
È
quello che ho fatto, rifiutando di
presentare un percorso di ascolto senza che l’Amministrazione avesse adempiuto
ad alcuni semplici e trasparenti adempimenti emersi proprio dal percorso
stesso.
Peraltro
lealtà e professionalità confermata
dallo stesso documento approvato dal Consiglio
Comunale, dove si prende atto del Rapporto finale da me elaborato senza
alcuna critica e contestazione ma anzi con un ringraziamento, verso il mio
lavoro, esplicitamente espresso dal rappresentante della Amministrazione in
sede di introduzione alla seduta del Consiglio, lo stesso rappresentante che mi accusa ora di slealtà di non professionalità.
Spero
quindi che chiunque governerà il Comune di Portovenere possa imparare da questa
esperienza e non ripetere gli errori, e mi
auguro che nel futuro non ci sia bisogno di Garanti per la partecipazione e la
trasparenza, la garanzia migliore dovrebbe essere prodotta dal modo di
governare di dirigenti e amministratori pubblici …… o no?
in un incontro pubblico a PORTO VENERE,si è parlato di decisioni assunte dalla amministrazione,dopo aver attivato il meccanismo della partecipazione. In verità la procedura,attivata una unica volta,è stata rispettata solo per la prima parte con l'ascolto dei cittadini ma non è stato assolutamente completato con gli obbligatori passaggi successivi.Il sindaco uscente quando è stato il suo turno di rispondere alla domanda sul come finirà quella pratica che doveva concludersi col passaggio in consiglio comunale nel luglio 2011
RispondiEliminaha descritto un percorso che nulla ha in comune con la procedura corretta per potersi fregiare della partecipazione.Un'ennesima promessa del 2008 non mantenuta.Siccome lo slogan per chiedere il secondo mandato è IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE,c'è da temere che anche quell'unico tentativo,se ne avesse la possibilità,resterebbe un'opera incompiuta e non ripetuta
Ad elezioni avvenute,con la netta sconfitta dell'ipotesi di un secondo mandato a Nardini(ex sindaco di Porto Venere),si auspica
RispondiEliminache la nuova,giovane amministrazione,attui quanto promesso nella
pur breve campagna elettorale.La trasparenza e la partecipazione
non sono parole vane ma la vera essenza di una comunità che deve
essere ricostruita e che vuole condividere con i propri eletti
molte delle decisioni,che la precedente gestione autoreferenziale,
ha lasciato sul tappeto.