giovedì 24 marzo 2022

Un programma ambientale per Spezia. PARTE PRIMA: PORTO E STAZIONE CROCIERISTICA

Con questo post inizio a proporre ai candidati alle prossime elezioni amministrative spezzini idee di azione precise in materia ambientale, seguiranno ulteriori post su altre tematiche ambientali.

Sono proposte realistiche fondate sulla legge e su esperienze operative esistenti. Sono proposte che costituiscono una risposta a quelli che definiscono non solo il sottoscritto ma in generale gli ambientalisti spezzini “quelli del No”. 

Sono proposte che rivolgo a tutti i candidati e quindi anche al Sindaco uscente visto che si ricandiderà per un secondo mandato.

Vedremo chi e se verranno raccolte queste proposte …

 

1. relativamente al rumore da attività portuale occorre, attraverso un apposito protocollo tecnico con Comune, Arpal, ASL e Regione e ovviamente Autorità di sistema Portuale, occorre applicare quanto previsto dalla nuova Direttiva UE 2020/367 (QUI - rettifica QUI) , entrata in vigore da poco vedi QUI. La nuova Direttiva ha modificato l’allegato III della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (QUI).  Si tratta dell’allegato che definisce i metodi per determinare gli effetti nocivi del rumore nell’ambiente esterno. Uno strumento utile, per imporre prescrizioni alle emissioni rumorose una volta dimostrato specificamente il danno alla salute anche solo potenziale delle stesse. 

2. avviare monitoraggi mirati e specifici per le emissioni aeriformi dal porto, come previsto da progetti europei e metodologie validate a livello internazionale, in modo da uscire dalla diatriba inquinamento da traffico stradale urbano o inquinamento da attività portuale. Non solo ma sarebbe necessario anche la realizzazione di una mappa georeferenziale che individui per ogni area del porto commerciale ma anche della cantieristica: emissioni potenziali e reali nonché gli obblighi di legge da rispettare e come sono rispettati. Questo è un vecchio progetto iniziato dalla Autorità Portuale anni fa e poi lasciata a languire in un cassetto nella migliore tradizione occultista della burocrazia e della politica spezzina. Per capire più specificamente costa intendo per questi monitoraggi mirati vedi QUI.

3. valutare le tecniche di dragaggio migliori e soprattutto senza dimenticare che l’area da dragare è dentro un sito di bonifica (sia pure declassificato formalmente a regionale) ancora fortemente inquinato. Quindi l’istruttoria che porta alla autorizzazione non dovrà essere interpretata come una mera autocertificazione ma dovrà vedere applicato un iter di valutazione tecnica molto rilevante che diventa più complesso proprio se sia il punto di escavo che le aree contermini (nel caso in esame il golfo di Spezia) vedano la presenza sia di fonti rilevanti di inquinamento anche stabilizzato che di aree di pregio naturalistico e attività di tipo economico turistico. Per un approfondimento vedi QUI.

4. Relativamente al rischio incidenti nel porto. I Progetti che vedono un ruolo sempre maggiore del GNL trasportato all’interno del nostro golfo (QUI QUI e da ultimo QUI) si vanno ad inserire in un quadro normativo che vede la scelta folle di rimuovere, dalla disciplina della Seveso III,  le aree portuali con attività differenziate come quella spezzina. Per ovviare a questo limite non è indispensabile modificare la suddetta normativa, sarebbe sufficiente un accordo Regione Autorità di Sistema Portuale Comune e Prefettura per applicare, sulla base di apposito protocollo tecnico, le linee guida (QUI) elaborate dal sistema Agenzie Regionale Protezione dell’Ambiente (ARPA) e Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. Di come attuare queste linee guida ne ho trattato nell’ultima parte di questo post QUI.

5. sulla stazione crocieristica si pensa di realizzarla in pieno centro città senza adeguate a valutazioni non solo ambientali (magari con il giochino dell’adeguamento tecnico funzionale molto di moda a Spezia (QUI) ma anche socio-economiche?

6. sulle emissioni da navi da crociera che attraccano sempre più numerose a poche decine di metri in linea d’aria dal centro città i procotocolli volontari non servono ad un tubo (come ho già dimostrato QUI). In attesa della elettrificazione, e sempre che sia davvero così decisiva, ci sono scelte da fare ora nel corso del 2022: ad esempio ridurre immediatamente il numero di navi da crociera che arrivano e soprattutto arriveranno nei prossimi mesi, il tutto per evitare un altro anno nero per la qualità della salute pubblica degli spezzini (come dimostrano questi dati QUI)    

7. infine sarebbe importante proprio ora che siamo nella fase attuativa del vecchio Piano Regolatore del Porto spezzino una analisi critica su come la Autorità di Sistema Portuale precedente e attuale stanno interpretando la pianificazione del demanio portuale nel nostro golfo rimuovendo prescrizioni contenute nella VIA del Ministero dell’Ambiente imposte a suo tempo (vedi QUI) e interpretando in modo improprio il ruolo del Piano operativo triennale delle opere come ho spiegato QUI.


 

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