Con questo
post inizio a proporre ai candidati alle prossime elezioni amministrative
spezzini idee di azione precise in materia ambientale, seguiranno ulteriori
post su altre tematiche ambientali.
Sono
proposte realistiche fondate sulla legge e su esperienze operative esistenti.
Sono proposte che costituiscono una risposta a quelli che definiscono non solo
il sottoscritto ma in generale gli ambientalisti spezzini “quelli del No”.
Sono
proposte che rivolgo a tutti i candidati e quindi anche al Sindaco uscente
visto che si ricandiderà per un secondo mandato.
Vedremo chi e
se verranno raccolte queste proposte …
1. relativamente al rumore da attività portuale occorre, attraverso un apposito protocollo
tecnico con Comune, Arpal, ASL e Regione e ovviamente Autorità di sistema
Portuale, occorre applicare quanto previsto dalla nuova Direttiva UE
2020/367 (QUI - rettifica QUI) , entrata
in vigore da poco vedi QUI. La
nuova Direttiva ha modificato l’allegato III della direttiva 2002/49/CE
relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (QUI). Si
tratta dell’allegato che definisce i metodi per determinare gli effetti nocivi
del rumore nell’ambiente esterno. Uno strumento utile, per imporre prescrizioni
alle emissioni rumorose una volta dimostrato specificamente il danno alla
salute anche solo potenziale delle stesse.
2. avviare monitoraggi mirati e specifici per le emissioni aeriformi dal
porto, come previsto da progetti europei e metodologie validate a
livello internazionale, in modo da uscire dalla diatriba inquinamento da
traffico stradale urbano o inquinamento da attività portuale. Non solo ma
sarebbe necessario anche la realizzazione di una mappa
georeferenziale che individui per ogni area del porto commerciale ma anche
della cantieristica: emissioni potenziali e reali nonché gli obblighi di legge
da rispettare e come sono rispettati. Questo è un vecchio progetto iniziato
dalla Autorità Portuale anni fa e poi lasciata a languire in un cassetto nella
migliore tradizione occultista della burocrazia e della politica spezzina. Per
capire più specificamente costa intendo per questi monitoraggi mirati vedi QUI.
3. valutare le tecniche di dragaggio migliori e soprattutto senza dimenticare che l’area da
dragare è dentro un sito di bonifica (sia pure declassificato formalmente
a regionale) ancora fortemente inquinato. Quindi l’istruttoria che porta
alla autorizzazione non dovrà essere interpretata come una mera
autocertificazione ma dovrà vedere applicato un iter di valutazione
tecnica molto rilevante che diventa più complesso proprio se sia il punto di
escavo che le aree contermini (nel caso in esame il golfo di Spezia) vedano la
presenza sia di fonti rilevanti di inquinamento anche stabilizzato che di aree
di pregio naturalistico e attività di tipo economico turistico. Per un
approfondimento vedi QUI.
4. Relativamente al rischio incidenti nel porto. I
Progetti che vedono un ruolo sempre maggiore del GNL trasportato all’interno
del nostro golfo (QUI e QUI e da
ultimo QUI) si
vanno ad inserire in un quadro normativo che vede la scelta folle di rimuovere,
dalla disciplina della Seveso III, le aree portuali con attività
differenziate come quella spezzina. Per ovviare a questo limite non è
indispensabile modificare la suddetta normativa, sarebbe sufficiente un
accordo Regione Autorità di Sistema Portuale Comune e Prefettura per
applicare, sulla base di apposito protocollo tecnico, le linee guida (QUI)
elaborate dal sistema Agenzie Regionale Protezione dell’Ambiente (ARPA) e Corpo
Nazionale Vigili del Fuoco. Di come attuare queste linee guida ne ho trattato
nell’ultima parte di questo post QUI.
5. sulla stazione
crocieristica si pensa di realizzarla in pieno centro città senza adeguate
a valutazioni non solo ambientali (magari con il giochino dell’adeguamento
tecnico funzionale molto di moda a Spezia (QUI) ma
anche socio-economiche?
6. sulle emissioni da navi da crociera che attraccano sempre più numerose a poche decine di metri in
linea d’aria dal centro città i procotocolli volontari non servono ad un tubo (come
ho già dimostrato QUI). In
attesa della elettrificazione, e sempre che sia davvero così decisiva, ci sono
scelte da fare ora nel corso del 2022: ad esempio ridurre immediatamente il
numero di navi da crociera che arrivano e soprattutto arriveranno nei prossimi
mesi, il tutto per evitare un altro anno nero per la qualità della salute
pubblica degli spezzini (come dimostrano questi dati QUI)
7. infine sarebbe importante proprio
ora che siamo nella fase attuativa del vecchio Piano Regolatore del Porto
spezzino una analisi critica su come la Autorità di Sistema Portuale precedente
e attuale stanno interpretando la pianificazione del demanio portuale nel
nostro golfo rimuovendo prescrizioni contenute nella VIA del Ministero dell’Ambiente
imposte a suo tempo (vedi QUI) e interpretando
in modo improprio il ruolo del Piano operativo triennale delle opere come ho
spiegato QUI.
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