L’Assessore all’Ambiente della Regione Liguria ha risposto alla
interrogazione del consigliere regionale Roberti Centi. La risposta è come spesso
accade quando si parla degli impianti a rischio di incidente rilevante una non
risposta. Diciamo un mero compitino informativo sullo stato della procedura in
corso per autorizzare le modifiche e quindi l’ampliamento del rigassificatore.
Tutto questo in un quadro che vedrà un ulteriore potenziamento
delle navi gasiere che arriveranno all’impianto di Panigaglia nell’anno in
corso e anche nei successivi
Ma vediamo tutto quello che viene rimosso dall’Assessore ( e non solo da lui e dall'ente che rappresenta, purtroppo) su questo
impianto…
1. Il rigassificatore non ha mai avuto una completa applicazione
del documento Ispra intitolato: “Indirizzi per la sperimentazione dei Piani di
Emergenza Esterna degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi
dell’articolo 21 del DLGS 105/2015” QUI.
2. Non è dato
sapere se il rigassificatore rispetti le linee guida sulla verifica di vetustà
dell’impianto come elaborato dall’apposito Gruppo tecnico nazionale (vedi QUI);
3. Il
rigassificatore non ha una adeguata disciplina urbanistica nel PUC di
Portovenere come invece prevede la vigente normativa, si tratta del documento
relativo al controllo dell'urbanizzazione nelle aree in cui
sono presenti stabilimenti. Tale elaborato tecnico è aggiornato in
occasione di ogni variazione allo strumento urbanistico vigente che interessi
le aree di danno degli stabilimenti, nonché nei casi previsti al
comma 1, lettere a) e b) che modifichino l'area di danno, e
comunque almeno ogni cinque anni.
4. la
recente giurisprudenza del Consiglio di Stato ha dimostrato la necessità di
valutare il rischio di incidente oltre le curve di danno previste dalla
pianificazione urbanistica degli impianti Seveso ma questo non è mai stato
applicato al caso rigassificatore e tanto meno al porto di Spezia
5. non mi pare che nel caso del Rigassificatore sia stati adeguamenti
valutate le novità normative sul contenuti dei Rapporti di Sicurezza (documento
fondamentale per misurare il livello di rischio di un impianto rispetto al sito
in cui è collocato), in particolare secondo la recente normativa della Seveso
III (DLgs 105/2015) non basta la generica descrizione delle zone in cui
può verificarsi un incidente rilevante ma con la presente Direttiva occorre
anche: “la identificazione degli stabilimenti adiacenti nonché di siti che
non rientrano nell'ambito di applicazione della presente direttiva, aree e
progetti urbanistici che potrebbero essere all'origine o aumentare il rischio o
le conseguenze di incidenti rilevanti e di effetti domino”;
6. il porto in
generale non ha un piano di emergenza esterna e il porto è in se una attività a
rischio di incidente rilevante (a prescindere dalla normativa Seveso).
7. ci sono nel
nostro golfo più impianti assoggettati alla normativa Seveso ma senza uno
studio di sicurezza integrato dell'area.
8. ad oggi non c’è una adeguata informazione dei cittadini sul
rischio di incidente rilevante per gli impianti Seveso presenti nel Golfo
9. a breve inizieranno
i lavori di potenziamento di un impianto potenzialmente pericolosi come la
piattaforma che convoglia il carburante per aerei per le basi militari del nord
Italia, aumentando il rischio di incidente nel golfo
10. non si sa se
la normativa sulle infrastrutture critiche (a rischio attacco terrorismo) sia
stata adeguatamente recepita per il nostro golfo che vede una forte presenza
delle attività militari insieme con i già citati impianti Seveso per non
parlare del trasporto di merci e sostanze pericolose. Su questo aspetto non sia
sa nulla con motivazioni delle autorità competenti non fondate sotto il profilo
normativo vedi QUI.
PROGETTO SMALL SCALE GNL DI GNL ITALIA
Progetto ad oggi sottoposto a verifica di assoggettabilità VIA
presso il Ministero dell’Ambiente. Ebbene l’Assessore nella sua risposta
rimuove che questo progetto prevede (come ho spiegato QUI) due transiti di gnl nel golfo:
1. le bettoline che caricheranno direttamente il gnl sulle navi
attraccate
2.le chiatte che
trasporteranno le autocisterne per poi portarlo ai distributori di gnl per
autotrazione.
Quindi potenzialmente un
doppio rischio per il golfo spezzino.
Non solo ma l’Assessore pur citando la suddetta procedura di
verifica di assoggettabilità non è entrata nel merito delle criticità della
stessa a cominciare dal fatto che questo progetto dovrebbe andare alla ben più
rigorosa Valutazione di Impatto Ambientale ordinaria.
L’assessore poi cita le osservazioni (vedi QUI) che la
Regione ha depositato. Osservazioni che si limite a sollevare in modo generico
(tre paginette in tutto) problematiche su aria e acque con un leggero maggior
approfondimento sulla questione del sito di bonifica di Pitelli a mare per poi
concludere di rinviare al piano di monitoraggio in astratto senza aggiungere
altro nel merito di come tale piano dovrà essere svolto.
Ovviamente nulla queste osservazioni della Regione Liguria
dicono sul rischio di incidente rilevante. Questo aspetto non riguarda solo
la procedura disciplinata dalla normativa sul rischio di incidente rilevante (Seveso
III ex dlgs 105/2015 - QUI) ma anche
la procedura in corso di verifica di assoggettabilità a VIA. Ricordo all’Assessore
ma anche al Direttore Generale Ambiente della Regione che ha firmato le
osservazioni che tra i criteri per decidere se richiedere la applicazione della
VIA ordinaria ad un progetto c’è anche (ex allegato V alla Parte II del DLgs
152/2006 - QUI) quello: “f) dei rischi di gravi incidenti e/o calamità attinenti al
progetto in questione,”.
Spicca peraltro l’assenza di osservazioni sostanziali del Comune di Portovenere quelle presente sono veramente generiche ed inutili a contestare il progetto, a conferma della totale indifferenza di questa amministrazione verso un
impianto ad alto rischio di incidente rilevante collocato sul territorio di
competenza, probabilmente non hanno neppure le competenze per fare osservazioni
ed ovviamente non le hanno cercate fuori dal Comune, meglio non disturbare il
manovratore (alle voce GNL Italia).
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