mercoledì 23 marzo 2022

Rigassificatore di Panigaglia: cosa rimuovono Regione e Comune di Portovenere

L’Assessore all’Ambiente della Regione Liguria ha risposto alla interrogazione del consigliere regionale Roberti Centi. La risposta è come spesso accade quando si parla degli impianti a rischio di incidente rilevante una non risposta. Diciamo un mero compitino informativo sullo stato della procedura in corso per autorizzare le modifiche e quindi l’ampliamento del rigassificatore.

Tutto questo in un quadro che vedrà un ulteriore potenziamento delle navi gasiere che arriveranno all’impianto di Panigaglia nell’anno in corso e anche nei successivi

Ma vediamo tutto quello che viene rimosso dall’Assessore ( e non solo da lui e dall'ente che rappresenta, purtroppo) su questo impianto…

 



1. Il rigassificatore non ha mai avuto una completa applicazione del documento Ispra intitolato: “Indirizzi per la sperimentazione dei Piani di Emergenza Esterna degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi dell’articolo 21 del DLGS 105/2015” QUI.

2. Non è dato sapere se il rigassificatore rispetti le linee guida sulla verifica di vetustà dell’impianto come elaborato dall’apposito Gruppo tecnico nazionale (vedi QUI);

3. Il rigassificatore non ha una adeguata disciplina urbanistica nel PUC di Portovenere come invece prevede la vigente normativa, si tratta del documento relativo al controllo dell'urbanizzazione nelle aree in cui sono presenti stabilimenti. Tale elaborato tecnico è aggiornato in occasione di ogni variazione allo strumento urbanistico vigente che interessi le aree di danno degli stabilimenti, nonché nei casi previsti al comma 1, lettere a) e b) che modifichino l'area di danno, e comunque almeno ogni cinque anni.

4. la recente giurisprudenza del Consiglio di Stato ha dimostrato la necessità di valutare il rischio di incidente oltre le curve di danno previste dalla pianificazione urbanistica degli impianti Seveso ma questo non è mai stato applicato al caso rigassificatore e tanto meno al porto di Spezia

5. non mi pare che nel caso del Rigassificatore sia stati adeguamenti valutate le novità normative sul contenuti dei Rapporti di Sicurezza (documento fondamentale per misurare il livello di rischio di un impianto rispetto al sito in cui è collocato), in particolare secondo la recente normativa della Seveso III (DLgs 105/2015)  non basta la generica descrizione delle zone in cui può verificarsi un incidente rilevante ma con la presente Direttiva occorre anche: “la identificazione degli stabilimenti adiacenti nonché di siti che non rientrano nell'ambito di applicazione della presente direttiva, aree e progetti urbanistici che potrebbero essere all'origine o aumentare il rischio o le conseguenze di incidenti rilevanti e di effetti domino”;

6. il porto in generale non ha un piano di emergenza esterna e il porto è in se una attività a rischio di incidente rilevante (a prescindere dalla normativa Seveso).

7. ci sono nel nostro golfo più impianti assoggettati alla normativa Seveso ma senza uno studio di sicurezza integrato dell'area.

8. ad oggi non c’è una adeguata informazione dei cittadini sul rischio di incidente rilevante per gli impianti Seveso presenti nel Golfo

9. a breve inizieranno i lavori di potenziamento di un impianto potenzialmente pericolosi come la piattaforma che convoglia il carburante per aerei per le basi militari del nord Italia, aumentando il rischio di incidente nel golfo

10. non si sa se la normativa sulle infrastrutture critiche (a rischio attacco terrorismo) sia stata adeguatamente recepita per il nostro golfo che vede una forte presenza delle attività militari insieme con i già citati impianti Seveso per non parlare del trasporto di merci e sostanze pericolose. Su questo aspetto non sia sa nulla con motivazioni delle autorità competenti non fondate sotto il profilo normativo vedi QUI. La questione non è di poco conto vista la situazione internazionale attuale peraltro e non tutta la documentazione prevista dalla suddetta normativa è secretabile.


 

PROGETTO SMALL SCALE GNL DI GNL ITALIA 

Progetto ad oggi sottoposto a verifica di assoggettabilità VIA presso il Ministero dell’Ambiente. Ebbene l’Assessore nella sua risposta rimuove che questo progetto prevede (come ho spiegato QUI) due transiti di gnl nel golfo:

1. le bettoline che caricheranno direttamente il gnl sulle navi attraccate

2.le chiatte che trasporteranno le autocisterne per poi portarlo ai distributori di gnl per autotrazione.

Quindi potenzialmente un doppio rischio per il golfo spezzino.

Non solo ma l’Assessore pur citando la suddetta procedura di verifica di assoggettabilità non è entrata nel merito delle criticità della stessa a cominciare dal fatto che questo progetto dovrebbe andare alla ben più rigorosa Valutazione di Impatto Ambientale ordinaria.

L’assessore poi cita le osservazioni (vedi QUI) che la Regione ha depositato. Osservazioni che si limite a sollevare in modo generico (tre paginette in tutto) problematiche su aria e acque con un leggero maggior approfondimento sulla questione del sito di bonifica di Pitelli a mare per poi concludere di rinviare al piano di monitoraggio in astratto senza aggiungere altro nel merito di come tale piano dovrà essere svolto.

Ovviamente nulla queste osservazioni della Regione Liguria dicono sul rischio di incidente rilevante. Questo aspetto non riguarda solo la procedura disciplinata dalla normativa sul rischio di incidente rilevante (Seveso III ex dlgs 105/2015 - QUI) ma anche la procedura in corso di verifica di assoggettabilità a VIA. Ricordo all’Assessore ma anche al Direttore Generale Ambiente della Regione che ha firmato le osservazioni che tra i criteri per decidere se richiedere la applicazione della VIA ordinaria ad un progetto c’è anche (ex allegato V alla Parte II del DLgs 152/2006 - QUI) quello: “f) dei rischi di gravi incidenti e/o calamità attinenti al progetto in  questione,”.

Spicca peraltro l’assenza di osservazioni sostanziali del Comune di Portovenere quelle presente sono veramente generiche ed inutili a contestare il progetto, a conferma della totale indifferenza di questa amministrazione verso un impianto ad alto rischio di incidente rilevante collocato sul territorio di competenza, probabilmente non hanno neppure le competenze per fare osservazioni ed ovviamente non le hanno cercate fuori dal Comune, meglio non disturbare il manovratore (alle voce GNL Italia).  

 

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